«Organalia» dal 16

«Organalia» dal 16 RASSEGNA «Organalia» dal 16 n provincia fino a ottobre 21 concerti dedicati a Bossi OTTANT'ANNI fa, il 20 febbraio, durante la traversata in nave da New York e Le Havre, moriva l'organista e compositore Marco Enrico Bossi, nato a Salò nel 1861. Così l'edizione di «Organalia», che la Provincia di Torino sta per avviare, vuole onorarne il ricordo: in molti dei 21 concerti sono previste sue composizioni, e quello d'esordio gli verrà totalmente dedicato, con in più l'intervento del coro. Infatti sabato 16 alle ore 21, nella chiesa torinese di San Filippo (via Maria Vittoria 5), con Andrea Macinanti alla consolle ci sarà anche il Coro Euridice di Bologna diretto da Pierpaolo Scattolin: in scaletta «Prelude op. 70 n. 1», «In memoriam op. 113 n. 4», «Missapro defunctis op. 83», «Jeanne d'Are» e la «Fuga per organo sul tema "Fede a Bach" op. 62». Successivamente, prima di chiudersi a Chieri il 15 ottobre, la rassegna farà il giro di tutto il territorio provinciale, valorizzando molti strumenti preziosi che sono custoditi nelle chiese. Così per esempio il secondo appuntamento, il 24 aprile, sarà a Pralormo nella chiesa dei Santi Giacomo e Donato con l'organista Stefano Pellini affiancato dall'arpista Davide Burani. Ecco poi, il 30 aprile, Roberto Canali che suona a Santena, mentre l'B maggio è l'Abbazia di Casanova a Carmagnola ad ospitare Roberto Cognazzo insieme con il trombettista Ercole Ceretta. Si alternano nel calendario località di dimensioni relativamente importanti e altre piccole: si va dunque da Pinerolo (Basilica di San Maurizio) a Brusasco, da Rivoli a Novalesa, da Chivasso e Ivrea a Giaghone e Salbertrand. Gli strumentisti chiamati a collaborare - alcuni concerti nelle edizioni passate sono anche confluiti in compact disc - vantano chiara fama: ricordiamo fra gli altri, non potendoli citare tutti, Massimo Nosetti, Guido Donati, Mario Duella, Pierangelo Gobbi, e i non itahani (Gail Archer, Siemens Schnorr, Sophie Véronique Cauchefer Choplin, Jean Paul Imbert. E non mancano altri diversi accostamenti con l'organo, per esempio con il violino (Eleonora Rossi) e il soprano (Barbara Somogyiova), con il flauto dolce (Manuel Staropoli) ed anche con il Trio d'Archi (Trio di Milano). [Lo.]