Immigrati, porte aperte per ventimila di Raffaello Masci

Immigrati, porte aperte per ventimila IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA L'ORDINANZA. MARONI ANNUNCIA «SISTEMA BAROCCO DA RIVEDERE» Immigrati, porte aperte per ventimila mpiegati per lavori stagionali nell'agricoltura e turismo Raffaello Masci ROMA Potranno entrare in Italia altri. 20 mila lavoratori non comunitari per assolvere alle esigenze stagionali dell'agricoltura e del settore turistico. Una decisione in questo senso è stata assunta ieri dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro del Welf are Roberto Maroni. Durante la Conferenza stampa in cui Maroni ha illustrato il provvedimento, ha fatto anche riferimento al caso dell'Inai!, il cui bilancio, approvato dal Consiglio di amministrazione, è stato poi bocciato dal Civ (il consiglio di indirizzo e vigilanza). Maroni ha detto due cose: la prima è che valuterà il da farsi entro il 30 aprile e, la seconda, che questo sistema «barocco» dovrà comunque essere cambiato nell'ambito della legge delega previdenziale che il govemo può esercitare fino ad ottobre. «Per il lavoro stagionale - ha spiegato Maroni - è stato autorizzato a suo tempo l'ingresso di 79.500 lavoratori extra Uè e altrettanti neocomunitari. Per gli extracomunitari, sui 79.500 permessi già autorizzati, il lavoro stagionale pesava per 25.000 imita. A fronte di questi 25.000 posti, le domande giunte ammontano complessivamente a 38.000. Abbiamo quindi consentito di aumentare il numero delle quote di ventimila unità, mantenendoci un margine ulteriore di 7.000 unità per far fronte alle esigenze in particolare del settore agricolo e turistico-alberghiero». ' «Invece, per quanto riguarda i lavoratori neocomunitari - ha spiegato ancora il ministro non si è intervenuto con un aumento delle quote, per il semplice fatto che a fronte di 79.500 permessi disponibili, sono entrati nel nostro paese solo 20.653 lavoratori, di cui 12.300 stagionali. I margini dunque, sono ancora ampi». 17.000 permessi residui per i lavoratori stagionah extracomunitari, saranno gestiti dal tavolo aperto presso il ministero insieme alle associazioni di categoria del settore agricolo e turistico, che si riunirà proprio al fine di affrontare e risolvere i problemi legati alla stagionalità il prossimo 27 aprile. Da quella data il tavolo diventerà permanente. La sollecitudine del ministro Maroni è stata molto apprezzata sia dalle organizzazioni agricole sia da quelle turistiche. Secondo Coldiretti, «la tempestività è un elemento determinante per rispettare nei campi i cicli stagionali». La Cia-confederazione italiana agricoltori, ha espresso soddisfazione per l'accoglimento nel decreto ministeriale di alcune sue antiche proposte in materia. Confagricoltura, infine, ha definito «significativo e importante il margine di ingressi autorizzati» dal governo. «n decreto del ministrò del lavoro - ha detto, infine, Bernabò Bocca, presidente di Confturismo e Federalberghi - accoglie le esigenze manifestate dalla categoria e raccoglie il plauso del settore». Quanto al bilancio dell'Inali, approvato dal cda, ma bocciato dal civ, Maroni ha dichiarato che prenderà ima decisione en¬ tro il 30 aprile, sottolineando che è «esclusa l'ipotesi di esercizio provvisorio». «Aspetto di ricevere formalmente gli atti per una valutazione nel merito - ha spiegato - ma stiamo anche valutando se in questo momento di ordinaria amministrazione, essendo il govemo dimissionario, io possa intervenire sul bilancio». Il ministro ha comunque chiarito che «bisognerà farlo comunque entro il 30 aprile, data ultima possibile, perché dal primo maggio scatterebbe l'esercizio provvisorio, se nel frattempo sarà nominato il ministro del Welfare se ne occuperà quest'ultimo, chiunque esso sia, se al contrario entro il 30 aprile non ci sarà ancora un nuovo govemo interverrò personalmente». «L'unica cosa che posso dire - ha concluso Maroni - è che questo sistema, per cui un bilancio approvato dal cda debba passare il vaglio anche di un altro ente che può a sua volta non approvare, non funziona e non esiste in alcun altro paese al mondo». Per questo, nell'am¬ bito della delega sulle modifiche alla govemance degli enti previdenziaU, che deve essere esercitata entro il 6 ottobre prossimo, «stiamo studiando un sistema che possa evitare queste situazioni senza una logica comprensibile». Il Cdm approva l'ordinanza per ventimila nuovi immigrati

Persone citate: Bernabò Bocca, Maroni, Roberto Maroni, Welf

Luoghi citati: Italia, Roma