Sotto il basilico, c'è il mistero di un'alga assassina

Sotto il basilico, c'è il mistero di un'alga assassina COLLEZIONE D'AUTORE - LA STAMPA Sotto il basilico, c'è il mistero di un'alga assassina 1 L basilico è strano. Nei vasi degli altri prospera, rigoglia e verdegI già, invece nei miei stenta e si affloscia. Provo a spostarlo, lo tolgo dal sole e lo metto all'ombra, lo innaffio molto di più o un po' meno, non serve, resta una pianta pallida e grinzosa. Ma perché? Sogno ciuffi di basilico regale, e presa dallo sconforto vado a cercarli al mare. Non devo fare molta strada, perché nella mia libreria bo giusto giusto una striscia di costa. Sta tra Istvan Orkeny e Thomas Mann, ed è costituita dai libri di Nico Grongo: basta avvicinare il viso a quella sequenza di dorsi rilegati e annuso il profumo del basilico, vedo il colore della bougainvillea, sento il fragorio delle onde. Succede anche a voi, vero? A voi che avete almeno un libro di Orengo nei vostri scaffali. Quando ogni prospettiva di vacanza o fuga è lontana, prendete L'autunno della signora Waal o L'intagliatore di noccioli, o Ribes e siete subito lì, tra Ventimiglia e Mortola, tra Mentone e Latte, all'estremo Ovest della Liguria, o nei primi albori della Francia, dove dolce è muoversi fra ulivi e capperi, tra lungomare e Villa Hanbury, in un'ora del giorno o della sera che non è mai del tutto giorno, o proprio veramente sera. E se lì non ci siete mai stati, se non conoscete questo languoroso frammento multistato, allora ecco l'occasione per entrarci alla grande, acquistando La guerra del basilico insieme a una copia di La Stampa. Sembra un libro, ma è una busta sorpresa. Non fatevi ingannare dal titolo, però, e non pensate che la prima cosa che troverete sarà una fragrante foglia di basilico. Appena lo aprirete, vi salterà invece addosso una lurida, perfida alga assassina. Bella e serpentina, verde e smeraldina, l'alga minaccia le coste della Liguria, dopo essere non si sa come sfuggita dalle vasche del Museo Oceanografico di Monaco. A inseguirla c'è Sandra, una giovane biologa, ben decisa a inchiodare i monegaschi alle loro responsabilità. E il basilico? Arriva, ma per trovarlo dovremo seguire Sandra in un luogo che non c'è. Non è un'isola, questa volta, ma un albergo. Quando c'era, si chiamava Hotel Eden, e stava appollaiato su una curva, scendendo dalla frontiera di Ponte San Luigi verso Venti- miglia. Un giorno è scomparso, inghiottito credo dalla sua stessa inefficienza, ed è rinato qui, nelle pagine di questo libro, diventandone il vero protagonista... All'Hotel Tropicana i clienti si rifanno le camere, i giapponesi cucinano, le serate sono spagnole, i padroni sono avvo¬ cati, il cameriere è pittore, filosofo e custode di un segreto, e il basilico è soltanto un profumo che ti avvolge da lontano. Sì, perché l'Hotel Tropicana è l'unico al mondo dove si fa il pesto senza basilico, e dove il sugo di pomodoro e basilico ha soltanto il pomodoro. Eppure, nascosta dietro l'albergo, c'è una pianta di basilico esagerata, enorme, frondosa. Perché il suo custode, il cameriere Adriano, non vuole cbe se ne stacchi neppure una fogliolina? E perché invece l'invisìbile Rosanna la dilania appena può? Non ci stupisce che Sandra, presa tra i misteri dell'alga (impersonati dall'affascinante collega Jacques Boyd) e il sottile delirio dell' Hotel Tropicana (concentrato nel seducente cacciatore di oggetti Oscar) dimentichi gra¬ ne coniugali, figlia e doveri in genere, e si abbandoni alla situazione. E sarà proprio Oscar a coinvolgerla nell'ultimo mistero, che ci aspetta dietro una delle molte curve di questo libro, un mistero di cui è vietato anticipare i termini, ma che coinvolge i protagonisti del film più bello e più famoso che mai sia stato girato in Costa Azzurra. Ricordate? C'era una bionda, c'era un Gatto, c'era la Moyenne Comiche... ma la bionda forse un giorno è scomparsa, e forse quel giorno indossava una gonna gialla, e forse... forse grazie a lei un giorno finisce la guerra del basilico, e finisce anche il libro della guerra del basilico, e noi dobbiamo rimetterlo al suo posto nella fila del mare, e poi aprirlo di nuovo, se ci vogliamo tornare. II romanzo di Nico Orengo in edicola con La Stampa, una «busta sorpresa» ricca di profumi e colori, un turbinio di equivoci e segreti, tra Ventimiglia e il principato di Monaco Nico Orengo La guerra del basilico La Stampa, pp. 179, e 5,90 più il prezzo del quotidiano La «Collezione d'autore» si può richiedere al numero verde: 800.011.959 l signore del Louvr

Persone citate: Hanbury, Jacques Boyd, Mortola, Nico Grongo, Nico Orengo, Orengo, Orkeny, Ribes, Thomas Mann

Luoghi citati: Francia, Liguria, Monaco, Ponte San Luigi, Ventimiglia