Aosta sfratta il centrodestra di Enrico Martinet

Aosta sfratta il centrodestra CONFERMATO IL SINDACO USCENTE GUIDO GRIMOD (UV) Aosta sfratta il centrodestra Unsolo consigliere a Fi, nessun seggio ad An Enrico Martinet AOSTA Due centrosinistra si confronteranno per i prossimi cinque armi nel Consiglio comunale di Aosta. Entrambi avranno leader di estrazione dell'Union valdòtaine, movimento autonomista di maggioranza relativa in Regione. Il centrodestra esce a pèzzi: Forza Italia da tre seggi passa ad uno (rappresentata da un altro ex unionista, Ettore Viérin), Alleanza nazionale perde l'unico consighere e la lista Alternativa sociale di Alessandra Mussolini non va oltre lo 0,54 per cento. Il centrosinistra al governo è quello che sosteneva sindaco e vicesindaco uscenti. Conta su Uv (9 seggi confermati), Ds (4, confermati) e due formazioni locah con 3 seggi ciascuna; Stella Alpina e Fédération Autonomiste. Sindaco è Guido Grimod (Uv) e vice Marino Guglielminotti-Gaiel (Ds). La coalizione, che comprendeva anche la Margherita (nessun seggio), ha ottenuto 11.846 voti pari al 57,39 per cento e a 19 seggi sui 29. v II centrosinistp di opposizior, ne ha ottenuto 9 sèggi, n cancGaàto a sindaco, Roberto Louvin, ex presidente della Regione per quasi trent'anni iscritto all'Union valdòtaine era a capo di una coahzione con un nuovo movimento, ((Aosta viva», che ora sarà rappresentato in Consigho da sei consigheri. Della coahzione («Insieme per Aosta») fanno parte i Verdi (2 seggi contro i 3 precedenti) e Rifondazione comunista (ha perso l'unico seggio che aveva) più due formazioni che non hanno ottenuto consigheri: una locale, «Uniti per Aosta» e una d'ispirazione socialista con Ale Vallèe, Unità socialista più l'Udeur. Il commento del sindaco riconfermato Guido Grimod; «La nostra coahzione è stata apprezzata così come il programma. Il voto dimostra che gh elettori hanno premiato le forze pohtiche tradizionah. La gente crede ancora nei parliti». Aggiunge; «1 nostri progetti per il rilancio di Aosta sono stati compresi e condivisi. Adesso promettiamo un governo al più presto per poter continuare il nostro lavoro». Il presidente aeh'Union vàldótaihe (il movimento ha vinto in 48 dei 68 Comuni che andavano al voto) Manuela Zublena dice: «1 cittadini hanno premiato chi ha lavorato per costruire, mentre hanno punito chi ha giocato allo sfascio». Evidente il riferimento alla coahzione di Louvin, avvocato e professore universitario, che ha raccolto il consenso della borghesia aostana, dice: «Un elettore su tre si è riconosciuto nella nostra proposta, segno che il cambiamento da noi proposto era ed è credibile. Ora proseguiremo il nostro cammino, anche nel resto della Valle e la nostra opposizione a Grimod sarà tenace». Poi annuncia una suggestione per quanto riguarda la maggioranza regionale: «Come reagirà? Come si riorganizzerà? Aosta Viva ora è un punto di riferimento, così come tutta la nostra coahzione». Due le sorprese per la tornata elettorale. A Gressan, grosso Comune vicino al capoluogo regionale, l'Uv (con il sindaco uscente) ha perso contro una lista formata da gh ex De di Stella Alpina e i Ds. A Saint-Vincent, dove la sfida era a tre, a vincere è stata la lista unionista che proponeva come sindaco Sara Bordet, avvocato della cittadina termale, contro quella del primo cittadino uscente, Mario Borgio, architetto. Fra i candidali vi erano soltanto due leader di parlilo, il presidente Uv Manuela Zublena (come consighere) e il segretario diessino Laurino Rean, sindaco uscente di Saint-Marcel. L'ha spuntata la hsla della Zublena (maggior numero di voti di preferenza). Ds e Uv sono alleati al governo della Regione. Proprio l'Union valdòtaine, che già prima del voto aveva contrasti interni che sembravano portare a un congresso, dovrà ora ricomporre lo scontro tra «anime». I sindaco Guido Grimod