La corsa dei centomila fedeli per la benedizione di Flavia Amabile
La corsa dei centomila fedeli per la benedizione DOPO LE CAMPANE E L'ANNUNCIO TUTTI IN PIAZZA SAN PIETRO A VEDERE IL NUOVO PONTEFICE La corsa dei centomila fedeli per la benedizione Nessuno ci crede e alle sei del pomeriggio si scioglie il toto-f umo reportage Flavia Amabile ROMA NESSUNO ci crede ieri pomeriggio, quando una decina di minuti prima delle sei sul tetto della Cappella Sistina si leva - un po' incerto - il primo sbuffo di fumo. In quel momento in piazza san Pietro c'è qualche migliaio di fedelissimi. La voce si sparge in un attimo, parte il toto-nomo. Sembra di trovarsi durante una visita collettiva dall'oculista. Bianco, nero, grigio: tu come lo vedi? I minuti scivolano via, mentre la folla resta sospesa a un vecchio comignolo, un tubo di ferro lievemente arrugginito e dal cappuccio sbilenco, ingigantito da quattro supermodemi maxischermo montati dalla Santa Sede a beneficio dell'intera piazza. Alle 18 in punto sull'incertezza piomba il suono caldo delle campane. La folla lo sa, i rintocchi sono la conferma: habemus papam, e si scatena in un primo lungo applauso. Qualcuno fa notare die i rintocchi sono soltanto quelli dell'ora. La piazza non si lascia spegnere, anche perché do¬ po qualche istante le campane tornano a muoversi. Prima in silenzio, poi si ode il primo rintocco. «Campane, campane!» esultano i più vicini alla basihca. Ormai non ci sono più dubbi. «Habemus papam!» grida la folla. L'urlo diventa un'esplosione incontenibile, quasi una liberazione. Pensateci: da quanti mesi piazza san Pietro non viveva momenti cosi, di gioia vera, di lacrime prive di tristezza, di sguardi rivolti verso una finestra senza immaginare dietro di essa dolore, sofferenza, malattia ma la forza e la nascita di una nuova stagione? A Roma si dice: Morto 'n papa se ne fa n'artro. Morto un papa, se he fa un altro, una legge cardine della Città Etema. Ieri in mezzo alla folla era palpabile il desiderio di tornare a sorridere, di riappropriarsi dei riti di una piazza da troppo tempo in preda all'angoscia. Alle campane di san Pietro si uniscono quelle dell'intera città e l'intera dttà riconosce quel richiamo antico e tenta di correre verso san Pietro. Mezzo governo, tanto periniziare: da Pollini a Casini, da Mastella a Alemanno, da Buttigliene a Prestìgiacomo. E mezza Roma: mamme con passeggini, nonne con nipoti, nipoti con zie malate. Lasciano l'auto nella zona di corso Vittorio Emanuele, che non è proprio dietro l'angolo, e iniziano a correre a piedi verso san Pietro. Chiamano conil telefonino i parenti davanti alla televisione o già in piazza «Quanto d vuole per l'annundo? Mezz'ora? Allora, ce la faedo». L'annundo, già, e soprattutto la benedizione, che - dicono - rimetta anche i peccati peggiori, e allora vai bene una corsa a piedi in una dttà impazzita e transennata di nuovo. Insieme con grandi e piccini arriva una valanga di giovani. Sono Sono quelli che avevano tre anni quando Giovanni Paolo n fu eletto, e erano adolescenti quando hanno partedpato alla loro prima Giornata Mondiale della Gioventù. Sono i papa-boys, che a scanso di equivod - hanno portato uno strisdone appeso al buio, prima di sapere il nome del successore del «loro» Wojtyla: «Non avere paura, siamo conte». A dire il vero di striscioni ce ne sono molti, anche uno che dice: «Cardinah fatelo Papa, cosi se ne va!» Vicino, eloquente, una foto di Berlusconi Striscioni e poi bandiere di tutto il mondo, in particolare di quel mondo che tifa per il proprio cardinale. Australia, Co. lombia, Argentina, Messico, Hon¬ duras, tanto per citare le nazioni dei cardinali più quotati. Il tempo passa, la piazza freme, ormai vi saranno centomila persone. Mentre all'interno del palazzo il nuovo Papa viene omaggiato dai cardinah, all'esterno la folla intona canti, si scatena in ola di entusiasmo, si vedono preti che fischiano e brandiscono crocefissi come raganelle da stadio. Alle 18,42 la tenda di velluto rosso della finestra centrale si muove. Pochi istanti dopo esce il protodiacono. «Habemus Papam!», annunda. Boato della folla. Poi per alcuni intenninabili secondi rimane in silenzio. La folla si ammutolisce in una suspence globale. Infine il protodiacono si dedde, pronuncia il nome: «Cardinal Joseph Ratzinger». A questo punto la piazza si divide. Le fasce avanzate applaudono, cantano, gridano, appaiono entusiaste: d sono preti tedeschi avvolti nelle bandiere e semphd romani che dicono: «è sempre stato accanto a Giovanni Paolo n...»; Dietro, fra i fedeli delle file più arretrate e fra gli ultimi giunti assiepati in via della Conciliazione si percepisce il gelo. A gruppi vanno via infastiditi: «Che cosa avranno mai da applaudire a Ratzinger?» Altri rimangono senza unirsi ai cori: «Mi aspettavo un altro», commenta Andrea, quarantenne di Viareggio. Altri applaudono solo quando Ratzinger nomina Giovanni Paolo II: «Lui - Questo Benedetto XVI dovrà conquistarla la nostra fiduda», avverte Gianni, ventenne papa-boy romano. O, forse, ventenne ex-papaboy romano. Bianco, nero, grigio ancora bianco, i minuti scivolano via mentre si resta appesi alle bizze di un comignolo. Poi il popolo si divide: c'è chi esulta e chi non ne è soddisfatto. I giovani di Wojtyla: «Dovrà saperci conquistare» Folla in piazza accorsa per vedere il Papa appena elètto
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- In Corte d'Assise uno sconcertante episodio di criminalità
- OJVE (°»E)
- Tel Aviv, chiesto al governo di dimettersi Rabbia e sciopero nei territori occupati
- Mutue: i dipendenti che lavoro faranno?
- tv
- Il processo ai dirigenti della Nova Nel frattempo 7 imputati sono morti
- COSTANZO
- sa §1
- IL TIEPOLO DI LONDRA E' AUTENTICO? 20 MILIARDI
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- La Juventus prova
- Stamane di scena la Juventus
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy