Bettini, un affondo in rosa di Giorgio Viberti

Bettini, un affondo in rosa LA PRIMA TAPPA DEL GIRO D'ITALIA IL «GRILLO» SULTRAGUARDO IN SALITA Dl TROPEA RIESCE AD ANTICIPARE MCEWEN E PETACCHI Bettini, un affondo in rosa «Vinco dopo una primavera difficile, sono stato più forte degli antibiotici» Giorgio Viberti inviato a TROPEA L'aveva promesso: a Tropea cerco il grande slam. Ed è stato di parola. Non aveva mai vinto una tappa al Giro, non si era mai vestito con la maglia rosa e quest'anno era ancora all' asciutto di successi. Ieri, in un giorno solo, Paolino Bettini ha colmato tutte e tre queste lacune. La sua zampata sul muro di Tropea, nel finale della seconda tappa partita da Reggio Calabria, è stata graffiante, perentoria. E vincente. Il gruppo si era presentato compatto e aggressivo all'atto finale, con la Fassa Bortolo tutta schierata in avanti e pronta a lanciare in orbita il missile Petacchi. Ma quella rampa di circa 500 metri, appena cominciato l'ultimo chilometro, si è rivelata troppo dura per il Velocista Gentiluomo, trafitto a metà salita dalla scudisciata di Bettini e infine arresosi anche all'australiano McEwen. Alle loro spalle, l'atteso Di Luca è giunto «solo» settimo dopo aver avuto la peggio, e rischiato ' due volte di cadere, nelle sportellate date e prese appena prima dei tornanti decisivi. Bene Cunego (9") e gli altri uomini di classifica Savoldelli (11"), Simoni (12"), Garzelli (140)e Gontchar (150).Ha perso qualcosa Basso (a 5" da Cunego) per un buco creatosi nel gruppo dei migliori. «Ero stato qui già venerdì per vedere questo tranello nel finale - ha detto Bettini, ubriaco di gioia e di champagne -. Lo sapete che questi arrivi mi piacciono, mi ricordano le classiche del Nord. Ho sfruttato il lavoro della Fassa Bortolo per restare davanti, poi al primo tornante ho sparato il colpo. E' andata bene». Come invece non era andato, per Bettini, questo inizio di stagio- ne: cinque stop per influenza e problemi respiratori, poi gli accertamenti evidenziavano una forma di mononucleosi, addio sogni di gloria al Giro delle Fiandre, alla Gand-Wevelgem e alla Freccia Vallone. «Non sapevo che cosa mi stesse succedendo, ho persino temuto che per me fosse già arrivato il momento di smettere». Cure massicce, 44 giorni consecutivi di antibiotici. «Ma alla fine sono stato più duro io delle medicine. Le ho smaltite, ho saputo reagire». E finalmente, una schiarita alla Liegi Bastogne Liegi. «Un 4" posto incoraggiante, anche se quella corsa l'avevo già vinta due volte». Il piazzamento in Belgio è stato il segno che forse il blackout stava per finire. «A Liegi ho ritrovato il coraggio e la convinzione di poter fare qualcosa di buono al Giro». Quella di ieri a Tropea era la prima tappa nel taccuino di Bettini. «Ci pensavo da tempo e l'ho preparata bene. Dopo il primo tornante della salita finale, mi sono detto: "Ora o mai più". E ho dato tutto quello che avevo per arrivare in cima con un po' di vantaggio da mantenere nei restanti 500 metri». Così è stato, fino al trionfo. «Questa vittoria è come un'apparizione». E vale anche la maglia rosa. «La sognavo fin da piccolo, quando mio padre mi portava a vedere il Giro e io la cercavo nel gruppo. La maglia rosa è il sogno di tutti i bambini che vanno in bicicletta. Ci ho messo 9 anni di professionismo per conquistarla, alla fine ce l'ho fatta». Ma sarà dura difenderla: oggi la 2a tappa Catanzaro Lido-Santa Maria del Cedro sembra fatta apposta per i velocisti e Petacchi, grazie ai 20" di abbuono riservati al primo arrivato, cova legittime aspirazioni di riscatto: con uno sprint vincente potrebbe colmare subito il divario in classifica. E lo stesso vale per l'australiano McEwen. «La maglia rosa non si molla mai volentieri, ma non rischierò certo di cadere per fare a tutti i costi la volata. Dopo Tropea, mi ero segnato anche le tappe di L'Aquila e Pistoia. Se perderò subito la maglia, mi rivedrete presto». Camplone olimpico « « » PaoJo Bettini è nato a Cecina (Li) il 1 "aprile 1974 evivea Riparbella (Pi) con la moglie Monica e la figlia Veronica di 1 anno e mezzo. ' Professionista dai '97, corre per la belga Quick Step e vanta 47 vittorie, fra le quali la prova su strada ai Giochi di Atene '04, tre Coppe del Mondo ('02, '03, '04), 2 volte la Liegi Bastogne Liegi, Zurigo '01, Milano-Sanremo "03, Amburgo '03, San Sebastian '03, il tricolore su strada '03, la Tìrreno-Adriatico '04, una tappa al Tour 2000, ieri una al Giro. Basso staccato « « «Reggio Calabria-Tropea: 1. Paolo Bettini (QStep) km 208 in 5h 9'32" media 40,318 (abb. 20"); 2. McEwen (Aus) a 3" (abb. 12");3.Petacchl(abb. 8"): 4. Cooke; 5. Mori; 6. Zabel ; 7. Di Luca; 8. Celestino; 9. Cunego; 11. Savoldelli; 12. Simoni; 14. Garaelli tutti a 4"; 20. Basso a 9". Classifica: 1. Bettini; 2. McEwen a 12"; 3. Petacchì a 14"; 4. Savoldelli a 22";6.Cunégoa25". Oggi: Catanzaro Udo-Santa Maria del Cedro, km. 182, tappa piatta per velocisti. Paolo Bettini per la prima volta in carriera conquista la maglia rosa del Giro