E' subito Ratzinger, Benedetto XVI

E' subito Ratzinger, Benedetto XVI ALLE 17,50 LA FUMATA BIANCA PER IL 2650 PAPA DOPO SOLE 4 VOTAZIONI. E' TEDESCO, HA 78 ANNI E' subito Ratzinger, Benedetto XVI I ntellettuale e teologo, è stato custode della dottrina ci sorprenderà: Leonardo Zega FARE pronostici sull'identità del nuovo pontefice era difficile, ma in fondo l'elezione di Joseph Ratzinger non è stata ima sorpresa. L'alternarsi di personalità e di stili nel governo della Chiesa cattolica è un dato fisiologico, confermato dalla storia. Sorprendente se mai è stata la scelta del nome certamente non casuale. Benedetto XVI rinvia ad un predecessore, ingiustamente dimenticato da chi misura la grandezza con il metro degli entusiasmi e delle folle: Benedetto XV, il papa che visse e soffrì la Prima guerra mondiale e la bollò come «inutile strage». E rinvia soprattutto a San Benedetto di Norcia, primo patrono dell'Europa, in un tempo di inquieti sussulti in questa parte del mondo così legata alle radici cristiane. C'è dunque, già nella scelta del nome, un segnale di quella «continuità discontinua» che potrebbe caratterizzare il pontificato di Benedetto XVI. Venuto dopo il «grande» Giovanni Paolo n, non sarà una sua fotocopia. Nessuno, del resto, e tanto meno i cardinali che l'hanno eletto con quattro sole votazioni, se lo aspetta o se lo augura. Ma non sarà neppure il grintoso «guardiano della fede» che alcuni hanno ingiustamente dipinto come una sorta di castigamatti, gelido e puntiglioso. Per temperamento, fonnazione e cultura, Ratzinger è un personaggio complesso, ma con tratti di disarmante semplicità. Geloso dei suoi sentimenti. Ma ricco di umanità. E' uno studioso serio, è un teologo raffinato, ma sa anche essere dolcemente conviviale. Ama la musica sacra e profana, il bel canto, la liturgia, al punto che molti hanno confuso i suoi richiami ad ima più decorosa celebrazione della messa come ima sconfessione delle aperture del Concilio Vaticano II. Decano del Sacro Collegio, durante i giorni di lutto per la morte di Giovanni Paolo n, Ratzinger ha presieduto molte celebrazioni e lo si è visto spesso commuoversi nel ricordare il Papa da lui a lungo e fedelmente servito. E' successo anche nella messa per l'elezione del sommo Pontefice da lui celebrata in San Pietro l'altra mattina prima dell'apertura del Conclave. Molti hanno visto nella sua omelia una sorta di involontario discorso programmatico: lucido, dottrinalmente impeccabile, severo. Eppure la sua voce si è più volte incrinata al ricordo di Papa Wojtyla, per divenire quasi un sussurro nella bellissima espressione rivolta a Cristo: «Grazie, Gesù, per la tua amicizìa». La «sorpresa» ci sarà e sarà questa: scoprire dietro l'apparente distacco dello studioso e la fama di arcigno difensore della fede, un vero padre Benedetto XVI, un pontefice esigente ma affettuoso, testimone della tenerezza di Dio in un mondo assetato di speranza e di amore. "—-^ ' k - fi -^ m Cari fratelli e care sorelle, dopo il grancle Papa Giovanni Paolo II, i Signori Cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto v v che il Signore sa lavorare e agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere^ nella gioia del Signore risorto, fiduciosi del Suo aiuto permanente. Andiamo avanti, il Signore ci aiuterà, e Maria, Sua Santissima Madre, sta dalla nostra parte vm mm g**waas

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