Iran, raffica di bombe: nove morti e 90 feriti

Iran, raffica di bombe: nove morti e 90 feriti A CINQUE GIORNI DALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI. QUATTRO ESPLOSIONI AD AHWAZ, UNA NELLA CAPITALE Iran, raffica di bombe: nove morti e 90 feriti Teheran: estremisti amici degli Usa TEHERAN Nove persone sono morte e più di 90 sono limaste ferite ieri in una catena di attentati avvenuti in Iran a cinque giorni dalle elezioni presidenziali. I primi quattro attacchi dinamitardi sono avvenuti nella capitale della provincia del Khuzestan, ima zona sud-occidentale dell'Iran, ricca di petrolio, presso il confine con l'Iraq. H regime iraniano non ha esistato ad accusarne «terroristi» e separastisti arabi, che sarebbero «incoraggiati dalle forze statunitensi in Iraq». Un alto responsabile della sicurezza, Ah Agha Mohammadi, ha alfe rinato: «Dato il fallimento degli appelli a boicottare le elezioni, i gruppi terroristici con base in Iraq tentano con questi attentati di impedire il normale svolgimento del voto». Aggiungendo che «questi terroristi sono stati addestrati sotto l'egida degli americani». Otto morti e 86 feriti, secondo fonti ospedaliere citate dalla tv di Stato, è il bilancio delle prime quattro esplosioni avvenute ad Ahwaz. Una bomba è esplosa a bordo di un'automobile parcheggiata davanti all'ufficio del governatore locale, causando tre morti. Altri due ordigni sono esplosi nei bagni di altrettanti uffici pubblici provinciali: quello per l'edilizia e quello per la gestione delle risórse pubbhche. La quarta deflagrazione è avvenuta davanti a un'abitazione privata nel sobborgo di Pa- dad Shahr. Secondo l'agenzia Irna, si tratta della casa del responsabile provinciale della radio-televisione di Stato. Secondo il governatore di Ahwaz, Mohammad Jaf ar Sarami, altre due bombe sarebbero state disinnescate. In serata poi una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite per la deflagrazione di una bomba che era stata collocata in un cassonetto a Teheran, nella centrale Piazza Imam Hussein. Gli attentati sono stati rivendicati da un gruppo separatista araboiraniano. Le sedicenti «Guardie rivoluzionarie dei martiri di AlAhvaz» hanno annunciato che le quattro esplosioni erano mirate alla «liberazione di Al-Ahvaz dall' occupazione iraniana». H più noto «Fronte democratico popolare di Ahwaz», che si batte per l'indipendenza del Khuzistan, ha invece negato di essere coinvolto in quanto avvenuto. Gli attentati dunque potrebbero essere in qualche modo legati alla minoranza araba e ai sanguinosi disordini di cui la città è stata teatro ad aprile. Le rivolte erano causate da divisioni etniche: la minoranza araba è composta da circa due milioni di individui su una popolazione totale - per tutto l'Iran - di settanta milioni di abitanti. In seguito all'intervento della polizia, ad aprile cinque persone erano morte e oltre trecento erano state arrestate. Un bilancio questo ufficiale che potrebbe essere stato in realtà più grave. Due mesi fa i nazionalisti iraniani avevano lanciato il sospetto che i vicini arabi fomentassero tensioni tra la popolazione araba di Ahwaz. I monnatori vicini al presidente Khatami, di cui sta per scadere il secondo mandato, avevano accusato i conservatori della Repubblica Islamica dell'Iran di strumentalizzare le rivolte a loro favore, in vista delle elezioni presidenziah del 17 giugno. Gli arabi rappresentano la maggioranza della popolazione-del Khuzestan, una regione ricca di petrolio chiamata un tempo Arabestan, e per la prima metà del Novecento un'area in cui gli inglesi avevano molti interessi economici, al punto che avevano creato una brigata - i South Persia Riiles - incaricata di proteggerli, e avevano stretto alleanze con le confederazioni tribali della zona, tra cui i potenti Bakhtiari. L'insoddisfazione degli arabi del Khuzestan era già emersa nel 1980, quando una parte della popolazione locale aveva manifestato a favore dell'invasione irachena dell'Iran, avvenuta all'indomani della rivoluzione che aveva trasformato il Paese in una teocrazia. Da quando Khatami è presidente della Repubblica Islamica, le minoranze sono megho rappresentate politicamente e i rapporti meno tesi, almeno fino ad oggi. L'attuale ministro alla Difesa Ah Shamkhani, per esempio, proviene proprio da questa regione e quattro anni fa, in occasione delle ultime presidenziah, aveva partecipato alla corsa elettorale sfidando lo stesso Khatami. Ma gli arabi sono pur sempre ima minoranza, in una provincia dove il tasso di disoccupazione è tra i più alti dell'Iran. Inoltre, la minoranza araba rappresenta il sottoproletariato urbano e non trae profitti adeguati dall'industria petrolifera e del gas controllata dallo Stato e quindi dagh ayatollah al potere. [e.st.l Gli attentati potrebbero essere legati alla forte minoranza araba presente nella zona e ai sanguinosi disordini avvenuti nello scorso aprile Un edificio danneggiato da una delle esplosioni ad Ahwaz, capitale della provincia del Khuzestan, presso il confine con l'Iraq

Persone citate: Agha, Khatami, Mohammad Jaf, Shamkhani