«Borse suirottovolante: ci vuole prudenza»

«Borse suirottovolante: ci vuole prudenza» ALLA BASE DELLE RECENTI ONDATE DI VENDITE ANCHE IL TIMORE DI UN RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA USA «Borse sull'ottovolante: ci vuole prudenza» analizzati i settori più ciclici: industrie di base e consumi DOPO un periodo di relativa calma, nel corso del quale i mercati azionari hanno mostrato di assorbire senza danni le pressioni prevenienti dall'aumento dei tassi Usa e dal rialzo delle quotazioni petrolifere, negli ultimi tempi si è assistito ad una vera e propria ondata di vendite, che ha travolto prima il listino americano e poi quelli delle aree europea, asiatica e dei mercati emergenti. Abbiamo chiesto a gestori di primarie società di investimento intemazionah come muoversi in questa fase di mercato e la parola d'ordine sembra essere una sola: prudenza. Che cosa è successo? «Questo movimento improvviso trae origine dal timore che l'economia Usa perda lo slancio di crescita che l'aveva portata a guidare l'economia mondiale verso la ripresa - dice Massimo Terrizzano, Responsabile Analisi e Strategie di Bnl Gestioni Sgr -. Inoltre si teme che il settore delle imprese statunitensi cominci a risentire del rallentamento della crescita e l'aumento dell'inflazione in termini di minori vendite e minori margini di profitto». A rafforzare tali percezioni hanno contribuito, oltre alle notizie macroeconomiche, anche una serie di annunci negativi dal mondo delle imprese, sebbene la fase di pubblicazione delle trime¬ strali Usa sia appena iniziata. I listini europei finora hanno assorbito meglio il cambiamento di tendenza, grazie alla ripresa del dollaro e alla dinamica più favorevole dei tassi di interesse. Asia e Giappone, invece, hanno sofferto in modo pesante le notizie provenienti dagli Usa, tenuto conto dell'importanza che l'export riveste per le loro economie. II cambiamento di umore si è riflesso anche in un diverso comportamento dei mercati a livello settoriale. Mentre il rischio tassi e inflazione aveva colpito soprattutto gli Stati Uniti e i settori tecnologico e finanziario, il rallentamento della crescita ha coinvolto l'Europa ed i mercati emergenti, penalizzando i settori più ciclici dell'energia, delle industrie di base e dei consumi. «Gli indicatori di valore a lungo termine segnalano una persistente soUovalutazione dei listini azionari, le tendenze più recenti della congiuntura economica, degli utili aziendali e del quadro tecnico di mercato suggeriscono invece di mantenere un atteggiamento di prudenza - conclude Terrizzano -. Restando comunque pronti a cogliere le occasioni che un eventuale prolungamento dell'attuale fase ribassista potrebbe offrire in termini di acquisto».

Persone citate: Massimo Terrizzano, Terrizzano

Luoghi citati: Asia, Europa, Giappone, Stati Uniti, Usa