Questa nota è dolce e quella sa di panna

Questa nota è dolce e quella sa di panna | IL FENOMENO DELLA SINESTESIA Questa nota è dolce e quella sa di panna A ZURIGO SI STUDI A IL CASO DI UNA PIANISTA CHE «SENTE» LA MUSICA ANCHE ATTRAVERSO IL GUSTO Paola Mariano QUALI «gustosi» grimddebi si è inventata la mente dì una musicista professionista di 27 anni per aprirsi ai segreti deba musica: la giovane, di cui sono note solo le iniziab E.S., ha quoziente intebettivo neba media ma è la dimostrazione vivente di come l'interferenza tra le capacità sensoriali talvolta possa divenire così spiccata da dutare a risolvere problemi cognitivi complessi: E.S. è il primo sorprendente caso documentato di "sinestesia" tra suoni e sapori, ha dichiarato suba ridsta «Nature» Lutz Jàncke, docente di neuropsicologia all'Università di Zurigo. I nostri sensi rispondono ciascuno a stimob di natura diversa, l'udito ai suoni, l'olfatto agli odori e così via, però non sono del tutto autonomi ma interferiscono tra loro aiutandoci a conoscere megbo il mondo. La sinestesia, condizione involontaria per cui un'esperienza sensoriale ad esempio uditiva (l'ascolto di musica) evoca una sensazione aggiuntiva simultanea, per esempio visiva, non è dtro che una forte interferenza tra sensi. Spesso la musica evoca colori nei musicisti. Ma E.S. oltre a godere di questa dote si distingue per eccezionali rapporti sinestetici tra udito e gusto, ha raccontato Jàncke dopo oltre un anno di studi sube insolite capacità deba ragazza. E.S. è capace di "assaporare i suoni', cioè possiede una seda di esperienze gustative legate ab'ascolto degb intervabi musi- cab, (un intervallo è la distanza tra due suor/ in una seda). Per esempio E.S. assapora l'acqua pura ascoltando intervabi di quinta (distanza tra cinque gradì di una scala, come do-sol in una scala di Do maggiore), la panna con intervabi di sesta minore (per esempio do-la hemobe in una seda di Do minore naturale). L'insobto "potere" deba musicista è governato da alcune regole: se gb intervabi sono dissonanti, ossia sgradevob in base a classificazioni teoriche, E.S. percepisce sapori disgustosi, viceversa ab'ascolto di intervabi consonanti assapora b dolce. La sua sinestesia è inoltre unidirezionale, cioè l'udito stimola b gusto ma non viceversa, quindi mangiare non le permette di udire musica. Da tanto sforzo dei suoi sensi E.S. trae vantaggio: come Jàncke ha dimostrato con una serie di test, la sinestesia permette involontariamente aba giovane di eccebere in un compito assai arduo anche per i musicisti più validi: identificare - e lei lo fa con rapidità da record - i rapporti intervabari in una o più sede. Le sue performance, cdcolate su tempi di reazione ed errori, nel riconoscimento di intervabi selezionati superano infatti quebe di cinque musicisti dtrettanto bravi ma privi di sinestesia. Nebe prove E.S. doveva assaporare determinate essenze bquìde per esempio d gusto amaro o dì panna, ascoltare debe sede ed identifieame gb intervabi. Quando Jàncke abbinava gusti e intervabi secondo gb accoppiamenti di E.S. i suoi tempi di reazione erano rapidissimi e le sue risposte sempre perfette. Non così quando l'aecoppiamento sperimentde di gusti e suoni era sbagliato o nella prova in cui E.S. doveva rispondere senza assaggiare nulla. Qudsiasi fosse la prova, invece, i cinque musicisti erano sempre più lenti di E.S. e non mostravano alcuna variazione di performance gusto-dipendente. Le loro prestazioni erano appena comparabili a quebe di lei solo nella prova d'ascolto senza assaggi. Per fugare ogni dubbio sul fatto che la giovane facesse un uso inconsapevole degb abbinamenti gusti-intervalb, Jàncke ha ripetuto le prove lasciando che E.S. si limitasse a leggere i gusti (le parole dolce, amaro, panna e così via scritte su un fogbo) piuttosto che assaggiarli. In questo caso le coppie corrette gusto-intervabo non la aiutavano a migborare le prestaziom. Conclusione: non che la giovane si perda in assaggi durante il suo lavoro, ma U fatto che sia sempre più rapida di musicisti altrettanto bravi, dimostra che la sinestesia può aiutare a risolvere problemi cognitivi. Ed ecco gli accoppiamenti tra rapporto tonale e gusto percepito: Seconda minore: Aspro Seconda maggiore: Amaro Terza minore: Salato Terza maggiore: Dolce Quarta giusta: Erba tagbata Tritono o quarta eccedente (dissonante): disgusto Quinta giusta: Acqua pura Sesta minore: Panna Settima maggiore: Panna scremata Settima minore: Amaro Settima maggiore: Aspro Ottava giusta: Nessun gusto w—^mm^ mmi » \k C In alcune persone le note musicali evocano sensazioni gustative

Persone citate: Dolce Quarta, Lutz Jàncke, Paola Mariano

Luoghi citati: Zurigo