Musiche di Charlot al Regio

Musiche di Charlot al Regio Musiche di Charlot al Regio La proiezione di «Tempi moderni» il 16 accompagnata dalla Filarmonica '900 Timothy Brock CVERA una "volta, tanto tempo fa, il cinema muto. Era un modo di realizzare film che richiedeva agli attori ima recitazione intensa e gestuale; e agli autori del testo un taglio di sceneggiatura rapido e brillante. Il cosiddetto cinema muto non era per la verità del tutto muto: un pianoforte - o più raramente ima grande orchestra sinfonica, quando le possibilità economiche lo permettevano - accompagnava in sala, dal vivo, tutta la proiezione e costituiva una sorta di contrappunto allo svolgersi del dramma. Nel caso dell'accompagnamento pianistico, le musiche erano quasi sempre improvvisate dagli stessi esecutori; quando invece a suonare era un complesso orchestrale, si ricorreva a composizioni scritte da specialisti, che non di rado erano grandi autori. Da Copland a Milhaud, da Prokofiev a Shostakovich - i sovietici hanno creduto più di altri nelle capacità comunicative dell'arte della celluloide e hanno prodotto partiture non sempheemente funzionah - molti compositori, abbandonate le normali sedi concertistiche, si sono rivelati bravi ad ammantare di suoni l'alternanza delle inquadrature. Tra essi figura anche il nome di Charhe Chaplin, che come è noto non è stato «soltanto» uno dei più grandi attori-registi di ogni tempo, ma si è anche cimentato nel campo della composizione musicale cinematografica con eccellenti risultati. Una sua partitura, quella che accompagna il film «Tempi moderni» del 1936, è stata rapita all'oblio e ricostruita con perizia da Timothy Brock, che questa settimana la ripropone al Teatro Regio (lunedì 16, ore 20,30) per i «Concerti del Regio» e l'iniziativa «Al Regio in famiglia». Mentre scorreranno le immagini della pellicola, che è stata restaurata dalla Cineteca di Bologna, Brock farà dunque rivivere sul podio della Filarmonica '900 lo straordinario commento sonoro concepito da Chaplin per sottolineare la vicenda dolceamara di un film ancora orgogliosamente muto, nonostante la consolidata invenzione del sonoro: «Il sonoro - scriveva lo stesso Chaplin guasta l'arce più antica del mondo, la pantomima, e annienta la grande bellezza del silenzio». Compositore e direttore, Timothy Brock ha al suo attivo la creazione di alcune importanti colonne sonore originali per film antichi - come quella per «Il vaso di Pandora» di Pabst - oltre a un elevato numero di ricostruzioni di partiture di capitale importanza per la storia del cinema. Il concerto del 16 segna anche l'inizio della collaborazione tra Filarmonica '900 e Museo del Cinema che impegnerà l'anno prossimo le due istituzioni nella esecuzione e proiezione della versione originale di «Cabiria». Il palcoscenico del Regio, la sera successiva, ospita un altro importante evento: Marzio Conti, a capo dell'orchestra del Teatro, martedì 17 alle 20,30 dirige un concerto straordinario organizzato per celebrare il venticinquesimo anniversario dell'ordinazione episcopale di Severino Poletto, l'arcivescovo di Torino; il programma comprende due pagine mozartiane - l'ouverture da «Idomeneo» e la sinfonia «Praga» - e la sinfonia «Piccola» di Franz Schubert. Alfredo Ferrerò musica classica Marzio Conti Timothy Brock Marzio Conti

Luoghi citati: Bologna, Torino