Il «Fiat Café» alla Triennale di Sara Ricotta Voza

Il «Fiat Café» alla Triennale LAPO ELKANN: LUOGO PER LE AUTO E LA CULTURA Il «Fiat Café» alla Triennale Sara Ricotta Voza MILANO Difficile stupire il popolo del design, eppure quest'anno si vede che ci riescono. Ogni sera a Milano folle di giovani e celebrities fanno ore di fila per entrare all'evento del giorno, anzi della notte. Ieri per esempio: prima tutti alla Triennale per l'inaugurazione del «Fiat Café la Triennale», poi a vedere l'alba a San Siro per una no-stop di arte e musica. Ma il Fiat Café non è un evento e basta, perché da oggi quello spazio resta e fa parte della Triennale stessa, ne sarà l'anima giovane da aprile a ottobre. Non è solo un caffè, è un pezzo del giardino che ospita una fontana di De Chirico e sculture di designer famosissimi donate alla città dalla rivista «Interni». Fatte perché qualcuno ci si sieda e perché no, beva una cosa. «Per Fiat è importante avvicinarsi a questo tempio del design che è la Triennale», ha spiegato Lapo Elkann a gambe incrociate sul divano di Lissoni che sembra in stoffa ma è cemento e che si è rivelato perfetto per informali conferenze stampa open air. Gessato blu e sneakers Fiat, il responsabile Brand Promotion di Fiat Auto spera che il Café diventi un luogo di ritrovo e di cultura. Che serva per incontri, dibattiti, concerti, cinema all' aperto. «Un posto perfetto anche per esporre e vender macchine - ha detto ancora Elkann magari quelle più stravaganti, puri oggetti del desiderio, so- Lapo Elkann , ;ni, perché anche un'automobie deve emozionare». Così ieri ha presentato Panda Bigusto, che verrà messa in commercio in edizione limitata: due modelfi con carrozzeria e intemi bicolore (per ora solo nero e blu), che ricordano modelli storici come la 600 multipla verde chiaro con tetto bianco. La Panda Alessi presentata l'anno scorso è in esposizione assieme ad altre Panda artistiche. Il caffè è firmato Michele De Lucchi, che in pieno revival della plastica fa una struttura in legno, rovere massiccio dalla pergola alle pedane fino al bancone allo scalone, che unisce il palazzo dell'arte a questo giardino. Venti schermi, uno sull'altro, proiettano le immagini dei canali Sky. I tavolini sono in rovere, le sedie no. Tutte diverse: c'è la Hole di Cappellini, la Spaghetti di Driiade, lo sgabello Handy dell' azienda biellese Serralunga. «L'unione fra la Triennale e un marchio che è stato protagonista della storia del design ha ora un luogo fisico», ha detto il presidente della Triennale Davide Rampello. E De Lucchi, più sereno dopo aver visto finalmente il sole asciugare il giardino per l'inaugurazione, ha dato il benvenuto alla Fiat in Triennale. C'era anche il presidente della Camera di Commercio di Milano che assieme a quella di Torino partecipa a un più ampio progetto di collaborazione fra l'area torinese e quella milanese, in vista di un rilancio del Nord-Ovest che in futuro coinvolgerà anche Genova. Lapo Elkann

Luoghi citati: Genova, Milano, Serralunga, Torino