Cassano dà un calcio alla paura

Cassano dà un calcio alla paura IL CAMPIONE ACCIACCATO A BERGAMO REGALA ALLA ROMA IL GOL CHE LE GARANTISCE LA A Cassano dà un calcio alla paura Roberto Pelliccili BERGAMO In quattro giorni la Roma ha salvato la stagione: l'Europa al giovedì, la comerma della serie A la domenica a spese di un'Atalanta che nella giornata della vittoria a tutti i costi ha proposto la partita casalinga più modesta degli ultimi mesi. Se il timbro al passaporto per l'Uefa l'ha messo Totti a Udine, lo scarabocchio in fondo al foglio di via per un nuovo campionato di A - magari un po' più dignitoso di questo è stato posto da Antonio Cassano, in campo con una gamba sola, ma capace comunque di essere decisivo. L'azione che ha portato al suo gol in avvio di ripresa rinvio di Curci, tocco di Montella, cross di Mancini e unghiata di destro del talento barese - è la cosa migliore mostrata in 90' e passa da una Roma con una difesa proponibile solo in un periodo di vacche magre e un Montella già con la testa al mare. Bruno Conti ha giocato per il pareggio, ma si è trovato tra le mani la sua prima vittoria in campionato che gli consente di mettersi l'anima in pace senza aspettare l'ultima partita. «Da tempo non ero così felice -. commenta -. Questa settimana abbiamo rimediato gli stenti di una stagione intera, soprattutto qui a Bergamo ho visto una grande reazione della squadra. E' la cosa che mi soddisfa di più». L'Atalanta toma dopo un solo anno in serie B, dove virtualmente stava a bagnomaria già da gennaio e dalla quale ha cercato di sfuggire negli ultimi tre mesi con una forza di reazione ammirevole, non sufficiente però a compensare lo scempio delle prime 14 giornate (7 punti e nessuna vittoria con Mandorlini in panchina). Il tentativo di rimonta è servito soltanto a guadagnare gli applausi dell'intero stadio. Il popolo nerazzurro ha portato in trionfo i giocatori così bravi ad alimentare la speranza fino all'ultimo e ha chiesto la conferma di Delio Rossi, che ha lavorato troppo bene per restare in serie B in una società che, per il momento, non lascia intravedere un progetto serio per il futuro. C'è anche la Roma tra i suoi ammiratori, ma il tecnico riminese precisa: «A contratto è l'ultimo dei miei pensieri. Farò quello che sarà più giusto. Ora sono molto abbacchiato, perché ci credevo ancora, non pensavo di retrocedere oggi, in casa nostra». Conti ha puntato sul contropiede. Rossi ha preferito cominciare con una squadra da combattimento (Migbaccio invece di Montolivo), poi la battaglia l'hanno fatta gli altri (tre ammoniti, tutti della Roma). Curci è stato più stuzzicato di Calderoni, ma un pari non avrebbe consolato proprio nessuno. mmmmmsmu Calderoni in ginocchio. Cassano esulta. Quest'anno il barese ha segnato 9 gol Bruno Conti: «In una settimana abbiamo rimediato agli stenti di un'intera stagione»

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