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Una famiglia di grandi attori Una famiglia di grandi attori DALLA commedia alla «tipicità del quotidiano», dal realismo di denuncia al «pensiero debole». Seconde Roberto Ellero è questo il percorso che porta Ettore Scola a uno dei suoi film più belli. La famiglia (1986): attenzione e affetto per i casi dell'esistenza, recupero della dimensione borghese come dimensione universale. Storia complessa: ricordi di Carlo, vecchio professore d'italiane in pensione, a partire da una fotografia di famiglia del 1906 sino a un'analoga fotografia del 1986, ambientate in un unico appartamento romano borghese. Ricordi dell'avvicendarsi delle generazioni, di battesimi, matrimoni, lutti, conflitti, pranzi, adultera, compromessi, fascismo e post-fascismo: insomma una storia, scritta con Furio Scarpelli e Ruggero Maccari, sul tempo che passa e che cambia le persone, con lo sguardo disincantato e saggio di chi ha raggiunto la maturità. Ricordi di eccezionale professionismo, emozione e maestrìa, di buonissimi attori: Vittorio Gassman, Fanny Ardant, Stefania Sandrelli, Andrea Occhipinti, Carlo e Massimo Dapporto, Philippe Noiret, Sergio Castellitto, Athi- na Cenci, Ottavia Piccolo, Giuseppe Cedema. Gli avvenimenti che si succedono ne La famiglia seno eloquenti quanto i dettagli, le atmosfere: il grande appartamento nel quartiere Prati a Roma, oscuro benché pieno di porte e di finestre e di corridoi lungo i quali i bambini piccoli corrono con le loro automobili-giocattolo; le note secche del pianoforte; il celere in toni bassi; le debolezze, viltà e difetti dell'uomo italiano, le facce sempre un poco deluse delle donne; le porte sbattute irosamente o chiuse energicamente; le malinconie repentine, misteriose e indomabili. La saga famigliare è patetica ma ricca di forza, attraversata da situazioni e battute divertenti: è specialmente interessante vedere o rivedere il film adesso, quando le famiglie sono perlopiù piccole e inerti. Ettore Scola La famiglia ox/General Video Classic DVD.In vendita Una scena dal film di Scola « La famiglia»