Fazio sblocca l'offensiva di Abn suAntonveneta di Francesco Spini

Fazio sblocca l'offensiva di Abn suAntonveneta BRUXELLES RITIENE TARDIVO IL BENEPLACITO AGLI OLANDESI CHE POSSONO ARRIVARE AL 30 PER CENTO MA NON IN TEMPO PER L'ASSEMBLEA Fazio sblocca l'offensiva di Abn suAntonveneta Scoppia la polemica con l'Europa, Groenink ricorre al Tar Francesco Spini MILANO Le due lettcomunitarmettono il'operato Banca cenDue lettere dalla Commissione europea che chiedono di far luce su presunte infrazioni delle regole Uè e un esposto al Tar: nel mirino la Banca d'Italia. E' un fuoco incrociato e imo scontro istituzionale senza precedenti quello innescato ieri da Abn Amro e da Bruxelles contro via Nazionale, rea secondo l'accusa di aver ritardato oltremodo l'autorizzazione agli olandesi per salire fino al 3007o in Antonveneta, mentre la concorrente nella partita, la Banca Popolare di Lodi, veleggia già al 29,ll2Vo senza contare le quote di possibili alleati. Il governatore Antonio Fazio, irritatissimo per l'attacco frontale, ieri ha concesso il sospirato via libera chiesto il 30 marzo scorso (mentre Bankitalia sostiene che l'istanza non sia stata presentata prima del 20 aprile) dagli uomini di Rijkman Groenink per posizionarsi fino al 300Zo. Questo non basta però a sanare una situazione che, agli effetti della «conta» assembleare di dopodomani, vede Abn in netto svantaggio sulla banca guidata da Gianpiero Fiorani e nell'impossibilità, per tempi tecnici, di acquistare sul mercato titoli validi ai fini del voto. Secondo fonti finanziarie, comunque, l'autorizzazione di Bankitalia perché gli olandesi arrivassero al 30'!6 era stata a lungo bloccata dalla stessa formula adottata da Abn Amro nel prospetto di Opa, dove si dichiarava inizialmente che la banca olandese era interessata solo a una partecipazione superiore al 5007o. Inoltre Bankitalia ha comunicato ad Abn che anche il 70Zo del capitale Antonveneta ottenibile attraverso la conversione di obbligazioni già in mano agli olandesi va considerato incluso nel 300Zo complessivo. Una strada tutta in salita per gli olandesi che, dal canto loro, non hanno perso tempo, rivolgendosi sia alle autorità comunitarie, sia al Tar del Lazio, competente sugli atti della Banca d'Italia. Da Bruxelles sono partite cosi due lettere. La prima, spedita in realtà la sera di due giorni fa, porta la firma del commissario alla Concorrenza, Neelie Kroes, e dà tempo a Fazio fino al 4 ere ie n dubbio della trale maggio per spiegare alla Commissione i motivi del diniego (poi sanato da Fazio con l'ok di ieri) dell'autorizzazione a infrangere la baniera del ZO1}*) neDa ex popolare padovana. «La commissione Uè è preoccupata per le possibilità che le misure prese da Bankitalia possano interferire sul prosegiumento dell'Opa di Abn su Antonveneta», ha spiegato ieri Jonathan Todd, portavoce del commissario Kroes. Adesso si tratterà quindi di «verificare se la Banca d'Italia ha bloccato la soglia della partecipazione di Abn Amro in Antonveneta. La preoccupazione specifica è il limite imposto ad Abn Amro piuttosto che il fatto che a una sanca italiana (la PopLodi, ndr) è stato permesso cu detenere una quota di capitale più elevata». A stretto giro, nella giornata di ieri, è seguita la missiva sempre indirizzata a via Nazionale - da parte del commissario al Mercato interno, Charlie McCreevy, nella quale conferma, come ha spiegato il portavoce Oliver Drewes, «il suo sostegno alla lettera inviata dalla direzione Concorrenza» e chiede «precisazioni sull'applicazione del principio di libera circolazione dei capitali» in Italia. Sul fronte interno, a Roma, Abn Amro si è rivolta direttamente al Tar. In questo caso la richiesta è una sola: invalidare l'autorizzazione concessa alla Banca popolare di Lodi di salire fino al 29,990Zo. L'unica strada insomma per sbaixare la strada al probabile trionfo assembleare di Fiorani congelando i diritti di voto delle azioni acquistate da Lodi. I legali della banca olandese hanno richiesto la procedura d'urgenza e i giudici amministrativi potrebbero, sentite le parti, intervenire nel merito già oggi pomeriggio. In caso contrario, la decisione potrebbe shttare ailla prossima camera di consigho deDa prima sezione del Tar Lazio, fissata per il 4 maggio. Intanto ad Amsterdam si ostenta sicurezza. Presentando i conti del colosso olandese (nel primo trimestre l'utile netto è salito dell'8,5%), il direttore finanziario Tom de Swaan ha detto di ritenere «molto improbabile» un fallimento dell'Opa e ha confermato il prezzo per ogni azione padovana: 25 euro. Le due lettere comunitarie mettono in dubbio l'operato della Banca centrale TONÌANA SULL'ALTALEN/ 22/04 3t5#4^ete4 ' 27/04