Mille competenze della storia ai tg

Mille competenze della storia ai tg Mille competenze della storia ai tg LA Facoltà di Scienze della Formazione si colloca tra i primi posti (per la precisione al 50) tra le Facoltà di Scienze della Formazione italiane secondo l'annuale rilevazione Censis-Repuiìblica. Tra i fattori più positivi che emergono dall'indagine sono da sottolineare l'equilibrato rapporto tra docenti-studenti, gli ottimi servizi di tutorato e job placement, un alto indice di ingressi nel mondo del lavoro a pochi mesi dal conseguimento del titolo di studio (più alto nel settore della formazione e degh insegnanti, ma anche più che accettabile tra i laureati Dams). La Facoltà conta 6500 iscritti ed è tra le facoltà più affollate dell'Ateneo torinese. I corsi di I livello sono a numero programmato stabUito in funzione della capacità dei servizi per gh studenti. Una scelta di serietà per garantire un alto livello formativo a chi è ammesso dopo aver superato il test. In funzione dell'articolato spettro proprio della formazione nella Facoltà si trovano raccolte competenze diverse; pedagogisti, sociologi, psicologi, antropologi, ma anche letterati, linguisti, storici, matematici e docenti di scienze, esperti in teatro, mùsici-, arte. Uno scenario vario di saperi così come vario è il mondo della formazione. E' possibile, in ogni caso, individuare tre principali assi intomo a cui si raccolgono le attività didattiche: r, rappresentato dai corsi di laurea raccolti intorno alle Scienze dell'educazione; 20, legato alla formazione degh insegnanti primari (Scienze della Formazione primaria); 3",il Dams. Funziona inoltre a Savigliano un corso di laurea in Scienze dell'educazione per accogliere gli studenti residenti in provincia di Cuneo. A Savigliano è in atto un imponente recupero architettonico dell'ex Ospedale mihtare che diverrà sede della Facoltà. Nel settore delle Scienze dell'educazione funzionano 4 corsi di laurea (5 con quello di Savigliano, presieduti nella sede di Torino dal prof. Giorgio Ghiosso e in quella savighenese dal prof. Maurizio Valsania). Il più affollato è tradizionalmente quello triennale in Scienze dell'educazione destinato alla formazione di educatori (laureati che operano nei servizi socio-educativi in favore dei minori, nelle attività di cura della persona adulta e anziana in difficoltà, neUe iniziative del tempo libero giovanile e dell'animazione culturale ecc.), alla preparazione di formatori (poi impiegati in aziende, nel campo della progettazione educativa, deU'orientamento e della formazione professionale) e di esperti nella formazione a distanza (specialisti nel campo deh' istruzione on-line). Altri educatori specializzati nello specifico campo socio-sanitario sono formati in un altro apposito corso di laurea interfacoltà in collaborazione con Medicina e Psicologia che presenta molte analogie con il corso di Scienze dell'educazione (presieduto dal prof. Roberto Rigardetto). I laureati in Scienze dell'educazione (Torino e Savigliano) e del corso di laurea interfacoltà (anche questo con doppia sede Torino e Savigliano) possono accedere a tre lauree specialistiche (il cui iter prevede due ulteriori anni di corso): Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi. Processi educativi e formazione continua in età adulta. Formazione dei formatori, ciascuna delle quah specializza in un ben preciso ambito del sapere e delle professioni educative; Le ultime due lauree specialistiche aprono anche la via all'insegnamento dì Filosofìa e scienze dell'educazione nelle scuole secondarie superiori previa abilitazione da conseguire attraverso i corsi della Sis (informazioni alla segreteria Sis, via Carlo Alberto 8). Alla dimensione educativa fa riferimento anche il corso di laurea (tuttora quadriennale in attesa dell'attuazione della riforma prevista dalla legge Moratti) per la preparazione degh insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria (Scienze della formazione primaria presieduto dalla prof. Alda Rossebastiano). I laureati conseguono una laurea particolare, «abilitante», che consente loro di accedere direttamente all'insegnamento. Con un ulteriore breve periodo di studi, si acquisisce l'abilitazione per insegnare nei posti di sostegno. Poiché la legge Moratti prevede per tutti i tipi di insegnamento un percorso almeno quinquennale, il prossimo a.a. potrebbe essere l'ultimo nel quale si può raggiungere il titolo di insegnante con un corso quadriennale. Il terzo comparto della Facoltà è quello rappresentato dai corsi di laurea di I e E livello che fanno capo al Dams e cioè all'insieme deUe discipline dell'arte, della musica e dello spettacolo. Presidente del corso di laurea è il prof. Roberto Alonge. Gh insegnamenti del Dams introducono gh studenti nella conoscenza delle manifestazioni artistiche e dello spettacolo sia dal punto di vista della cultura storica sia sotto il profilo della conoscenza del fenomeno artisticoespressivo del nostro tempo. Questi aspetti specifici propri della tradizione accademica del Dams s'innestano, inoltre, in una buona formazione culturale e letteraria di carattere generale, evitando in tal modo precoci eccessi di specialismo. I laureati del Dams possono trovare impiego in vari settori del mondo dell'arte, della musica e dello spettacolo, da quelli museali a quelli dell'organizzazione e del management dello spettacolo, della pubblicità e delle attività culturali in genere. Già nel corso del triennio iniziale sono previsti stages per avvicinare i giovani al lavoro. Accanto al Dams, per così dire, tradizionale, funziona anche un secondo corso triennale, intitolato Multidams, che approfondisce la conoscenza del fenomeno artistico ed espressivo mediante l'impiego degh strumenti info-telematici. Le attività didattiche di Dams e Multidams si avvalgono deUe particolari strutture didattiche del laboratorio multimediale «G. Quazza», che è anche redazione del telegiornale dell'Università, incarico attribuito dall'Ateneo alla responsabilità del Dams. Anna Maria Poggi Preside di Scienze della Formazione La prof. Anna Maria Poggi SCIENZE FORMAZIONE

Persone citate: Alda Rossebastiano, Anna Maria Poggi, Giorgio Ghiosso, Maurizio Valsania, Moratti, Quazza, Roberto Alonge, Roberto Rigardetto

Luoghi citati: Cuneo, Savigliano, Torino