Spia dell'Fbi l'ex portavoce taleban di Carla Reschia

Spia dell'Fbi l'ex portavoce taleban ZADRAN DAL 1998 AL 2001 FU L'«AMBASCIATORE» DEL REGIME E INFORMATORE DEGLI USA Spia dell'Fbi l'ex portavoce taleban Condannato a New York per frode fiscale Carla Reschia Il suo viso da taleban presentabile, barbone curato, completo scuro, cravatta arabescata, campeggia ancora su molti siti internet di media statunitensi come la Pbs, la rete del servizio televisivo pubblico, dove era ospite fisso quando si parlava di questioni afghane. Nell'agosto 1998 fu lui ad annunciare alla Bbc che l'Afghanistan era stato riunificato nel segno delTlslam: «Dopo 25 anni di lotta pare che siamo infine arrivati alla meta», aveva detto. Noorullah Zadran, fino al 2001 primo segretario della rappresentanza diplomatica dei taleban, è stato per anni la voce di Kabul negh Usa anche se non ha mai ottenuto uno status ufficiale daU'Onu che, malgrado le pressioni, si rifiutò sempre di riconoscere la legittimità del regime fondamentalista restando fedele all'ex presidente Burhanuddin Rabbani, confinato alla piccola area del Paese feudo deh'Alleanza del Nord. Laureato alla Columbia University, dove nel'ottobre 1998 tornò per perorare davanti a un gruppo di simpatizzanti la causa talebana - «Conosciamo il territorio, abbiamo portato pace e serenità e il popolo afghano ci ha scelti» - Zadran era il personaggio ideale per comparire negh show televisivi americani: parlava l'inglese correntemente, era istruito e sapeva dare ima veste accettabile all'indigesta ideologia degh «studenti coranici». Ora si scopre che questa sua versatilità non era apprezzata solo dagli spettatori e dai giornalisti. Secondo il Los Angeles Times il fine diplomatico era un informatore al soldo deh' Fbi. La sua doppia militanza era nata, secondo il giornale, da un incidente di percorso. Nel 1996, l'anno in cui i taleban entravano a Kabul da trionfatori predicando purezza e sventolando il Corano, Zadran commerciava in pelli pregiate nel corrotto Occidente. Illegalmente secondo il governo americano, che lo incastrò e gh fece un'offerta a cui non seppe dire di no: libertà e impunità in cambio di informazioni. Tutto finì nel 2001 quando, nel quadro delle sanzioni che avrebbero dovuto convincere Kabul a consegnare 1'«ospite» Bin Laden, l'ufficio di New York fu chiuso. «Abbiamo detto, ok, va bene. Non c'è molto di cui discutere»,aveva commentato asciutto Zadran. Ma a ritornare nel Paese che finalmente apphcava l'Islam in purezza e completezza, Noorullah non ci pensava neppure. I mezzi d'informazione statunitensi tornano a occuparsi di lui e dei suoi fiorenti commerci il 4 novembre 2004 quando viene aixestato a New York. Per la complicità neh'attentato alle Torri GemeUe, di cui pure era stato inevitabilmente sospettato? Assolutamente no: aveva «alterato la denuncia dei redditi per quattro anni» e «aveva prodotto documenti falsi per ottenere nel 2001 un rimborso di 240 mila dollari», precisano i capi d'imputazione. Dal successivo processo è emersa così la sua doppia identità di diploma' '.corivoluzionario e spia-capitahsta e, infine, la sua vera e unica colpa: l'evasione fiscale.

Persone citate: Bin Laden, Burhanuddin Rabbani, Noorullah Zadran, Zadran

Luoghi citati: Afghanistan, Kabul, New York, Usa