Inferno al Fréjusf due morti e decine di intossicati

Inferno al Fréjusf due morti e decine di intossicati UN TIR CHE TRASPORTAVA PNEUMATICI HA PRESO FUOCO NEL VERSANTE FRANCESE Inferno al Fréjusf due morti e decine di intossicati :iamme nel tunnel, il gasolio perso da un camion la causa del rogo Marco Accossato Lodovico Reietto inviati al FREJUS L'inferno. Quattro ore dopo l'inizio dell'incendio, sulle telecamere che rilanciano le immagini della gaheria ancora non si vede che fumo. Il fuoco che l'ha invasa è ancora così intenso e la temperatura così alta che nessuno, tra i vigili del fuoco che tentano di domare le fiamme aggredendole tanto dal versante italiano quanto da quello francese, riesce ad avvicinarsi. Le immagini sono le stesse della tragedia del Bianco, nel '99. Nella galleria, gente che quasi strappa le maschere d'ossigeno ai pompieri per qualche istante, per respirare. Sul piazzale all'imbocco del tunnel si vedono uomini che escono barcollanti, sotto choc, completamente anneriti, e medici del 118 che prestano soccorso agli intossicati. Si odono esplosioni, parti di camion e auto che vanno in cenere. E ci sono anche dei crolli, in un tratto, della soletta della galleria. Ci vorranno 6 ore per domare le fiamme. Questa volta non è il Bianco ma il Fréjus, a cavallo tra Francia e Italia, sull'A32. Un tu carico di pneumatici che viaggiava diretto verso l'Italia s'è incendiato, e il fuoco s'èpropagato a 4 camion, 19 auto, un bus e un camper. Il bilancio definitivo, a mezzanotte, è di 2 morti (un camonista sloveno di 24 anni, Pavel Blanarovik, e uno slovacco di 23, Doliban Vukanovic) e una trentina d'intossicati. Cinque pompieri sono finiti all'ospedale di Susa, in Francia ne è stato ricoverato un altro. Comincia tutto alle 17,50, documentato da un video delle telecamere di sorveglianza che racconterà la tragedia agli inquirenti. Il camion carico di pneumatici arriva dal Belgio e viaggia verso l'Italia, diretto a Bari. E quasi a metà del tunnel, ancora sul lato francese. L'autista Dalibor Vuksanovic, 23 anni, vede di botto la cabina riempirsi di fumo. Si è rotta la turbina, il gasolio esce e finisce sul motore: s'innesca l'incendio. Dalibor scende di corsa, attiva una colonnina dell'Sos, e comincia a correre verso l'Italia. Due auto e un camion, in direzione opposta, sfrecciano accanto senza riportare danni. Ma le fiamme sono ormai alte e stanno arrivando altri due tir. Uno è carico di mozzarelle, l'altro di colla. Per gli autisti c'è il tempo di inchiodare, di scendere, di mettersi a correre anche loro. Arriva un Voyager Chrysler, li carica tutti e tre e li porta al sicuro. AUa fine sono 9 gli autisti di tir che si salvano così. Subito dopo è l'inferno, mentre parte la macchina dei soccorsi. La squadra di vigili del fuoco della Sitaf, la società che gestisce il traforo, entra per prima nella galleria a bordo di un'autopompa e di un furgoncino. Ma la temperatura è già così alta che gli addetti devono abbandonare i mezzi. Non risalgono a bordo, scappano lungo «i rifugi», le camere di 3 metri per 4 ai lati della galleria in cui c'è aria pulita, grazie ai condotti di ventilazione che servono come vie di fuga. Sono loro che trovano Blanarovik agonizzante. Aveva tentato di mettersi in salvo correndo nel fumo, è per terra davanti al rifugio 6. Vukanovic, pure asfissiato dal fumo, è poco lontano, in una nicchia. Sono scesi pure loro di corsa dai tir, ma non ce l'hanno fatta. Le file dei soccorritori s'ingrossano. Una ventina di mezzi francesi, altrettanti sul versante opposto. Una cinquantina di vigili del fuoco itahani, con le maschere, tentano a lungo di raggiungere l'incendio. Il tiraggio deh'aria porta il fumo verso l'Italia, favorendo l'avanzare faticoso dei francesi. La Sitaf spalanca 10 bocchettoni per far uscire il fumo, e chiude, a Ulzio, l'autostrada. Alcune baite vengono evacuate per precauzione. I francesi portano in salvo una ventina di persone, dentro il tunnel uno dei loro mezzi subisce un piccolo incidente: 11 gli intossicati più 5 pompieri. Altri 5 sono i pompieri soccorsi sul versante di Bardonecchia, più 4 automobilisti. Intanto, mentre ancora i soccorritori non hanno raggiunto il cuore infuocato del tunnel, parte l'inchiesta deUe autorità francesi, cui spetta l'indagine per competenza territoriale. Da Torino s'attiva il procuratore Guariniello. «Gli impianti di ventilazione erano perfettamente funzionanti, i sistemi di sicurezza impeccabili», dicono i responsabili della Sitaf. All'imbocco italiano è stato attivato nel 2001 un «fire detector)), un portale per camion che registra le variazioni termiche dei veicoli in transito, evidenziando anomalie. Ma non era in funzione all'ingresso di Modane. Sei ricoverati in ospedale I vigili del fuoco hanno lavorato alcune ore prima di arrivare al punto dell'incidente e spegnere le fiamme Vittime due camionisti uno sloveno (24 anni) e uno slovacco (23) Sono asfissiati mentre cercavano di raggiungere un rifugio d'emergenza

Persone citate: Blanarovik, Dalibor, Dalibor Vuksanovic, Doliban Vukanovic, Guariniello, Marco Accossato Lodovico, Pavel Blanarovik, Vukanovic