Nuova Italia Stessi ct, squadre il volley vuole tornare a vincere

Nuova Italia Stessi ct, squadre il volley vuole tornare a vincere Nuova Italia Stessi ct, squadre il volley vuole tornare a vincere analisi ROBERTO CONDIO Siamo stati i padroni del mondo. Dal 1990 al 1999 con gli uomini, per una sola estate (quella del 2002) con le donne. Bei tempi. Adesso la pallavolo è dei brasiliani e delle cinesi. L'Italia, però, è sempre lì, nell'elite. Cliente fissa dei podi maschili dal 2003, da quando è diventato et Gian Paolo Montali; un po' in ribasso nella classifiche femminili. Adesso che Atene olimpica è solo un ricordo agrodolce (argento per gli uomini, donne fuori nei quarti), c'è un nuovo ciclo azzurro pronto a partire. Ci sono due Nazionali piene di novità, al lavoro per una stagione lunga almeno 4 mesi che sarà di semina, in chiave Mondiali 2006 e soprattutto Pechino 2008, ma anche di raccolto, perché negli Europei di settembre vincere già si potrà e, per Montali impegnato in casa, persino si dovrà. «Comincia un nuovo viaggio, con nuovi viaggiatori. Ma noi siamo l'Italia e non possiamo accontentarci di essere secondi a qualcuno». Le parole del Monty, sempre e soltanto battuto dal Brasile (Giochi e World League), sono il più esplicito manifesto della sfida rilanciata da Azzurra. Gli addii di Tofoli, Giani, Pippi e Papi (mai dire mai, però, per Samuele) e il riposo concesso a Sartoretti fino agli Europei chiudono di fatto l'epoca della «generazione di fenomeni». Fuori causa anche gli ultimi superstiti, l'Italia che tra venerdì e ieri ha cominciato la World League in Sicilia scambiandosi pesanti 3-0 con la Francia è un cantiere appena aperto, che ha solide fondamenta nel Treviso dittatore del campionato: il neo capitano Vermiglio in regìa, Fei trasformato in opposto con risultati subito devastanti, Cisolla laterale, Tencati centrale momentaneamente ai box, Farina libero. Montali, poi, valorizza le poche vere rivelazioni della Al (Sintini, Semenzato, Morsut, Lasko) e prova a ridare fiducia e sorriso a Cozzi e Cernie, reduci dal flop di Modena. Casa Italia, per il momento, è ancora disturbata dal mercato. Hanno già cambiato club Mastrangelo (da Macerata a Modena), Simeonov (da Padova a Piacenza), Sintini (da Perugia a Macerata) e Lasko (da Verona e Vibo), stanno per farlo Meoni, Cozzi e Cernie. Distrazioni ancora lecite, perché i grandi appuntamenti cominceranno a fine luglio con la qualificazione mondiale: a Napoli, contro Spagna, Germania e Ucraina, bisognerà piazzarsi fra le prime due per volare in Giappone nel 2006. Le donne di Bonitta, invece, da campionesse in carica hanno già in tasca il pass iridato. Il et ravennate, dopo due anni pieni di tensioni e poveri di risultati, può lavorare con meno pressioni e con un materiale umano ben più numeroso di quello a disposizione di Montali. C'è tutto un mondo di giovani che sta crescendo ai piedi della Italia rosa, a partire dalle ragazze del 1987-1988 campionesse continentali juniores 2004. Del nuovo gruppo azzurro fa già parte Serena Ortolani della Foppa regina d'Europa. Altre, oggi frenate dalla preparazione degli esami di maturità e dei Mondiali juniores, presto la seguiranno, a commeiare dalla chierese Angeloni, la nuova Piccinini. La squadra che si rimette in moto domani nel torneo di Courmayeur contro Brasile, Russia, Germania e Serbia conserva appena 5 reduci dalle Olimpiadi. Leggeri godrà di (almeno) un'estate di riposo. Paggi è out. Piccinini, Rinieri, Cardullc e Togut torneranno per gli Europei croati. Restano Lo Bianco (unica superstite dell'oro mondiale del 2002), Centoni, Barazza, Del Core e Ferretti: nessuna gioca nel Perugia tricolore farcito di cubane e brasiliane che a Bonitta ha però dato Arcangeli, libero in ascesa al pari della chierese Borri. «Voglio ripartire da zero», ha detto il et. Non sarà difficile farlo con un gruppo così rivoluzionato, con 6 Under 23 fra le quali due talenti pescati dalla A2. Occhio alla toscana Cella che ha trascinato a suon di punti la rivelazione napoletana Arzano nell'elite e alla veneta Fiorin, rinata a Gavazzale dopo l'intervento chirurgico che le aveva negato Atene. Gli azzurri senza senatori puntano all'Europeo di Roma ma nel mirino hanno sempre il Brasile -1 PARTITO IL DOPO-ATENE IL 2005 DELLE NOSTRE NAZIONALI DURERÀ QUATTRO MESI: IL CLOU A SETTEMBRE A Napoli per i Mondiali WORLD LEAGUE