Ciampi: ho ancora molto da lavorare di Paolo Passarini

Ciampi: ho ancora molto da lavorare IL PRESIDENTE A LA VALLETTA HA UNA BATTUTA SUGLI ULTIMI DODICI MESI DEL SUO SETTENNATO Ciampi: ho ancora molto da lavorare Suirimmigrazione un «invito» a Malta: dovete regolarla Paolo Passarini inviato a LA VALLETTA «L'immigrazione va regolata». Siamo nel Palazzo presidenziale di Malta, dove è appena terminato l'incontro tra Carlo AzegUo Ciampi e Fenech Adami. I due presidenti recitano davanti aUa stampa le consuete dichiarazioni di rito. U testo scritto preparato per Ciampi contiene appena un accenno aUe «questioni migratorie», come uno dei tanti terreni sui quaU i due Paesi «sono chiamati a collaborare». Ma il presidente itaUano aggiunge a braccio queUa frase significativa suUa necessità di «regolare» l'immigrazione clandestina e lo fa per una ragione precisa: da tempo i servizi di informazione itahani hanno raccolto le prove che l'isola dei CavaUeri deU'Ordine degU Ospitaheri è diventata uno dei principah centri di organizzazione del traffico di immigrati clandestini verso le coste deUa SiciUa. Da Malta, infatti, erano partiti, tanto per citare uno degU ultimi e più tragici esempi, i cinesi che nel marzo scorso fecero naufragio al largo di PozzaUo di Ragusa. Furono nove i morti constatati, ma probabilmente erano di più, ed erano stati imbarcati da scafisti maltesi. Qualche settimana fa si ebbe notizia di un rapporto in cui i servizi di sicurezza maltesi documentavano la presenza suU'isola di almeno 500 cinesi, arrivati con un visto turistico concesso daU'ambasciata di Malta a Pechino per «viaggi di studio aUo scopo di apprendere l'inglese». Ma lo stesso rapporto documentava che i 500 cinesi stavano semphcemente aspettando di attraversare U breve tratto di mare che separa Malta daUa SiciUa. D'altra parte, sempre secondo U rapporto, meno di un terzo dei cinesi che arrivano suU'isola per «apprendere l'inglese» ritoma poi in patria. GU altri cercano di raggiungere l'Europa attraverso la porta siciUana. Ma non ci sono solo i cinesi. E, se U traffico clandestino di esseri umani presenta da un punto di vista generale serissimi aspetti umanitari, per l'ItaUa, data la sua posizione nel Mediterraneo, c'è un problema in più. Ecco perchè Ciampi ieri, nel corso deU'incontro peraltro molto cordiale con U suo omologo maltese, ha deciso di parlare chiaro. «Cari amici - avrebbe detto ad Adami secondo quanto si è potuto sapere - U nostro rapporto è un rapporto tra fratelU. CoUaboriamo e cooperiamo in molti terreni, pohtici ed economici. Noi itaUani siamo fieri di aver sostenuto l'opportunità dell'ingresso di Malta neUEuropa unita». E poi, con brutale franchezza, ha aggiunto: «Cerchiamo quindi di essere più severi nel garantire le frontiere esteme deh' Unione». Secondo quanto è stato riferito, U presidente maltese avrebbe assunto un impegno formale in questo senso. La missione militare itahana di circa un centinaio di uomini, che opera suU'isola in base ad accordi del 1973, è stata dotata di due imbarcazioni fomite di moderne attrezzature elettroniche e, ormai. concentra U suo lavoro proprio neU'individuazione degU scafisti maltesi e neUa prevenzione dei loro traffici. Ma U governo di Malta deve coUaborare di più, come del resto si è impegnato a fare queUo libico dopo la visita del febbraio scorso del ministro deU'Intemo Giuseppe Pisanu a Muhammar Gheddafi. Ciampi è arrivato ieri mattina neUa capitale maltese per una visita di due giorni ed è stato accolto con gU inni e tutti gU onori in piazza San Giorgio. Curiosamente, mentre passava in rassegna il pic¬ chetto d'onore, la banda miUtare ha intonato «Amami Alfredo», dalla «Traviata» verdiana. Poi Ciampi è salito, assieme ad Adami, nel Palazzo per l'incontro ufficiale. Alla fine, entrambi i presidenti hanno enfatizzato i profondi legami e la stretta coUaborazione che esiste tra i due paesi. «L'interscambio è in aumento costante - ha detto Ciampi. - RUevanti sono gli investimenti, esemplare è la coUaborazione tra le nostre Forze Annate; la coUaborazione culturale è dinamica». Proprio per questo U govemo maltese ha U dovere di aiutare di più l'ItaUa suUa questione degU immigrati clandestini. Uscendo dal Palazzo, Ciampi è stato avvicinato daigiomaUsti, che gU hanno chiesto di commentare U sesto anniversario deUa sua presidenza. Ci sarà molto da fare, presidente, nei prossimi 12 mesi? «Certo che c'è da fare - ha risposto U presidente. - Nella vita, d'altra parte, ho sempre lavorato e continuerò a lavorare per altri 12 mesi». Insomma: mi darò da fare fino aU'ultimo giorno. «E' molto impegnativo», ha commentato, accanto a lui, la signora Franca, con un'aria di preoccupazione per le fatiche a cui è sottoposto U marito. Come a dire: altri 12 mesi vanno bene, poi basta. L'isola è diventata uno dei principali centri per il traffico dei clandestini Carlo Azeglio Ciampi con il presidente di Malta, Edward Fenech Adami

Luoghi citati: Adami, Europa, La Valletta, Malta, Pechino, Ragusa