Il Nord Reno-Vestfalia disarciona Schroeder

Il Nord Reno-Vestfalia disarciona Schroeder LA CDU SFIORA IL 50oZo DEI VOTI, CADE L'ULTIMO GOVERNO REGIONALE ROSSO-VERDE Il Nord Reno-Vestfalia disarciona Schroeder L'Spd perde il Land «rosso», il Cancelliere: in autunno voto anticipato dall'inviata a DUESSELDORF Il cancelliere Schroeder ha perso il suo ultimo uomo, Peer Steinbrueck, ministro presidente del Nord Reno-Vestfalia. In una sconfitta annunciata da mesi - a febbraio il divario tra governo e opposizione era di oltre 10 punti - la Spd ha preso il 37,1 per cento, perdendo 5,8 punti rispetto alle elezioni del 2000. I Verdi perdono un punto, passando dal 7,1 per cento al 6,2 per cento. I cristiano democratici della Cdu salgono al 44,8 per cento (erano al 37 nel 2000) e con i liberali della Fdp - oggi al 6,2 allora al 9,8 - hanno una chiara maggioranza. I partiti minori totalizzano il 5,7 per cento. Ministro presidente sarà Juei-gen Rùttgers, ministro nell'ultimo governo Kohl e attualmente presidente Cdu del NordReno-Vestfalia. E' il peggior risultato Spd degli ultimi cinquant'anni, l'amara ritirata dopo 39 anni di governo ininterrotto: nel 1966 la coalizione con i liberali, poi con la maggioranza assoluta e negli ultimi dieci anni con i Verdi. D'altra parte, i tedeschi esprimono tradizionalmente la loro protesta votando a destra. E motivi di scontento ne avevano moltissimi, a cominciare dal milione di disoccupati in quella che era la fìorentissìma regione lungo il Reno e la Ruhr, la terra del carbone e dell'acciaio che ha non trovato una nuova via economica dopo la fine dell'industria pesante. Il governo federale impiega quindici minuti a trarre le conseguenze: le elezioni verranno anticipate di un anno e si terranno in autunno, annuncia in televisione il presidente del partito Franz Muentefering. L'uomo che, accendendo il dibattito sul capitalismo - e definendo «cavallette» gli industriali rapaci - aveva acceso anche nuove speranze. Alle otto della sera si presenta in tv il cancelliere. Nel pomeriggio, quando la sconfitta si era ormai delineata senza incertezze, si era tenuto un «consiglio di guerra» ed era stata presa la decisione: elezioni il più presto possibile. Schroeder, pallido e stringato, prende atto della sconfitta: «Dopo ramaro risultato nel NordRenoVestfalia è venuto a mancare l'indispensabile fondamento di fiducia dei tedeschi al governo. Con l'Agenda 2010 volevamo migliorare la competitività economica della Germania perché questo è il presupposto della crescita. Alcuni obiettivi sono già stati raggiunti ma perché si possano vedere risultati positivi per tutti c'è bisogno di più tempo. Ma la base politica della nostra azione è stata messa in discussione per cui, in quanto cancelhere della Repubblica federale tedesca, è mio dovere e responsabilità chiedere elezioni anticipate il più pre- sto possibile, probabilmente già in autunno». L'immenso divario tra Spd e Cdu si era ridotto di qualche punto nell'ultima settimana, arrivando al 5 per cento. La base del partito sembrava galvanizzata e pronta a perdonare quella politica federale delle riforme che ha portato a una disoccupazione record nella Germania: cinque milioni di senza lavoro in tutto il Paese, oltre un milione nel Land di Steinbrueck. Qualche ottimista aveva sperato in un risultato al fotofinish. contando su tre fattori: la netta vittoria di Steinbrueck nei due duelli televisivi; l'alto tasso di indecisi (due su cinque) che, se fossero andati alle urne, avrebbero votato a sinistra; la grande popolarità del ministro-presidente m carica rispetto allo sfidante. La forza di Steinbrueck - algido, rigido, molto vago nelle sue esternazioni - sta infatti tutta nel suo partito e nella debolezza degli avversari. Molti elettori avevano dichiarato apertamente che avrebbero visto molto volentieri un governo Cdu guidato da Steinbrueck, «il re dei cuori». «Peccato che lei non sia il leader del nostro partito», andavano a dirgli gli elettori cristiano-demeoratici dopo i comizi. Ma in Germania i duelli televisivi non contano quanto negli Stati Uniti e l'affluenza alle urne, per quanto più alta del 2000 (andarono a votare solo il 56,7 degli aventi diritto: trentanni prima erano stati l'Be per cento), non è stata tale da capovolgere i risultati. fm. ver./ DOVE SI E' VOTATO La Repubblica Federale Tedesca è divisa amministrativamente in 16 Lànder. Ieri si è votato in Nord-Reno-Vestfalia « GU ELETTORI Gli aventi diritto al voto sono 13,3 milioni su una popolazione totale di 18 milioni di abitanti Nord-Reno-Vestfalia: i risultati SPD (Sodaldem.) FDP (liberalo VERDI CDU (cristiano dem.) Vfc wmmmtm Il vincitore Jùrgen Rùttgers

Luoghi citati: Germania, Repubblica Federale Tedesca, Stati Uniti