Ore 20,05: è nera la prima fumata del Conclave di Marco Tosatti

Ore 20,05: è nera la prima fumata del Conclave IL COISICLAVE DEL TERZO DA OGGI LE VOTAZIONI DIVENTANO QUATTRO: DUE AL MATTINO E DUE NEL POMERIGGIO Ore 20,05: è nera la prima fumata del Conclave Delusione fra i 40 mila in piazza San Pietro: all'inizio era bianca Marco Tosatti CIUA DEL VATICANO Alle 20,05 dal comignolo della Sistina sono uscite alcune volute di fumo: sullo sfondo di un cielo terso, i primi sbuffi chiari si sono via via incupiti, fino ad assumere tonalità decisamente nere. E d'altronde, a chiarire i dubbi di chi si era lasciato ingannare da quei primi ghirigori di fumo, è mancato il suono delle campane di San Pietro, che in questo Conclave del 2005, il primo del terzo millennio, annunceranno al popolo romano e al mondo che la Chiesa cattolica ha di nuovo una guida. Ieri sera, tutta la piazza - quarantamila persone, fra cui il Governatore della Banca d'Italia, Mario Fazio - è stata tratta in inganno dalle prime spirali di fumo che uscivano dal comignolo più «spiato» al mondo, in questi giorni. Era la fine di una lunga giornata, che si era aperta questa mattina con la messa per l'elezione del Pontefice, officiata dal cardinale Joseph Ratzinger, e concelebrata dagli altri centoquattordici cardinali elettori presenti a Roma (due sono rimasti a casa per motivi di salute). Quando i porporati hanno cominciato a sfilare lun;o la navata centrale della jasilica di san Pietro, è partito un tiepido applauso, che si è fatto più intenso al passaggio del cardinale honduregno Rodriguez Maradiaga, che ha ri¬ sposto alla folla con ampi sorrisi, con cenni del capo e della mano, e dell'italiano Carlo Maria Martini. Applausi ha raccolto anche il Vicario del papa per la città di Roma, Camillo Ruini; ma il battimani più caldo, senza ombra di dubbio, l'ha meritato il Decano del Collegio cardinalizio. E' stata questa l'ultima volta in cui si è potuto avere una «contatto» non mediato con i cardinali; che subito dopo sono rientrati nella «clausura» della Domus di Santa Marta, in preparazione dell'apertura ufficiale del Conclave, che è avvenuta nel pomeriggio. Le finestre di Santa Marta erano chiuse già da ieri mattina, quando alla spicciolata sono usciti i cardinali, alcuni con la talare nera e la fascia rossa e altri con l'abito tutto rosso, per recarsi in Basilica. Tra i primi ad arrivare, il cardinale Tarcisio Bertone sereno e sorridente che ha salutato i giornalisti che attendevano di entrare, anche loro, dall'ingresso del Petriano. E dopo una settimana di «Congregazioni» generali, di contatti e consultazioni, in cui hanno giocato un ruolo certamente importante, ieri sono usciti di scena i cardinali ultraottantenni, che non hanno diritto di voto. Una cesura marcata già dalla messa, in cui concelebravano solamente gli elettori. «Entriamo tutti in conclave», scriveva il cardinale Roger Etchegaray (ottantadue anni) in una meditazione pubblicata ieri dal quotidiano cattolico francese La Croix. «1 voti degli elettori porteranno in qualche modo il nostro marchio, la nostra firma nella misura in cui riflettono la vita della Chiesa che noi siamo. Il problema oggi - aggiungeva il cardinale - non è tanto di sapere se ci vuole un Papa quanto di vedere come essere Papa. Anche moderato da una collegialità che non ha ancora avuto tutte le possibilità ecclesiali di svilupparsi il papato è diventato sovrumano, come dice un giornalista, dopo che il Papa stesso è diventato con Giovanni Paolo II come il portavoce della coscienza dell' umanità allo stato puro». Etchegaray si augurava poi che il prossimo Papa «ci possa aiutare a guardare dalla parte dove spunta 1' alba» e «che possa un giorno non lontano entrare in Cina». Alle 16,30 la processione si è avviata dall'Aula delle Benedizioni. Subito dopo il giuramen¬ to,, l'extra omnes, il «fuori tutti», pronunciato dal Maestro delle Cerimonie pontificie, monsignor Piero Marini. Le porte si sono chiuse, e il cardinale ultraottantenne Thomas Spidlik, un grande esperto di cristianesimo orientale, ha letto la sua «meditazione» la seconda, dopo quella recitata dal Predicatore della Casa pontificia, padre Raniero Cantalamessa. Anche quella del cardinal Spidlik non è stata resa nota; ma probabilmente è stata piuttosto breve, dai quindici ai venti minuti. Le meditazioni hanno l'obiettivo di aiutare gli elettori ha mettere a fuoco quelle che sono le loro responsabilità di fronte alla Chiesa, nei momento in cui scelgono il futuro Pontefice. Da oggi,' le votazioni diventano quattro al giorno: due al mattino e due al pomeriggio. Ma le fumate, a meno di un esito positivo nella prima votazione del mattino, o nella prima del pomeriggio, saranno solo due: verso le 12 e le 19. Radio Vaticana le seguirà in diretta, cambiando la programmazione ordinaria inserendo tre fasce quotidiane di informazione alle 11.00, alle 16.10 e alle 18.30. La lunga giornata cominciata con la messa nella basilica per l'elezione del Pontefice Nel pomeriggio i cardinali hanno giurato sul Vangelo Poi il «fuori tutti» e la votazione E' durata non più di venti mimiti la meditazione letta dal cardinale Spidlik nella Cappella Sistina La prima fumata del primo Conclave del terzo millennio: è nera Monsignor Marini chiude le porte del Conclave

Luoghi citati: Cina, Petriano, Roma