Scopone maestro di vita

Scopone maestro di vita Scopone maestro di vita Tra storia, regole e aneddoti un volume esalta filosofia e valori del gioco di carte IL mazziere distribuisce tre carte ad ognuno dei quattro giocatori, ne posa due scoperte al centro del tavolo, toma ad assegnare ai partecipanti altre tre carte e ne posa aancora due scoperte, infine un ultimo giro di tre carte. La «mano» può cominciare e insieme queb'intreccio di regole e astuzie che fa debo scopone uno dei giochi di carte più frequentati neba storia, definito «un raffinato connubio tra arte e scienza». A questo gioco che riunisce adepti quasi come una religione è stato dedicato un libro degno del suo blasone: «Scopone arte antica. La storia del più bel gioco del mondo» (Priub fr Verlucca, pp. 368, 19 euro) dì Mauro Tunno. Nonostante b sottotitolo, anche questo volume deve ammettere che l'origine di questo gioco è misteriosa. Ma l'autore ci fornisce un'ipotesi quasi epica, da saga di Re Artù e i Cavalieri deba Tavola Rotonda. In breve si racconta che nel Medioevo un «arguto conte» intese utilizzare una forma ludica per affinare intebetto e agibtà strategica dei proprii cobaboratori. Affidò l'incarico di studiare un nuovo gioco a sette persone, tra i quah b capo degb armigeri, b primo cavabere, b savio di corte, b priore, un profeta, un matematico. Davanti al conte i primi ad esprimersi furono b profeta e b matematico, desiderando che la creazione riflettesse l'arte deba vita, austera e insieme leggiadra, nonché la scienza dei numeri, principio di ogni cosa. Il savio suggerì dì dare centralità al numero 10, come le dita debe mani, repbcato nebe quattro caste sociab deb'epoca. H priore propose di eleggere una carta a Santo Graal (che diventò b Settebebo), obiettivo di conquiste e difese strenue. Ti conte completò introducendo i concetti di rischi e contropartita, di armonioso gioco di squadra, isegnare la logica del comando come la virtù deb'obbedienza. Il corposo volume prosegue con l'impostazione di alternare cenni storici e spiegazione debe regole, accontentando l'appassionato ma anche b neofita desideroso di imparare le tattiche di gioco, ad iniziare daba «regola del 48», queb'infìnito scrigno di astuzie dello sparighareparighare, b ruolo che ogni giocatore deve assumersi nel ruotare debe smazzate. Per chiarire i concetti, molte partite sono riassunte neba successione debe giocate. U volume ha anche una connotazione piemontese, includendo un glossario dei termini dialettab. C'è pure b sale di alcuni aneddo¬ ti, che aiutano a definire la trasversale popolarità debo scopone, sia geografica che sociale. E coinvolge personaggi come Mascagni, Carlo Pisacane, Silvana mangano e Bette Davis, D'Annunzio e Mussolini. Beba la sottolineatura dì caratteri espressa da Indro Montanebi in seguito ad un vivace diverbio con Enzo Bettiza per una sua dichiarazione ai giomab: «Enzo è sempre stato un giocatore di poker e con lo stesso azzardo espresso nel gioco ribadisce le sue opinioni. Io invece sono un giocatore di scopone e uso esporre le mie considerazioni solo a seguito di debite considerazioni», [a. r.] La famosa partita di scopone dopo il Mundial '82 tra Pertini, Bearzot, Zoff e Causio