Olivero, appello al nuovo Papa

Olivero, appello al nuovo Papa ti FONDATORE DEL SERMIG: CI HA CHIESTO DI NON ESSERE LASCIATO SOLO, AVRÀ' TUTTO IL NOSTRO IMPEGNO Olivero, appello al nuovo Papa «So che ci sorprenderà, servono gesti concreti per i giovani» intervista TORINO GESTI concreti nei confronti dei giovani, con particolare attenzione ai più disillusi: quelh che si sono convinti di aver chiuso la porta alla rehgione, all'impegno sociale, ai valori sani della pohtica. E' il sollecito che, a pochi giorni dall'elezione, il Sennig manda a Benedetto XVI, il nuovo Pontefice. Il senso è quello di una raccomandazione affettuosa, una lettera aperta maturata fra le mura dell'Arsenale della Pace durante le giornate straordinarie seguite alla scomparsa di Giovanni Paolo II e all'ele¬ zione del suo successore. Novità e continuità: questa la sintesi di un apostolato, quello di Benedetto XVI, che sta muovendo i primi passi. Ed è alla continuità che il Sennig si appella per rilanciare una causa, quella dei giovani, alla quale Papa Wojtjla prestò sempre grande attenzione durante il suo ungo e fecondo Pontificato. «E' vero - conferma da Torino Emesto Olivero, il fondatore dell'Arsenale che da piazza Borgo Dora si affaccia sul mondo -. Del resto il nostro invito segue ad un altro invito, avanzato dal nuovo Pontefice fin dal giorno del suo insediamento». Quale sarebbe? «Benedetto XVI ha ripetutamente chiesto di non essere lasciato solo, di essere aiutato a svolgere la sua missione. Non solo. Ricordo che, prima di succedere a Giovanni Paolo II, il cardinale Ratzinger aveva sottolineato come, oggi più che mai, ci sia bisogno di testimoni di fede e di impegno sociale. Ebbene, noi mettiamo a disposizione il nostro impegno a favore dei giovani, uno dei problemi più gravi che oggi il mondo è chiamato ad affrontare». E' un tema che deve stargli a cuore se è vero che il suo primo viaggio in programma sarà a Colonia, in occasione della ventesima Giornata mondiale dei giovani. «Questo è un segnale importante, nel segno di quella continuità che il Pontefice ha detto di voler seguire. Non avevo dubbi. Questo Papa ci stupirà, credo lo abbia già fatto. La profonda dottrina dello studioso unita ad una mitezza d'animo insospettabile per chi ancora non lo conosce, gh permetteranno di fare grandi cose. Ma è altrettanto importante non perdere di vista quella parte di ragazzi e ragazze che al raduno di Colonia non ci saranno». Una controparte diffìcile con cui misurarsi. «Non se si è disposti a cercarli. questi ragazzi, a parlare con loro testimoniando con l'impegno quotidiano che si può e si deve ottenere di più. E' quello che il Sermig cerca di fare tutti i giorni». Ma cosa chiedono, oggi, i giovani? «Chiedono umiltà, trasparenza, verità. Da un'inchiesta che alcuni anni fa abbiamo condotto su circa 300 mila ragazzi è emerso che l'SS per cento ha paura di vivere in questa società mentre il 98 per cento non si riconosce in nessuna istituzione. Le conseguenze di questo atteggiamento potrebbero essere devastanti: l'indifferenza e l'abitudine uccidono qualsiasi vocazione, qualsiasi rinnovamento». Come avvicinarsi a loro, come avviare un confronto? «Le risposte possono essere diverse. Noi riteniamo, in tutta umiltà che occorrano gesti concreti. Tutti voghamo un Papa Santo. Credo che per meritarcelo, dobbiamo impegnarci anche noi sulla via della santità». [ale. mon.J Ernesto Olivero

Persone citate: Benedetto Xvi, Emesto Olivero, Ernesto Olivero, Giovanni Paolo Ii, Olivero, Papa Santo, Ratzinger

Luoghi citati: Colonia, Torino