«Il centrodestra si chiamerà Partito Nuovo» di Andrea Di Robilant

«Il centrodestra si chiamerà Partito Nuovo» LA PROPOSTA DI BERLUSCONI «Il centrodestra si chiamerà Partito Nuovo» Il gruppo di Todi lancia la Costituente il 21 luglio Adornato: «Presenteremo 4 o 5 idee-forza» Andrea di Robilant ROMA Sul partito unico, anzi, sul «Partito nuovo», come vorrebbe chiamarlo Silvio Berlusconi, è tempo di stringere. Il Comitato di Todi, incaricato di valutare il progetto di un partito unitario di centrodestra, propone di convocare entro fine luglio un'assemblea costituente per poter varare il nuovo soggetto in tempo per le elezioni. La proposta è stata lanciata ieri da Ferdinando Adomato, Bruno Tabacci, Maurizio Gasparri, Fabrizio Cicchitto, Ignazio La Russa e Francesco D'Onofrio. Obiettivo: stanare i tre partiti coinvolti - Forza Italia, Alleanza Nazionale e Udo - per capire il più velocemente possibile se ci starmo oppure no. E Berlusconi, in una riunione a palazzo Grazioli con i vertici di Forza Italia, ha già proposto un nome: Partito nuovo, appunto, per sottolineare l'avvio di una diversa stagione pohtica. La tabella di marcia si va dunque articolando. Il Comitato di Todi ha già organizzato per martedì prossimo un seminario al quale parteciperà anche Berlusconi per fissare regole sulle candidature e sulla scelta del leader e per buttare giù una prima bozza di statuto. «Stiamo lavorando per presentare quattro o cinque idee-forza che potrebbero essere quelle centrali su cui costruire questo partito», ha spiegato Ferdinando Adomato. La tappa successiva sarebbe appunto un'assemblea costituente da tenere il 21-22 lugho. «Non si può andare oltre lugho», ha spiegato Adomato. «Un percorso con tempi infiniti farebbe perdere entusiasmo e determinazione. E poi se spostiamo il processo in autunno non avremo più i tempi necessari». L'idea è anche di sfruttare il momento confusionale del centrosinistra per presentarsi il più rapidamente possibile agh eie. tori con un soggetto politico unitario. Di qui l'appello ai tre partiti interessati a pronunciarsi subito. Perché se tutti i leader si sono dichiarati aperti e disponibili all'idea di far confluire i partiti della Casa deUe libertà in un partito unico, non tutti lo hanno fatto con lo stesso entusiasmo e la stessa convinzione. Nel proporre di fissare l'assemblea costituente il 21-22 lugho, gh organizzatori hanno tenuto conto del fatto che così sarà preceduta dal congresso dell'Udo, dall'assemblea nazionale di Alleanza nazionale e dal consiglio nazionale di Forza Italia. Per Elio Vito di Forza Italia, «è arrivato il momento deUe scelte. I ni e i ma, finora legittimi, adesso dovranno essere sciolti. Vogliamo capire se c'è un'alternativa rispetto alla crisi pohtica che abbiamo davanti. Se non ci sono alternative, allora occorre accettare la sfida». L'assemblea di fine lugho do¬ vrebbe varare un comitato costituente paritetico tra i vari soggetti che avrebbe a sua volta tre mesi di tempo - fino a novembre - per redigere il manifesto dei valori e lo statuto. Rimane aperta la questione deUa leadership. «Non stiamo costruendo un organigramma per tre persone - Berlusconi, Fini, Casini. Finora c'è la disponibilità di Berlusconi ad essere considerato una risorsa e non un problema». Ma Bruno Tabacci ba subito messo in guardia: «Questo progetto sconta la disponibilità di Berlusconi ad essere il regista dell'operazicme e a considerare la possibilità di fare un passo indietro. Ma se si risolve tutto in un bluff, un gioco per prendere tempo, allora non ci sarebbe partita». Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Roma, Todi