Nuovo presidente Anm «Immutato il no alla riforma giudiziaria»

Nuovo presidente Anm «Immutato il no alla riforma giudiziaria» CIRO Ri VIEZZO PRENDE IL POSTO DI EDMONDO BRUTI LIBERATI ALLA GUIDA DEL SII ^TO DEI MAGISTRATI Nuovo presidente Anm «Immutato il no alla riforma giudiziaria» «Se ci sarà un'apertura al confronto, siamo pronti a offrire la nostra collaborazione. In caso di ulteriore chiusura, esprimeremo dissenso» intervista Francesco Grignetti ROMA LA nostra preoccupazione rimane l'ordinamento giudiziario. La controriforma voluta dalla maggioranza è sempre all'ordine del giorno dell'aula del Senato e per il momento non si capisce bene se hanno l'intenzione di portare avanti questo disegno oppure no». Ciro Riviezzo, 51 anni, napoletano, magistrato in forza al tribunale di Lanciano (Chieti), una lunga carriera nella giudicante e autore di diversi libri sulla procedura penale, da ieri è il nuovo presidente dell'Associazione nazionale magistrati. Appartiene alla corrente dei Movimenti riuniti, quella più «di sinistra» nella geografia della magistratura associata. Riviezzo succede a Edmondo Bruti Liberati, ma anche se cambia la persona, non cambia la linea. «Tutt'altro. La mia sarà una presidenza all'insegna della continuità». Presidente Riviezzo, in genere il nuovo arrivato lancia un appello al dialogo. «E come no! Se ci dovesse essere un'apertura al dibattito, al confronto, rispetto alle posizioni iniziali, noi siamo pronti a offrire la nostra collaborazione. Se ci dovesse essere una chiusura, come è successo negli ultimi anni, allora ne dovremmo prendere atto ed esprimere il nostro dissenso». La linea dell'Anm, appunto, non cambia. «Non potrebbe essere diversa¬ mente. C'è una continuità anche fisica: io ero il vicepresidente, il segretario è diventato vicepresidente. E' nostro costume la rotazione negli incarichi. Anzi, questa volta avevamo un po' ritardato la rotazione a causa degli eventi che incalzavano e non giustificavano un avvicendamento». E d'altra parte, quale che sia la corrente, sul punto dell'opposizione alle ri- forme volute dal governo siete tutti uniti. «Su questo punto, la pensiamo tutti davvero alla stessa maniera». Senta, presidente Riviezzo, però il nuovo vertice dell'Anm nasce da una discussione francamente autocritica. Avete dato un po' per scontate le critiche al governo e vi siete soffermati sugli aspetti più negativi del Consiglio superiore della magistratura, che forse paga il peso delle correnti. «Guardi, noi non dimentichiamo il monito autorevole del Capo dello Stato sui ritardi del Consiglio, in materia di pratiche, in materia di scelte degli uffici direttivi. C'è effettivamente un problema di funzionalità del Csm. Secondo noi deriva innanzitutto dalla riduzione del numero dei componenti. I lavori vanno a rilento. C'è necessità di un ripensamento dell'organizzazione dei lavori. E possibilmente un ritorno ai numeri precedenti». E insomma, tanto per cambiare, lamentate i guai di una riforma dell'attuale maggioranza. I nuovi numeri e il nuovo sistema elettorale del Csm erano un cavallo di battaglia del ministro Castelli. «Ci furono fortissime polemiche già allora: noi lo dicemmo subito che la riduzione dei membri era un errore. E sul sistema elettorale continuiamo a dire che il proporzionale era il sistema migliore di rappresentanza». Ma il mede oscuro del Csm è tutto qui? O non c'è anche altro? «Bisogna distinguere: in tutte le dehbere che riguardano questioni di carattere generale, e di difesa dell'autonomia e del prestigio della magistratura, i togati votano sempre all'unanimità. Su casi singoli, chiamiamole delibere di gestione, in genere si crea una contrapposizione. Ecco, qui c'è un dibattito tra le correnti. Si sostiene che in alcuni casi le delibere siano influenzate da logiche di appartenenza». «La continuità è garantita anche dal fatto che io ero il vicepresidente el'exsegretariomiha sostituito. E' nostro costume la rotazione negli incarichi» Prima del voto il vertice dell'assodazione delle toghe ha discusso a lungo sul Csm «E'vero. C'è un problema di funzionalità che, secondo noi, deriva innanzi tutto dalla riduzione del numero dei componenti llavori vanno a rilento» li neopresidente dell'Anm Ciro Riviezzo con il predecessore Edmondo Bruti Liberati

Persone citate: Castelli, Ciro Ri, Ciro Riviezzo, Edmondo Bruti Liberati, Francesco Grignetti, Riviezzo

Luoghi citati: Chieti, Roma