«Nessuno stupro, ì delitti erano premeditati»

«Nessuno stupro, ì delitti erano premeditati» RISULTATI DELL'AUTOPSIA: NON CE'STATAVIOLENZASULCORPO DI VALENTINA «Nessuno stupro, ì delitti erano premeditati» Izzo avrebbe acquistato la calce con cui ha coperto i corpi prima del massacro Fulvio Mi Ione j—r:— n -SQ inviaiu a lAIVIrUDMajU Con il passare delle ore la morte di quelle due povere donne, madre e figlia, sembra sempre meno l'inevitaMle conseguenza del raptus di un pazzo maniaco. E Angelo Izzo, il massacratore del Circeo che giovedì, presumibilmente nella tarda mattinata è tornato ad uccidere, sembra perdere i connotati di un uomo dalla mente ossessionata da chissà quali fantasmi. Sul duplice omicidio di Maria Carmela e Valentina Majorano, ammazzate e poi sepolte nel giardino di una villetta alle porte di Campobasso, grava il sospetto della premeditazione. Un sospetto che sarebbe suffragato da più di un indizio raccolto nelle ultime ore dagli inquirenti. Il primo sarebbe emerso dall'autopsia sul cadavere di Valentina, infilata in un sacco assieme alla madre. Maria Carmela era vestita. Non così Valentina. Il corpo era nudo, con la bocca tappata con lo scotch e le mani legate dietro la schiena. Particolari, questi, che hanno fatto subito pensare a una violenza sessuale. Invece, dall'esame eseguito fino a tarda ora dal medico legale Florio Reale, sembra che non ci sia stato uno stupro. Secondo indizio. In una delle auto usate dagli altri due arrestati. Guido Palladino e Luca Palaia, amici di Izzo, sono state trovate tracce di calce in polvere. Dello stesso materiale erano ricoperti i sacchi in cui sono statiinfilati i corpi senza vita delle due donne. Quando e j i ' ^ Q4.-*.a npmiictntn la sono stati infilati i corpi senza vita delle due donne. Quando e da chi è stata acquistata la calce? Gli investigatori si guardano bene dal rispondere a queste domande. Sembra tuttavia che la polvere sia stata acquistata prima dei delitti. Non dopo. E questo particolare, assieme al fatto che Valentina non ha subito violenza, induce la polizia a ritenere che che il duplice omicidio sia stato ap- punto premeditato. Ma fra i tanti mictpri rViP anrrtra axrtml- duplice omicidio sia stato ap punto premeditato. Ma fra i tanti misteri che ancora avvolgono la morte delle due donne, a cominciare dalla movente, resta da chiarire anche il perché della calce sparsa sui corpi. Gli specialisti della pohzia venuti da Roma (li coordina Nicola Cavaliere, direttore centrale dell'anticrimine, l'FBI italiana) fonnulano un ipotesi. La polve¬ re sarebbe stata utilizzata per neutralizzare almeno per un nn' Vnrlnrp nrrmnratn dalla r\a- re sarebbe stata utilizzata per neutralizzare almeno per un po' l'odore provocato dalla decomposizione, e ciò significa che probabilmente l'assassino aveva l'intenzione di portare via dalla villetta e buttare chissà dove le sue vittime. Izzo, Palladino e Palaia incastrati in un'indagine che inizialmente riguardava un traffico d'armi, ma che poi è deragliata su un duplice omicidio, sono statiin- terrogati nel carcere di Campo- "haccn T Hno nmini Hol macóanra- duplice omicidio, sono stati interrogati nel carcere di Campobasso. I due amici del massacratore del Circeo sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari per rispondere solo dell'accusa di traffico d'armi. Ma ci sono stati altri interrogatori, condotti questa volta dal sostituto procuratore Rita Caracuzzo, che indaga sulla morte delle due donne. Izzo non ha detto una parola. Palaia avrebbe fatto delle ammissio- ni- eai-pViVìo etatn Ini a nr^T+aro lo non ha detto una parola. Palaia avrebbe fatto delle ammissioni: sarebbe stato lui a portare le donne nella villetta dove Izzo aspetta, e poi avrebbe aiutato l'amico a seppellire i corpi. Palladino si sarebbe difeso giurando di non aver mai visto Maria Carmela e Valentina Majorano: ne avrebbe solo sentito parlare da Izzo, che gh ha poi rivelato si averle uccise. Ma in questa brutta storia le mezze verità e le menzogne formano ima gigantesca matassa che gli inquirenti stanno ancora tentando di dipanare. Di certo, le posizioni dei tre arrestati sono destinate a dividersi. Un chiaro segnale in questo senso viene dalla linea scelta dai difensori. Il fatto che l'avvocato di Angelo Izzo, Giuseppe Fazio, abbia ad esempio rinunciato ieri mattina alla difesa del massacratore del Circeo perché diventata «incompatibile» con quello dell'altro suo assistito Luca Palaia, dimostra che i due imputati hanno adottato atteggiamenti diversi nei confronti degh inquirenti. Il primo di totale chiusura, il secondo di una certa collaborazione. Ieri sembrava che l'elenco delle vittime di Angelo Izzo dovesse allungarsi. E' accaduto quando Palladino, durante un interrogatorio, ha raccontato che Izzo gh aveva spiegato di avere dovuto uccidere le due donne perché testimoni di un altro omicidio: una bugia dell'assassino, spiegano gh inquirenti, per spaventare i suoi amici. La fossa dove sabato sono stati trovati i corpi delle due donne assassinate

Luoghi citati: Campobasso, Roma