Bush oltre Roosevelt «Seppelliamo Yalta»

Bush oltre Roosevelt «Seppelliamo Yalta» GUERRA: TENSIONI E ALLUSIONI TRA CASA BIANCA A RIGA IL SUMMIT CON I BALTICI: «AIUTATECI A DIFFONDERE LA LIBERTA'» Bush oltre Roosevelt «Seppelliamo Yalta» Il presidente comincia il tour che domani lo porterà sulla piazza Rossa con un messaggio al Cremlino: «Mai più divisioni nel mondo» Maurizio Molinari inviato a RIGA La fine della Guerra Fredda ha sepolto gh accordi di Yalta e la missione degh Stati Uniti è far sì che la tirannia scompaia del tutto dall'Europa unendosi ai Paesi baltici nel sostegno al popolo della Bielorussia affinchè si liberi del presidente Aleksandr Lukashenko. È questo il messaggio con cui il presidente americano, George W. Bush, ha suggellato la prima tappa lettone del suo viàggio in Europa, rassicurando il Cremlino sul fatto che «non c'è nulla da temere dalla presenza di democrazie lungo i confini». Nel discorso pronunciato nella Maza Gilde Hall di Riga Bush ha iniziato ricordando i «milioni caduti per la libertà grazie ai quali 60 anni fa venne sconfitta la squallida tirannia nazista» ma ha poi precisato che «il Giomo della Vittoria segnò la fine del fascismo ma non la fine deh'oppressione» per via degh accordi di Yalta con i quah ne 1944 l'America di Franklin D. Roosevelt e la Gran Bretagna di Winston Churchill accettarono di consegnare all'Urss di Josif Stalin metà dell'Europa. «Yalta fu ingiusta quanto gh accordi di Monaco del 1938 ed il patto di non aggressione nazisovietico del 1939 - ha aggiunto Bush la prigionia di milioni di esseri umani nell'Europa Centrale ed Orientale sarà ricordata come uno dei più grandi torti della storia». Mai prima un inquilino della Casa Bianca aveva condannato così apertamente la divisione dell'Europa sottoscritta da Roosevelt ma Bush è andato oltre: «L'eredità di Yalta è stata-sepolta una volta per tutte quando i popoh baltici si unirono per mano facendo cadere l'Impero, la fine della Guerra Fredda ha dato inizio ad una stagione di diffusione della democrazia nel mondo dall'Asia all'America Latina fino al Medio Oriente, la libertà è in marcia, noi non ripeteremo gli errori commessi in passato, non scenderemo a patti con i tiranni, mai più dovranno avvenire crimini orrendi come quelli che ebbero luogo allora». E in questa cornice che il summit nel Castello di Riga con i presidenti dei tre Paesi baltici ha affrontato il tema di come arrivare ad un cambio di regime a Minsk. È stato il presidente estone Arnold Ruutel a svelame il contenuto: «Abbiamo discusso su come condividere democrazia, pace e benessere con altre nazioni». Ovvero non solo con quei Paesi dove i baltici hanno inviato truppe a fianco degh americani - Iraq, Afghanistan e Kosovo - ma soprattutto con la Bielorussia «ultima dittatura d'Europa». Nella conferenza stampa del dopo-summit Bush è stato esphcito: «L'unica cosa di cui hanno bisogno i bielorussi è di essere liberi». Aggiungendo poi alla volta di Mosca: «Non bisogna avere timore di democrazie lungo le frontiere, anche l'America confina con deUe democrazie ed a volte abbiamo delle dispute ma le risolviamo, la democrazia è una benedizione». Quando un giornalista lituano gh ha chiesto se proporrà al presidente russo Vladimir Putin un patto sulla Bielorussia per la tran- sizione verso la democrazia, Bush ha reagito evocando la storia: «Non è il momento di patti segreti come quelli di cui furono vittime i baltici, i bielorussi devono semplicemente riavere la libertà» andando alle urne nel 2006.1 presidenti di Lettonia e Lituania, Vike-Freiberga e Valdas Adamkus, hanno confermato che al vertice si è discusso su come «aiutare le opposizioni» facendo leva sull'esperienza maturata dai baltici durante l'occugazione sovietica. II recente ihcòntro del Segretario di Stato, Condoleezza Rice, con i leader dell'opposizione bielomssa e la decisione di Washington di aiutare questi gruppi sono stati i primi passi di un cammino che Bush vuole condividere con i leader baltici puntando a creare una partnership strategica «per la libertà» con gh Stati deh'ex Urss. «Tutti noi condividiamo l'impegno di far avanzare la libertà in Bielorussia - ha riepilogato il presidente nel discorso pronunciato prima di partire per l'Olanda dove oggi visiterà un cimitero militare alleato - i governi di Lettonia e Lituania stanno lavorando per creare sostegno alla democrazia in Bielorussia, americani e baltici assieme possono far sì che la repressione non abbia più posto in Europa». Il comune impegno per allontanare dal potere h presidente Aleksandr Lukashenko cela una convergenza più vasta sui nuovi assetti deU'Europa post-sovietica: «Ne;li ultimi mesi i governi baltici lanno aiutato le elezioni in Ucraina, in Georgia sosteniamo un leader che rispetta i diritti deUe minoranze e siamo anche impegnati per favorire consistenti progressi democratici in Moldavia». E al Cremlino che denuncia le ingerenze americane Bush manda a dire: «La libertà è universale, sono impegnato affinchè si diffonda, le democrazie sono buoni vicini, si tratta di una pohtica estera razionale, umana, rispettabile». L'AUTOCRITICA «Il giorno della vittoria segnò la fine del fascismo ma non dell'oppressione. L'America e la Gran Bretagna accettarono di consegnare a Stalin metà dell'Europa: la prigionia di quei milioni di uomini sarà ricordata come uno dei più grandi torti delia Storia» L'IMPEGNO «Negli ultimi mesi i governi di Riga, Tallinn e Vilnius hanno favorito lo svolgimento di elezioni libere in Ucraina e in Moldova. Insieme sosteniamo in Georgia un leader che rispetta le minoranze. Ora dobbiamo portare la libertà in tutta l'ex Urss» Vladimir Putin assiste alla parata d'inaugurazione del nuovo memoriale nel grande Parco della Vittoria a Mosca iO George Bich osserva un minuto di silenzio davanti al Monumento della Libertà a Riga