Sparirà il debito estero di 18 Paesi

Sparirà il debito estero di 18 Paesi RAGGIUNTO UN ACCORDO FRA STATI UNITI E GRAN BRETAGNA Sparirà il debito estero di 18 Paesi La ratifica al vertice del G8 di inizio luglio Maurizio Molinai-i corrispondente da NEW YORK Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno raggiunto l'accordo sull'azzeramento del debito estero di diciotto nazioni del Terzo Mondo ed hanno proposto ai partner del G-8 di farlo approvare al summit che avrà luogo in Scozia all'inizio del mese di luglio. L'intesa fra il ministro del Tesoro americano, John Snow, ed il collega britannico, Gordon Brown, prevede la cancellazione di debiti per un totale di 16,7 miliardi di dollari contratti con organizzazioni internazionali - dalla Banca Mondiale alla Banca africana per lo sviluppo - da parte degli Stati di Benin, Bolivia, Burkina Paso, Etiopia, Ghana, Guyana, Honduras, Madagascar, Mali, Mauritania, Mozambico, Nicaragua, Niger, Ruanda, Senegal, Tanzania, Uganda e Zambia. È stato il «New York Times» a rivelare che Washington e Londra hanno superato le differenze esistenti grazie ad un compro¬ messo: gli Usa hanno accettato l'idea inglese di porre l'azzeramento del debito dei Paesi poveri al centro del summit del G-8 ma Downing Street ha accettato di farlo attraverso il metodo suggerito dalla Casa Bianca, ovvero passando per la cancellazione dei prestiti da parte degli istituti internazionali che li hanno elargiti nel corso degli anni. Tony Blair aveva invece proposto, durante la sua recente visita a Washington, che fossero i Paesi ricchi ad assumersi l'onere dei debiti pendenti ma George W. Bush non è stato d'accordo. Durante l'incontro avvenuto ieri a Londra fra i ministri delle Finanze del G-8 (del quale fannno parte anche Russia, Giappone, Italia, Prancia, Germania e Canada oltre a Gran Bretagne e Stati Uniti) Snow e Brown hanno presentato la proposta di azzeramento ai colleghi. I rappresentanti di Berlino, Parigi e Tokio hanno sollevato obiezioni in merito ai meccanismi che porteranno le organizzazioni intemazionali alla cancellazione dei debiti, ma il negoziato sulle modalità è solamente alla fase iniziale e probabilmente sarà raggiunto soltanto quando gli otto leader saranno seduti attorno al tavolo dell summit scozzese. «Stiamo lavorando sodo sul debito del Terzo Mondo e ci unisce la volontà di trovare un'intesa a Gleneagles», si è limitato ad affermare il ministro tedesco Caio Koch-Weser. Fonti diplomatiche europee rimbalzate da Londra affermano che uno degli scogli da superare sarebbe il disaccordo franco-britannico sugli aiuti annuali dell'Unione Europea alla Gran Bretagna che Margaret Thatcher ottenne nel 1984: Parigi condizionerebbe il via libera all'azzeramento del debito dei Paesi poveri all'accettazione da parte di Tony Blair di una dinunuzione dell'entità degli aiuti europei. Il presidente degli Stati Uniti si appresta a discutere il piano per l'azzeramento del debito estero ricevendo lunedì alla Casa Bianca i presidenti di Ghana, Mozambico, Na¬ mibia, Niger e Botzwana. In tutti e cinque queste nazioni nel corso dei prossimi dodici mesi si svolgeranno elezioni politiche e l'amministrazione Bush è intenzionata a sottolineare il legame fra gli aiuti che la comunità internazionale può elargire e lo sviluppo di riforme democratiche negli Stati interessati. Un altro tema in agenda con i Paesi africani sarà la lotta al terrorismo. Il Pentagono ha appurato che il venticinque per cento dei combattenti stranieri che sono stati finora catturati in Iraq provengono da Paesi africani ed al fine di impedire all'estremismo islamico di continuare a fare proseliti l'amministrazione Bush sta pianificando una serie di accordi economici e militari tesi a consentire ai singoli Paesi di rafforzare la lotta ai terroristi. Alcune nazioni dell'Africa Occidentale hanno già sottoscritto intese per l'addestramento di reparti speciali incaricati di controllare i confini e dare la caccia ai gruppi della jihad. L'intesa prevede la cancellazione di debiti per 16,7 miliardi di dollari con le organizzazioni internazionali George Bush riceverà lunedì alla Casa Bianca i presidenti di Ghana, Mozambico, Namibia NigereBotzwana Un bambino vittima della carestia in Africa