Fassino: governo incapace di affrontare la crisi

Fassino: governo incapace di affrontare la crisi LE REPLICHE DEL CENTROSINISTRA ALL'INTERVENTO DI BERLUSCONI Fassino: governo incapace di affrontare la crisi Sul «listone unitario» Romano Prodi va avanti, ma Rutelli prende tempo ROMA Crisi risolta? Ma nient'affatto, risponde l'opposizione: il governo è pà in fibrillazione, il Berlusconi bis la deluso prima ancora di cominciare, la situazione può solo peggiorare...Anzi, le prospettive sono eoa fosche che il presidente dei Ds al Senato, Gavino Angius, ha pensato bene ieri durante la sua replica al Senato, di tirar fuori dalla tasca un cornetto d'argento e di offrirlo al Presidente del Consiglio «così possiamo esorcizzare la situazione che abbiamo davanti». Dopo la replica di Berlusconi a Palazzo Madama, ieri, dai banchi dell'opposizione più che critiche al programma sono piovute battute di scherno e coloriti riferimenti alla effimera vita cui questo governo sarebbe condannato in partenza. Per la Mai^herita, Nicola Mancino ha detto che «si è aperta una partita successoria all'interno del centro destra. E più che chiudere politicamente una crisi vediamo che è aumentata la fibrillazione già presente all'interno della coalizione. In queste condizioni, il Paese non ne trarrà alcun vantaggio, e non è un bene che sia così». Mauro Fabris, capogruppo dell'Udeur, ha fissato il premier negli occhi e gli detto che non avrebbe votato la fallito. ùnftmto». Dà tm^s^ieiatiPiero Fassino definisce il governo «assolutamente incapace di affrontare l'emergenza del Paese, perché il grado di coesione della maggioranza è più debole di prima». Intanto. Romano Prodi tira drit UT sul «listone»'unitario pfeJi politiche del 2006, imo struménto indispensabile, nei disegni del leawteT'deiKJniaBe, per non rischiare di restare imbrigliato di nuovo come nel '96 - nella morsa dei partiti una volta vinte le elezioni, n Professore ha avviato in questi giorni una serie di consultazioni con leader ed. esponenti deipartiti ansps e ai sdcrarsa ribadito che «si deve andare avanti conlTJlivo: la strada è quella presa, premiata da elettori»|^t^a^«P'--, ^ tourage si fapno questi ragionamenti: sappiano che i Dsfe i:Dl hanno sensibilità diverse e là moratoria è stata decisa per evitare tormentoni e prendere una decisione aljnomento opportuno,Jra metcTmaggìoe metà giugna Ma come è andata la lista alle regionali è evidente atutti: è stata fatta ovim^queuBacappagna elettoraleunita-^ ria apprezzata dagli elettori. Dal colloquio di mercoledì sera con Piero Fassino Prodi è uscito relativamente tranquillo sulla tenuta dei Ds. Mentre sulle resistenze interne alla Margherita l'impresSMne'iièifluoi collafl&Sia&è che? alla fine i Di non si. .tireranno indietro,.anche se in tutti f due i .paiJ^jafaiTàin ne la tentazione di fare di tutto per sedersi al tavolo potendo esercitare un peso maggiore. In questa complessa partita Rutelli - a quanto si apprende - nei colloqui con i suoi, ma anche con Franco Marini, non avrebbe escluso la possibilità di rilanciare lo sbocco del partito democratico europeo e del gruppo unico degli eletti in Europa per dare respiro alla lista unitaria. Dipenderà molto anche dalle imminenti tornate elettoraili (Sardegna, Catania e Trento e Val d Aosta), ma Francesco Rutelli sta studiando anche un via libera «condizionato» al listone : regole comuni per decidere su candidature e collegi, rassicurazioni sull'asse preferenziale con i Ds e lealtà nei rapporti, punto oggettivamente deheatissimo. Prodi comunque si muove con grande cautela, e ieri ha gettato acqua sul focherello di una nuova polemica: quella sollevata da Bertinotti sulla «fabbrica del programma». L'entourage del Professore spiega che Bertinotti ha usato la «grancassa», ma sulle questioni che pone è d'accordo tutta l'Unione: insomma, la «fabbrica» è solo un lavoro istruttorio e di ascolto, e il programma si farà dopo, dando ampio peso alle opinioni dei partiti. Si pensa a una assemblea programmatica in autunna in cui ^jpjJg^fe' Hed raccorddB^^mBtb^MHTBwse gisaraiipp.flpdi irrisolti, si P9trà anche votare. E chi andrà ih mino- ;a dovrà lÉBBKSKfflSSSfer-J Angius ha offerto un cornetto al premier «Così esorcizziamo la situazione che abbiamo davanti» Mancino: all'interno del centrodestra già in fibrillazione si è aperta una partita per la successione Il capogruppo dei Ds al Senato Gavino Angius con Giuliano Amato

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