Iraq, 11 autoboymbe per il primo giorno del nuovo governo

Iraq, 11 autoboymbe per il primo giorno del nuovo governo MENTRE IL PRESIDENTE USA LODA GLI «OTTIMI PROGRESSI» A BAGHDAD Iraq, 11 autoboymbe per il primo giorno del nuovo governo Almeno 35 morti nelle ultime 24 ore, attentati in tutto il Paese Il terrorista Al Zarkawi minaccia George Bush: «Tu non avrai pace» BAGHDAD Battesimo di sangue per il nuovo governo iracheno: l'insediamento dell'esecutivo è stato segnato da un'esplosione di violenza senza precedenti, con autobombe scoppiate in tutto il Paese in ima reazione a catena del terrorismo. Almeno 35 persone hanno perso la vita negli attentati e oltre 120 tra americani e iracheni sono rimasti feriti. Soltanto poche ore prima George Bush aveva parlato di «ottimi progressi» in Iraq, dichiarandosi «fiero» del nuovo governo di Ibrahim al Jaafari. Il presidente americano ha riconosciuto che la transizione dalla dittatura alla libertà non è facile e che in Iraq «c'è ancora qualcuno che non vuole la democrazia». E proprio ieri uno di quelli che non vogliono la democrazia, il leader di al Qaeda in Iraq, al Zarkawi - a cui vengono attribuiti gli attentati di ieri - ha risposto a Bush in una polemica quasi personale, promettendo in un messaggio audio nuove violenze e ammonendo «il popolo musulmano» contro i «trucchi del diavolo» del dialogo. Sono almeno undici le autobombe esplose ieri tra Baghdad, Madaen e Baquba. Nel quartiere surmita di Azamiyah, nel centro di Baghdad, ne sono esplose ben quattro, tutte dirette contro i «collaborazionisti»: la prima ha colpito ima pattuglia dell'esercito iracheno, la seconda dei poliziotti, le altre due sono saltate nei pressi delle barricate di protezione del quartier generale della polizia. Altri due ordigni erano stati piazzati nella zona orientale della capitale: uno è esploso al passaggio di un convoglio dell'esercito, il secondo è saltato mentre una pattuglia di polizia stava ispezionando una vettura sospetta. Un altro grappolo di tre autobombe - nei pressi di una stazione di polizia, di una centrale telefonica e di un ospedale - ha ucciso 9 persone e fatto almeno 35 feriti a Madaen, a sud della capitale. Una pioggia di bombe e terroristi kamikaze: a Baquba quattro iracheni sono rimasti uccisi e almeno 20 sono stati feriti nello scoppio di un'autoambulanza Il leader dei rammonisce icontro «trucdel dialogo p«Voglio vededei nemici godalla vostra s belli fedeli hi diabolici» olitico e il sangue cciolare pada» imbottita di esplosivo e manovrata da un attentatore suicida. Sempre a Baquba, un imam sunnita sospettato di essere vicino ad al Zarkawi si è fatto esplodere quando le forze di sicurezza irachene hanno circondato la moschea dove si trovava. Bombe e mine sono esplose a Bassora, Balad, Dujail, Tarmiyah, a Taji e Diyarah, a Hawija nel Nord del Paese e nella città curda di Irbil. Tra le vittime la maggioranza sono «collaborazionisti» dell'esercito o della polizia irachena, ma numerosi sono anche i civili e tre soldati americani sono rimasti uccisi. Le autorità riconducono l'imponente azione contro il nuovo governo ai gruppi guidati da al Zarqawi, l'emissario di bin Laden in Iraq. Il terrorista da parte sua ieri ha diffuso un messaggio audio chiedendo ai suoi seguaci di essere ancora più accaniti: «Prima che cada la notte voglio vedere le vostre spade gocciolare del sangue del nemico». L'autenticità del messaggio, piazzato su un sito web islamista, non è stata ancora provata, ma la voce sembra la stessa degli altri messaggi attribuiti al terrorista di origine giordana. E sue sembrano soprattutto le parole, quando per esempio promette una guerra senza tregua rivolgemdosi direttamente al presidente americano: «Tu, Bush, non avrai pace fino a quando non vendicheremo la nostra dignità, noi non avremo pace fino a quando il vostro esercito rimarrà qui, finché avremo sangue nelle vene». Non è chiara la data di registrazione, ma sembra che al Zarkawi alluda alla formazione del nuovo governo di Baghdad quando invita i ribelli a stare attenti «ai trucchi del diavolo» di un dialogo che sarebbe stato «offerto dopo le sconfitte». Anche il comando americano vede un nesso tra l'impennata degli attentati e la nascita del nuovo esecutivo: «E' un altro disperato tentativo da parte dei terroristi di screditare il nuovo governo iracheno», dice un comunicato Usa aggiungendo che le stragi dimostrano il «fallimento dei terroristi che cercano di privare la popolazione irachena del diritto di decidere il proprio destino». [e. st.] Il leader dei ribelli ammonisce i fedeli contro «trucchi diabolici» del dialogo politico «Voglio vedere il sangue dei nemici gocciolare dalla vostra spada» La polizia in una strada di Baghdad dove è appena esplosa un'autobomba

Persone citate: Bush, George Bush, Jaafari, Zarqawi