Lodi rilancia su Antonyveneta: 26 euro ma in azioni di Francesco Manacorda

Lodi rilancia su Antonyveneta: 26 euro ma in azioni L'OBIETTIVO E UNA FUSIONE CHE DIA VITA AL QUINTO GRUPPO BANCARIO NAZIONALE Lodi rilancia su Antonyveneta: 26 euro ma in azioni Oggi la resa dei conti a Padova. Operatori scettici: l'offerta vale solo 24 Francesco Manacorda MILANO Azioni e obbligazioni della Popolare di Lodi e azioni della controllata Reti Bancarie in cambio dei titoli Antonveneta. Alla vigilia dell'assemblea che stabilirà chi comanda in Antonveneta e di fronte all'Opa da 25 euro per azione tutta in contanti dell'olandese Abn Amro, la Popolare di Lodi mette in campo un'offerta pubblica di scambio, una controfferta di «carta» che secondo i suoi calcoli valuta 26 euro ciascun titolo della banca padovana, annunciando anche che a questo fine si patrimoniahzzerà per 3 miliardi di euro. Dietro il progetto messo a punto dalla Lodi con i consulenti di Lazard un obiettivo ambiziosissimo, che supera tutti i colpi di scena e di mano a cui Gianpiero Fiorani ha abituato il mercato in questi anni: la creazione del sesto gruppo bancario in Italia come totale degli attivi, dato che Padova e Lodi assieme arrivano a 89 miliardi; se si considerano i 2 mila sportelli che avrebbe a disposizione, l'aggregato delle due banche sale addirittura al quarto posto, subito dopo Unicredit, Intesa e Sanpaolo-Imi. E' un piano ambizioso ma assai concreto, come assicurano i suoi promotori, spiegando che comporterà «sinergie in termini di ricavi e di costi superiori ai 300 milioni di euro», oppure si tratta vm castello di carta costruito sui titoli della Lodi, come affermano invece gli operatori più scettici, che valutano ÌOps al massimo 23-24 euro per azione? La risposta spetterà agli azionisti di Antonveneta, visto che in ogni caso l'offerta annunciata dalla Lodi passa per il mercato e ad esso si rivolge. Ieri il primo responso della Borsa, dopo la riammissione dei titoli interessati che erano stati sospesi in apertura, è apparso tiepido; in discesa le azioni Antonveneta dello 0,69lJ(i a 25,85 euro, mentre la Lodi ha perso 1*1,7996 a 7,78 euro e Reti bancarie lo O^'Jé a 40,08 euro. L'agenzia di rating Pitch ha poi messo sotto esame il merito di credito della Lodi con prospettive negative. Il progetto che sta dietro all'Ops, spiega un comunicato della Bpl, è quello di dare ad Antonveneta «il ruolo di motore di sviluppo del nuovo gruppo», «di trasformarsi da potenziale realtà da aggregare a nuovo polo aggregante del sistema bancario italiano». Di fatto il piano prevede che la capogruppo resti saldamente la Lodi - che però, per sottolineare la sua nuova natura nazionale intende cambiar nome in Banca popolare itahana - con il vantaggio di avvalersi dello statuto delle popolari che prevede il voto capitario (ossia indipendente dalla quota di possesso del capitale) e il gradimento ai nuovi soci, rendendola cosi a prova di scalata. Sotto la popolare-holding dovrebbe stare la stessa Antonveneta, destinata ad aggregare anche le Casse di risparmio che oggi stanno in Reti Bancarie e che conserverebbero il loro nome. E ancora le due merchant bank di Lodi e Padova, Efihanca ed Interbanca, sono destinate a integrarsi creando «la seconda merchant bank italiana, con possibilità di quotazione, particolamente dedicata al servizio della media impresa». Che cosa offre Fiorani ai soci della banca padovana? In primo luogo l'Ops è destinata a quelle azioni dell'Antonveneta che la Lodi non possiede ancora, cioè il TO')*) del capitale. Per varare l'operazione la Lodi lancerà una ricapitalizzazione da un miliardo e mezzo di euro attraverso un aumento di capitale in più tranches: La prima è al massimo di 188 milioni di azioni e riguarda gli attuali azionisti: per ogni dieci azioni od obbligazioni convertibili i soci potranno sottoscrivere altre sei azioni a un prezzo di emissione compreso tra i 7,5 e i 9 euro. Per ogni due azioni ci sarà poi un warrant gratuito e non quotato per sottoscrivere, fra tre anni, un'azione Bpl ali euro. Una seconda tranche, al massimo da 122 milioni di azioni, sarà al servizio dell'Ops con l'Antonveneta, mentre l'ultima parte, al massimo altri 120 milioni di titoli, dovrà essere collocata presso investitori istituzionali e investitori. Anche Reti Bancarie sarà chiamata a un aumento di capitale al servizio dell'Ops. L'ope¬ razione dovrebbe essere garantita da alcune banche intemazionali, tra cui Bnp Paribas e Dresdner Bank. Assieme all'aumento di capitale ai soci verrà chiesto di aumentare la delega che il consiglio ha già per l'emissione di obbligazioni, per emettere un massimo di 1,5 miliardi di obbligazioni convertibili alla pari in azioni Bpl, con prezzo di conversione di 12,5 euro e un warrant ogni cinque obbhgazioni. Per ciascuna azione Antonveneta il corrispettivo offerto è fatto per il IS'ft da azioni Bpl di nuova emissione valorizzate 9,2 euro ciascuna, per il 6907o da azioni Reti Bancarie, anch'esse di nuova emissione, valorizzate 45 euro ciascuna (in entrambi i casi le valutazioni dei titoli ipotizzate da Lodi sono superiori alle quotzioni di Borsa di ieri), e per il 12^0 da obbhgazioni quinquennali Bpl, che pagheranno un tasso Euribor a tre mesi maggiorato di 40 punti base. Ancora, 40 centesimi di euro potrebbero «in talune circostanze» essere corrisposti in contanti, per sostituire i potenziali dividendi che nei prossimi tre anni avrebbero fruttato le azioni Reti Bancarie. HpianodiLazard prevede una holding che controlla anche alcune casse di risparmio e Reti Interbancarie Scelto il nome: Banca Popolare Italiana Piero Montani, ad Antonveneta

Persone citate: Fiorani, Gianpiero Fiorani, Intesa, Pitch, Quinto Gruppo