Il canto magnetico di Bostridge

Il canto magnetico di Bostridge UNIONE MUSICALE Il canto magnetico di Bostridge Serata liederistica con capolavori di Mahler e Henze E per l'Academia un elogio del caffè firmato da Bach LE attività dell'Unione Musicale sono spesso molto intense: ne è un esempio la programmazione di questa settimana, che affianca tre eventi molto diversi, dislocati a Torino e in decentramento, legandoli tra loro con l'unico fil rouge dell'inesausta curiosità. Il sipario si alza per la prima volta all'auditorium della Fondazione Ferrerò di Alba (strada di Mezzo 44), dove domenica 17 alle 16,30 per la serie didomenica va in scena una curiosa realizzazione di «Pierino e il lupo», il capolavoro di Sergej Prokofiev: al posto della tradizionale compagine sinfonica e della voce recitante - magari fuori dai cliché, come nel caso alcuni anni orsono dello strepitoso Benigni al fianco di Abbado - in questo caso sono un fisarmonicista e un attore-fantasista di difficile definizione, ovvero Roberto Secchi e Bustric. Il secondo appuntamento Conservatorio di Torino, lunedì 18 alle 21, serie l'altro suono - è invece tutto dedicato a Bach. Al Bach delle cantate profane, per l'esattezza: ovvero di quella pur vasta parte del catalogo del grande musicista che è spesso stata coperta dall'ombra delle analoghe composizioni sacre; e che annovera gemme di splen- dorè assoluto, come la «Cantata del caffè» - «Schweigt stille, plaudert nicht» BWV 211, posta in conclusione di serata nel concerto torinese -, una composizione dall'andamento piuttosto comico, animata da un padre e da una figlia, intenti a discutere sulle convenienze e sulle inconvenenze sociali legate alla moda di consumare nei locali pùbblici la tonica ed esotica bevanda. Il programma, aperto dalla Trio Sonata BWV 1079 tratta dair«Offerta Musicale», comprende anche un'altra cantata, «Non sa che sia dolore» BWV 209 e un suggestivo Ricercare. L'Academia Mentis Regalis diretta da Alessandro De Marchi ne è l'interprete strumentale; al suo fianco agisce un trio vocale costituito dal soprano Anne Hermann, dal tenore Carlo Rutelli e dal basso Wolf Matthias Friedrich. Infine, la liederistica: mercoledì 20 alle 21, ancora al Conservatorio, si esibiscono il tenore lan Bostridge e il pianista Julius Drake che, per la serie verde, interpretano due capolavori del genere quali i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler e i Sechs Gesànge aus dem Arabischen di Hans Werner Henze. Composti verso il 1895, i mahleriani «Canti di un compagno errante» subhmano e completano la Iettatura musicale romantica dedicata al viaggio, inteso come itinerario spirituale prima che come tragitto geografico. Dei «Sei canti dall'arabo» di Henze, Bostridge e Drake sono i destinatari nonché i primi interpreti: l'arte vocale del primo e strumentale del secondo si piega a un linguaggio che, per la sua organica drammaticità, è tra i più significativi della fine del Novecento. Alfredo Ferrerò II tenore lan Bostridge mercoledì 20

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