GUERCINO Un genio del disegno nelle corti del Barocco

GUERCINO Un genio del disegno nelle corti del Barocco GUERCINO Un genio del disegno nelle corti del Barocco i Cento relli endida n a anni ri Marco Rosei GIOVANNI Francesco Barbieri, il Guercino da Cento, fu uno dei più fecondi disegnatori di un secolo, come il '600; che portò ai più alti, barocchi bvelb queH'arte e queUa pratica deba matita, della penna, dell'acquarello bruno, deba sanguigna che già il '500 aveva esaltato come fondamento primo di tutte le arti; e il relativo collezionismo. Così che nei gabinetti di grafica europei del secondo '600, e poi soprattutto del 700 e deb'800, si contarono a dieemei disegni usciti daU'enorme «corpus», gelosamente custodito daU'orgogbo esclusivamente pittorico del loro autore, ereditato dal nipote Benedetto Gennari e disperso dai suoi discendenti, assetati da conoscitori e mercanti di tutta Europa. 163 fogb esposti a Cento a cura di Massimo Pulirà, dagb studi per dipinti agb esercizi di insiemi e di particolari di figura, dallo studio di natura-aUa caricatura e abe scene di vita popolare, sono uno «specimen» di grande bellezza di questa eredità. Sono esposti tre nuclei di significativa provenienza a certificazione di questa storia cobezionistica secolare: l'Ashmolean Museum di Oxford, con la sua coUezione grafica di bveUo mondiale; il sedimento locale della Pinacote¬ ca Civica fondata nel 1839 in omaggio e memoria del genio locale; e coUezioni private. Ma spicca soprattutto la ragion prima dell'eccezionabtà deba mostra: i 34 disegni donati abo stesso Asbmolean Museum da sir Denis Mabon. Sir Denis, classe 1911, è il terzo, e unico vivente, di una triade storica, con il suo maestro sir Kenneth Clark e sir Anthony Blunt, suo cpmpagno di studi sui bolognesi e su Poussm. Con quest' ultimo fu abeato neU'innovare gb studi anglosassoni e anche itabani sub'arte e la letteratura artistica del '500 e del '600. Alla vernice deba mostra Mabon compariva tutt'altro che un monumento di se stesso, con l'irrinunciabile cappeUo di pagba di Firenze da gentleman intellettuale inglese in vacanza itabana, una copia minuta ma ancora con i tratti essenziab deb'affascinante ritratto a 21 anni di Frank Brooks, con in mano il Medioevo di Pietro Toesca, mentre raccontava, con abe spaUe grandi tele del Guercino, del suo primo acquisto di un quadro del maestro nel 1934 da un antiquario parigino. Era tal quale anni fa a Bieba, aba mostra deba cobezione di Cassiano dal Pozzo ,seduto di fronte ai Poussm, il suo secondo grande amore. Sono frutto, uno per uno, di questo amore lungo settant' anni i fogb deba donazione tornati neba patria d'origine da Oxford, con la possibibtà di bellissimi confronti. Ad esempio fra uno di essi a penna con tocchi d'acquerebo e un grande carboncino deba Pinacoteca di Cento. Il primo contiene.schizzi per la Vestizione di San Guglielmo del 1620, oggi aba Pinacoteca Nazionale, con cui il trentenne provinciale centese conquistò Bologna un anno dopo la morte di Ludovico Carracci. Il secondo raffigura con grande modebazione plastica, che abbina la concreta realtà del modebo con la nobbtà classica deba cultura carraccesca, la poderosa figura del santo, ma con un'impostazione spaziale e gesti e atti del tutto diversi da quelb che compariranno aba fine nel quadro che meanterà i bolognesi sull'altare in San Gregorio. Nasce dal confronto tutto un vitale plrocesso creativo e riflessivo, paziente e concreto, con esperimenti e anche ripensamenti, nonché una vera officina di tecniche grafiche. Da Mabon proviene anche U fogbo a penna ed acquerebo che rappresenta forse una prima ipotesi per la grande Morte di Didone del 1629, U capolavoro destinato aba regina di Francia ma rimasto a Roma neba Gabella Spada, straordinaria precognizione debe future tragedie barocche francesi di Comeibe e di Bacine. Nel disegno l'espbcita inscenatura teatrale si ammanta di mirabib raffinatezze luministiche propriamente pittoriche, daba forte modebazione di ombre e luci di Didone in primo piano, che si getta con impeto drammatico sulla punta deba lancia, al trattamento grafico più sommario dei cavalieri in secondo piano, fino ai tratti evanescenti, appena schizzati, debe navi di Enea già lontane allargo. Dab'Ashmolean provengono due belbssimi esempi deb'opposto versante del Guercino, quebo del caricaturista e autore di scene di vita popolare. La caricatura di Fra Bonaventura Bisi reca la scritta: «Otto bore e mezzo al Biso che vadi a letto che di matina è il primo dì di Quaresima Biso predicare». Una grande scena di taverna, con b concertino che trasforma i nobib dilettanti di Niccolò deb'Abate in pitocchi e bambocci aba Cabot, avverte il conoscitore: «Garda il ladro che robba la scarseba». Un vero fumetto del'eOO. Alla Pinacoteca di Cento sanguigne, acquarelli e matite dalla splendida collezione Mahon mettono in vetrina il talento di Giovanni Francesco Barbieri Donnache dipinge (Allegorìa della Pittura), sanguigna con penna e inchiostro (particolare) di Guercino Nel segno del Quercino Cento, Pin. Civica Lun. Mer, Gio 9-12.30115-19.30 Ven. Sab. Dom 9-13/15-20 Martedì chiuso Fino al 31 luglio