Monte Bianco, chieste 13 condanne

Monte Bianco, chieste 13 condanne IL PROCESSO PER IL ROGO CHE PROVOCO 39 MORTI. IL PM: «CONDIZIONALE PER TUTTI» Monte Bianco, chieste 13 condanne Da sei mesi a tre anni. I familiari: pene troppo lievi Stefano Sergi inviata a BONNEVILLE «Nessuna condanna, neppure la più pesante, potrà mai rispecchiare il dolore dei famigliari delle 39 vittime. Ma una dichiarazione di colpevolezza è indelebile, resta per tutta la vita», Vincent Le Pannerer, procuratore di Bonneville, comincia così i 12 minuti che riassumono un'istruttoria di 6 ore e un'inchiesta durata 4 anni e mezzo. E' il passaggio finale che i famigliari dei morti nel rogo del tunnel del Monte Bianco attendevano da sei anni e 29 giorni, da quel 24 marzo 1999 quando la galleria più lunga d'Europa si trasformò in un inferno. Per i 16 rinviati a giudizio (12 persone fisiche e 4 giuridiche, cioè società) il procuratore chiede 13 condanne tra i 6 mesi e i 3 anni di carcere e tre proscioglimenti, di cui imo eccellente, ossia la Volvo costruttrice del Tir che s'incendiò per primo. Una decisione, quest'ultima, che ha fatto salire alle stelle la tensione tra il plotone di avvocati in procinto di darsi battaglia sul fronte delle singole responsabilità. Tra i rinviati a giudizio, ci sono tre valdostani e l'autista belga del Volvo, gli altri sono tutti francesi. Sono accusati di omicidio involontario (che in Italia equivale all'omicidio colposo), reato per il quale sono previste condanne fino a un massimo di 3 anni di carcere e 45 mila euro di ammenda e, perle società, fino a 225 mila euro. In aula, tra gli imputati qualcuno temeva di sentir pronunciare dal procuratore le parole «prison ferme», ossia carcerazione, niente condizio- naie. Non è stato così. Per nessuno è stata chiesta la pena massima e per tutti è stata chiesta la sospensione. Vincent Le Pannerer ha invocato la condanna più pesante per Gerard Roncoli, capo della sicurezza della società francese di gestione, la Atmb: 3 anni di carcere e 12 mila euro di ammenda; 6 mesi per Gilbert Degrave, l'autista del Tir Volvo; 18 mesi di carcere e 7 mila euro per Claudio Lyveroulaz, di Morgex (Aosta), re¬ sponsabile della sicurezza per la Sitmb, la Società italiana di gestione; un anno di carcere per Marcello Meyseiller, di Courmayeur, controllore della Sitmb; due anni e 15 mila euro di ammenda per Michele Tropiano, di Pré-St-Didier (Aosta), ex direttore di esercizio della Sitmb; due anni e 15 mila euro di ammenda per Christian Basset, ex direttore di esercizio della Sgtmb, la Società francese di gestione del tunnel; un anno di carcere per Daniel Claret-Toumier, controllore - dell'Atmb, bollato in udienza dal pm come uno che durante l'incendio «o era cieco, o era sordo, oppure il suo comportamento è inspiegabile». E ancora: due anni e 30 mila euro di ammenda per Remy Chardon, presidente dell'Atmb; otto mesi e 15 mila euro di ammenda per Michel Charlet, sindaco di Chamonix; otto mesi e 15 mila euro di ammenda per Chantal Lecomte, funzionario ministeriale francese; 70 mila euro di ammenda a Sitmb e Atmb e 30 mila alla Sgtmb. Oltre a Volvo, il procuratore ha chiesto il proscioglimento anche per Charles Salzmaim, ex presidente Atmb e e per Jean Claude Gaime, responsabile della sicurezza nell'Alta Savoia. Le reazioni dei parenti delle vittime sono state dure: «Perché un processo così lungo se poi non hanno neppure chiesto la pena massima? Ci aspettavamo tre anni di carcere senza condizionale» ha detto André Denis, presidente dell'associazione dei famigliari. «Le richieste del pm - ha commentato l'avvocato Claudio Papotti, legale Sitmb - paiono molto misurate e animate da un eccesso di garantismo nei confronti della Volvo sulle cui ipotesi di responsabilità si avrà modo di discutere a lungo la prossima settimana». Da lunedi cominceranno le arringhe dei difensori e il clima è rovente. Ci sono legab che hanno stravolto in fretta e furia, la notte prima della requisitoria, la loro strategia difensiva temendo colpi bassi e accordi sottobanco. La sentenza è annunciata per il 26 luglio. IL TUNNEL DELLA TRAGEDIA i Cabine presspriaate di 35 mg, ogni 600 metri L'INCENDIO E' mercoledì 24 marzo '99. Alle 11,05, a 4 km dall'uscita Italiana, prende fuoco un camion carico dì farina e margarina. A catena si incendiano altri 16 mezzi pesanti L'INFERNO Mentre alcune auto riescono a fare inversione, dedne dì automezzi rimangono Intrappolati nel tunnel, dove la temperatura raggiunge i 1200 gradi r-, 36 piazzuole, una 'ogni 300 metri, con telefono ed estintore ORO Apertura: luglio 1955 Carreggiate: una a Media giornaliera: 1.000 veicoli pesanti, 2-30U leggeri (fino a 35 quintale Nef Secondo 11 rapporto di una commissione della sicurezza civile francese, le 39 vìttime sarebbero rimaste asfissiate dal danuro liberato da la combustione della schiuma usata dal camion frigorifero belga "TS^fo^" ' Coiyiotto d acqua sotterranea collegata a idranti ogni IStrmetri Condotto sotterraneo di aerazione due corsìe, larghe 3^0 metri con ai iati due marciapiedi larghi 80 cm Altezza del tunnel: 6 metri Spessore massimo della roeda sopra il tunnel: 2.480 mètri Transiti nel 1998:1.997.589 {t5,2liii commerdali: SO1)*, Ite sul '97) 20,)ii Paesi extracomunìtari lei 1965:345.000 Dal'65 al'99:45 milioni (15,5 milioni di camion, 30 milioni fra auto, motoi pullman) Lìmite di velodtà: 80 km/h Provenienza dei veicoli Un'immagine della tragedia

Luoghi citati: Aosta, Courmayeur, Europa, Italia, Morgex