Il modello inglese? Prima ristrutturiamo gli stadi di Gabriele Marcotti

Il modello inglese? Prima ristrutturiamo gli stadi OLTRE LA MANICA HA PAGATO LA REPRESSIONE: QUELLA LEGISLAZIONE E' INAPPLICABILE IN ITALIA Il modello inglese? Prima ristrutturiamo gli stadi Nel Regno Unito la polizia ha poteri straordinari: può ritirare il passaporto ai «sospetti» Gabriele Marcotti LONDRA Se è vero che il modello inglese è indicato da molti come una specie di panacea per tutte le magagne italiane (almeno in termini di sicurezza) è altrettanto vero che, prima di poterlo implementare, occorre una trasformazione strutturale degh stadi itahani. E questa trasformazione può nascere solo grazie ad una fortissima volontà pohtica, come quella che l'Inghilterra ha saputo trovare dopo le tragedie dell'Heysel, Bradford e Hillshorough. Una volontà nata nel sangue di più di 150 vittime. Da esse è nato U cosiddetto Rapporto Taylor, commissionato nel 1989, che ha fornito specifiche raccomandazioni. Oltre a leggi più severe (ma comunque equivalenti a quelle già esistenti in Italia), il rapporto Taylor ha portato alla ristrutturazione degli stadi e ha spostato maggiori responsabilità sulle società. Così si è arrivato a stadi con i posti tutti a sedere e a stadi con i posti tutti a sedere e rigorosamente numerati, e quindi molto più facili da controllare. In aggiunta, sono state introdotte telecamere un po' ovunque (lo spettatore medio allo stadio del Chelsea è ripreso da ben 17 telecamere diverse), i cui filmati vengono poi girati alle autorità. In aggiunta gh inservienti (i famosi steward) hanno il diritto di espellere qualsiasi spettatore dallo stadio in qualsiasi momento, senza dovere fornire motivazioni. Questo permette ai club di prevenire le intemperanze, invece che reagire a fatto avvenuto. Naturalmente, tutto ciò comporta un costo. Già, perchè, a differenza dell'Italia, i club inglesi devono pagare non solo il proprio servizio di steward, ma anche i costi deUe forze di polizia, le quali, dopo ogni partita, mandano "il conto" ai club. Senza contare poi il costo una tantum della ristrutturazione degh stadi. In Inghilterra il Parlamento ha stanziato contribu¬ ti speciali, ma le società individua- ti speciali, ma le società individuali hanno dovuto coprire, in media, l'ottanta per cento dei costi. E qui entra in gioco la volontà pohtica. I club hanno protestato, ma a loro non è stata data scelta. Senza gh standard minimi non si poteva giocare in Premier League (e quindi attingere alle ricchezze del contratto-Sky). Il calcio inglese che, diciamolo, a differenza di quello italiano ha meno intrallazzi con vari schieramenti e quindi meno appoggi - ha dovuto accettare la situazione. Qualcuno parla di cultura diversa tra i giovani inglesi e i loro coetanei itahani, come se i nostri fossero per natura più violenti o facinorosi. In realtà, statistiche alla mano, è vero il contrario, la differenza è che le intemperanze calcistiche sono state largamente debellate dagh stadi inglesi, senza però essere del tutto sradicate. Per questo, quando i club di Premier League o la nazionale inglese, vanno all'estero si ritoma a parla¬ re di hooligan. Per questo motivo. re di hoohgan. Per questo motivo, nel 2000, grazie ad una nuova legge, il «Football Disorder Edi», la polizia ha avuto poteri straordinari, tra cui la facoltà di ritirare il passaporto non solo ai pregiudicati, ma anche solamente a chi è sospettato di avere commesso reati legati al calcio. Una legislazione che il Regno Unito - che non ha firmato il patto di Schengen - può Dermettersi, ma l'Italia no. Il FootDall Disorder Act ha anche criminahzzato non solo la violenza fisica, ma anche reati verbali, come i cori razzisti, punibili con diffida e, in alcuni casi, anche con jene detentive. Importante sottoineare che questa "mano dura" è stata largamente incentivata da due altri fattori. Il primo è l'assenza di tifo organizzato come gh Ultras in Italia. La seconda, dal fatto che le società sono diventate vere e proprie aziende, le quali hanno ben presto realizzato che le famighe e i tifosi di una certa età sono i "chenti" più appetibili. te misure anti-hooiigan adottate dalla Gran Bretagna per aiglnare il fenomeno della violenza nel calcio TELECAMERE Gli stadi sono dotati di impianti a circuito chiuso m L'occhio elettronico riprende contìnuamente il pubblico ed è in grado di scattare foto de tifosi m Le immagini possono poi essere stampate e aistribuite agli agenti in servizio COMPARTIMENTI La maggior parte degli impianti non ha barriere di contenimento: i tifosi sono sistemati in "compartimenti stagni", di qualche centinaio di posti, che permettono dì isolare rapidamente i teppisti BIGLIETTI m Sono venduti soli posti a sedere e numerati a Molti tagliandi sono venduti tramite carta di credito consentendo l'identificazione dell'acquirente m L'afflusso e la sistemazione del pubblico sono controllati da steward SPESE PER LA SICUREZZA a I club sostengono quelle per il servizio d'ordine all'interno dello stadio a Lo Stato si accolla quelle per gli agenti all'esterno FOOTBALL DISORDER BIU Serie dì poteri straordinari che permettono alla polizia di: a ritirare il passaporto non solo a colpevoli di reati connessi al calcio ma anche a sospetti a arrestare anche sulla base di violenze.verbali (es. cori razzisti contro un giocatóre della squadra avversaria)