Sconto sulle medicine ma solo nelle farmacie

Sconto sulle medicine ma solo nelle farmacie SIGLATO L'ACCORDO TRA FEDERFARMA E MINISTERO DELLA SALUTE. NO ALLA VENDITA NEI SUPERMERCATI Sconto sulle medicine ma solo nelle farmacie Il prezzo di quelle da banco potrà subire ribassi del 20 per cento I consumatori contro Storace: «Così ha rafforzato il monopolio» ROMA «E' un altro provvedimento preso da un govemo protezionista. Il prezzo sarà pagato dai cittadini». L'accordo siglato tra la federazione dèi farmacisti e Francesco Storace, il ministro della Sanità, ha trovato il consenso degh appartenenti alla categoria, ma ha scontentato molte associazioni dei consumatori. Accusano Storace di rinunciare alla possibile liberalizzazione di un settore che non è oggi esposto alle regole della concorrenza. «Storace ha rafforzato il monopolio della farmacie - sostiene il presidente della Adusbef, Eho Lannuti - e a fame le spese saranno tutti i consumatori, che non potranno acquistare alcun tipo di farmaco al di fuori delle farmacie, come invece avviene in tutti i Paesi europei». Ma non è soltanto la questione di dove saranno vendute le medicine a preoccupare le associazioni dei consumatori. L'accordo siglato ieri tra il ministro della Sanità e la Federfarma, prevede l'abbassamento del costo dei farmaci da banco fino a un massimo del ZO1}*! sui prezzi di vendita. Lo stesso Lannuti, però, non ritiene reahstica l'ipotesi che questi sconti siano realmente fatti: «Se le farmacie abbasseranno per davvero il prezzo dei farmaci, è cosa ancora tutta da verificare - ha detto il presidente della Adusbef perché stando alle ricerche che abbiamo condotto dopo il decreto di Storace di due settimane fa, le farmacie non avevano in media fatto alcuno sconto sui prezzi delle medicine. I provvedimenti di Storace sono stati, e sono, tutto fumo e niente arrosto». Anche ima delle più importanti associazioni dei consumatori, il Codacons, ha criticato Storace: «Si tratta di un pessimo accordo, che crea un danno ai consumatori - dice Carlo Rienzi, il presidente dell'associazione - perché attraverso la vendita dei medicinah nei supermercati, i consumatori (per ie logiche della libera concorrenza, ndr) avrebbero potuto ri- sparmiare fino al trenta per cento sui prezzi dei farmaci». Inoltre, ci tiene a precisare il Codacons, «Storace non ha tenuto conto degh inviti dell'Antistrust», che aveva detto sì alla vendita delle medicine da banco nelle catene di grande distribuzione.come appunto i supermercati. A questo punto, è il presidente stesso deh'Antitrust, Antonio Catricalà, a proporre in alternativa che siano i supermercati ad assumere un farmacista al loro intemo: «Negli altri Paesi i farmaci sono venduti nei supermercati - ha detto Catricalà - e non si è mai verificato nessun abuso. Se anche in Itaha si potessero vendere le medicine da banco nei supermercati, il prezzo dei farmaci diminuirebbe, a tutto vantaggio per il consumatore». Chi invece è ovviamente contento deh'accordo siglato con i farmacisti, è il ministero della Salute, che in una nota d'agenzia diffusa alla stampa, ha fatto sapere che Federfarma avrebbe espresso la sua «piena collaborazione» nel verificare che le farmacie applichino - per davvero - gh sconti sui farmaci inclusi nell'accordo. Storace assicura che «non si parlerà più di farmaci venduti nei supennercati. Ho garantito ai farmacisti il totale impegno del ministero nella soluzione di problemi di ampia rilevanza». Ricambiando la concessione fatta dalla federazione dei farmacisti sul prezzo dei farmaci da banco, Storace ha inserito nell'accordo la creazione dì un «pacchetto farmacia». Si tratta di ima serie di provvedimenti che mirano a tutelare le farmacie italiane, il primo dei quali è stata appunto la conferma del divieto di vendere medicinah nei supermercati. Ma non sarà l'unico. Ieri, in un conve¬ gno a Milano, Storace ha anche ipotizzato altri provvedimenti che potrebbero diventare parte del pacchetto, tra cui la riapertura deUa trattativa per il rinnovo della convenzione farmaceutica, la tutela delle farmacie itahane all'Ile, l'applicazione della direttiva comunitaria contro i ritardi nei pagamenti dei crediti. E commenti positivi all'intesa tra Storace e i fannacisti, sono arrivati anche da parte del Fofi, la Federazione degh ordini dei farmacisti: «Registriamo con soddisfazione - dice Giacomo Leopardi, presidente del Fofi - l'impegno assunto dal ministro a mantenere impregiudicati ruolo e funzione della professione farmaceutica e delle farmacie nel sistema di salute del nostro Paese». La situazione perciò è chiara, ma come va in Europa? Dai risultati di una ricerca inglese, la vendita nei supermercati dei medicinah da banco è una pratica diffusa in molti dei Paesi europei. I cosiddetti «Otc» (over the counter), come sì chiamano in inglese, li comprano nei supermercati il 32Vo degh inglesi, l'840Zo degh olandesi, il 2007o degh svizzeri, ril07o di danesi e tedeschi, e il I OVo di polacchi e norvegesi. [for.gu.]

Luoghi citati: Europa, Milano, Roma