Era così bella à fra le onde

Era così bella à fra le onde Era così bella là fra le onde Chiara Simonetti NON ci si faccia ingannare dalla presentazione di John Grisham sulla fascetta. A differenza dell'autore del Rapporto Pelican, che nelle prime trenta righe è capace di infonnare il lettore su titolo, trama e probabile movente di un defitto non ancora consumato, questo esordio letterario dello sceneggiatore cinematografico Mark Mills è un noir suggestivo, denso e meditativo. Il tempo infatti, sia quello in cui è ambientata la storia che quello in cui si svolge l'azione, è intriso di silenzi, attese, false piste, ricordi, analisi di situazioni, personaggi e luoghi che si intrecciano sovrapponendosi uno all'altro costruendo, con circospetta e documentata lentezza, il paesaggio malinconico di un mondo scomparso. Costa Orientale degli Stati Uniti, Longlsland, 1947. «Centosessanta chilometri quasi ininterrotti di sabbia» che di fi a qualche anno sarebbero diventati sempre più ricchi, mondani e inawicinabili: una ventina di anni prima, sul versante occidentale, avevano già ospitato l'azione del Grande Gatsby, mentre il versan- te orientale - che culmina con il faro di Montauk - è un luogo ancora selvaggio. Qui, la piccola comunità di pescatori di Amagansett vive con semplicità del proprio lavoro. Un giorno, un basco emigrato da bambino negli Stati Uniti, Conrad Labarde e il suo fedele secondo. Rollo Kemp «nipote del capitano Josh Kemp, (...) leggendario baleniere», durante un'ordinaria battuta di pesca trovano il cadavere di una donna giovane e bella: «Conrad sbarrò gli occhi, sordo ai mormorii devoti di Rollo e al fragore delle onde». A insaputa di tutti, Conrad conosceva bene la ragazza: si tratta di Lillian Wallace, figlia di «una specie di genio di Wall Street», che aveva lasciato da poco la città in cerca di una vita diversa. Erano molto amici. «Che genere di amica?» «Una buona amica. Sentì il dolore sgorgargli nelle viscere e si sforzò di reprimerlo». Labarde parla poco, un po' come i pesci del mare che conosce così bene. Tuttavia sa, ha vissuto, combattuto in guerra, sofferto perdite e tradimenti, perso quasi la ragione. L'ipotesi di morte accidentale formulata dal coroner non convince né Conrad, né l'insignificante tenente Tom Hollis - dalla «forte propensione a vedere sempre il peggio (...)» - che si mette a setacciare la tranquilla cittadina di East Hampton, poco distante da Amagansett, alla ricerca di indizi. «Adorava l'oceano. (...) Le piaceva andare a nuotare». «Nuotava bene?» «Non abbastanza, a quanto pare». Ovviamente, Hollis deve superare il disinteresse del suo ottuso superiore, il capitano Milligan, anche se può contare sul fedele e intelligente Bob Hartwell e sufi' amico Abel Cele, «uno del posto» cui la pohzia «non potendo permettersi un fotografo a tempo pieno» ayeva subappaltato il lavoro. Le indagini di Hollis continuano sotto tono, dettate più dal suo fallibile istinto che dal rinvenimento di qualche prova. Mentre trova il tempo di intrecciare un'inspiegabile ma appassionata relazione con l'affascinante Mary Calder, presidente dell'Associazione Femminile per il Progresso del Villaggio, Hollis conosce nel frattempo il borioso Manfred e la vacua Gayle Wallace, fratelli di Lillian, il loro padre, l'imperscrutabile George, l'ex fidanzato di Lillian, Justin Penrose, la cameriera Rosa e il diplomatico e azzimato Richard Wakely, prezzolate tuttofare di famiglia. Dall'altra parte, il basco dallo sguardo «fermo e ostinato» che vive solo, dietro le dune in una casa sull'oceano, si mette sulle tracce dell'assassino. Si muove di notte, avvicinandosi indisturbato alle case della gente che conosce da sempre. Il suo passato di pluridecorato reduce di guerra in un corpo militare specializzato gli toma particolarmente utile, così come la sua cieca determinazione: «la sua unica soddisfazione era il tormento che (...) stava infliggendo agli assassini di Lillian». Il grigio tenente HoUis però non lo perde d'occhio, e riesce a decifrare le rare parole di Labarde, che lo porteranno dritto alla stretta finale, liberatoria di primo acchito, ma in fondo amara, senza vincitori né vinti. «Amagansett», un noir denso e meditativo dello sceneggiatore cinematografico Mark Mills: Long Island, 1947, durante un'ordinaria battuta di pesca viene ritrovato un cadavere... wmmmmmm: Mark Mills

Luoghi citati: Longlsland, Stati Uniti