Fiorani sale in Antonveneta Sul tavolo anche l'opzione Bnl di Francesco Spini

Fiorani sale in Antonveneta Sul tavolo anche l'opzione Bnl FAZIO SAREBBE FAVOREVOLE A BPL IN VIA VENETO (507o) CON POP EMILIA Fiorani sale in Antonveneta Sul tavolo anche l'opzione Bnl Bruxelles esprime soddisfazione per l'esito del voto sull'epa Bbva Venerdì la riunione del contropatto. Domani parere della Consob Francesco Spini MILANO «La Commissione Uè è soddisfatta quando il mercato funziona in maniera appropriata e sembra che sia questo il caso». Dopo giorni di tensione, nelle parole del portavoce del commissario al Mercato Interno, Charlie McCreevy, si legge un primo disgelo nei confronti delle reazioni italiane al risiko intemazionale. A Bruxelles, insomma, è piaciuto il via libera dato venerdì scorso dal consiglio di amministrazione di Bnl all'Ops messa sul tavolo dagh spagnoli del Banco Bilbao Vizcaya Argentarla. L'ok rappresenta «un segnale positivo» e ora la Commissione attende i passi del governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, prima di pronunciarsi sul rispetto delle regole comunitarie. La settimana partita ieri, del resto, si annuncia fìtta di appuntamenti, sia sul piano autorizzativo, sia su quello dei movimenti degli attori contrapposti nella doppia partita che si va giocando: da un lato l'offerta si scambio del Bbva su Bnl, dall'altro l'Opa di Abn Amro su banca AntonVeneta. Il primo esame delle due operazioni intemazionah, in attesa di quello Bankitalia, sarà marchiato Consob. Gli esperti dell'autorità di vigilanza guidata da Lamberto Cardia sono al lavoro da giorni, a stretto contatto con le due banche offerenti, per verificare (chiedendo se necessario anche integrazioni e modifiche) la completezza e la trasparenza dei documenti d'offerta. L'esito per il Bbva è atteso per domani, mentre gli olandesi riceveranno il «via libera» (o la bocciatura, come di recente accaduto con Parmalat) il giorno successivo. Sul fronte delle strategie, su entrambi i fronti, gli schieramenti sono in movimento. In vista della chiusura dei termini (il 19 aprile) per la presentazione delle liste da presentare in assemblea Bnl (convocata il 30 aprile in prima e il 21 maggio in seconda), ieri si è svolta la riunione del patto di consultazione tra la Banca Monte dei Paschi di Siena e la Banca Popolare di Vicenza. Insieme hanno deciso di presentare una lista comune con otto indicazioni (quattro per parte). Oggi la decisione sarà ratificata dal eda vicentino, mentre Mps lo farà nella riumone di giovedì. Un consiglio, quello senese, da cui non si attendono sostanziah novità nell'atteggiamento relativo all'offerta spagnola. Ieri il presidente della Fondazione (che controlla il 58,50Zo della banca), Giuseppe Mussali, parlando nel corso di un incontro pubblico organizzato in una birreria di piazza del Campo, ha sposato quanto detto sabato dal suo vice, Gabriello Mancini (la questione Bnl «è definitivamente chiusa»), pur sottolineando di andare «d'amore e d'accordo con i vertici della banca». Restano poi altre due liste per l'assemblea. Una è quella del patto che regge Bnl (e che, stando all'accordo, i soci, ovvero Bbva, Dorint e Generali, si sono impegnati a votare anche in caso di scioglimento improvviso), già definita, con l'indicazione di Luigi Abete quale presidente; l'altra verrà stilata venerdì dalla riunione del contropatto guidato da Francesco Gaetano Caltagirone, che riunisce circa il 240Zo del capitale dell'istituto. Al di là delle dinamiche assembleari, prosegue parallelamente la strategia difensiva dall'offerta del Bbva, sotto la regia di Fazio. Accanto al contropatto (in attesa di vedere le mosse senesi e vicentine) dovrebbero «fare muro» all'offerta spagnola due istituti: la Banca Popolare dell'Emilia Romagna (che avrebbe già deliberato l'acquisto del 507o di via Veneto) e la Banca Popolare di Lodi, che avrebbe concordato con Fazio l'acquisto di un ulteriore 50Zo. L'adlodigiano Gianpiero Fiorani prosegue a testa bassa anche sul suo fronte più «caldo», quello AntonVeneta. Da ieri la PopLodi è la prima azionista di Padova, con il 12,7210Zo del capitale, la stessa quota detenuta da Abn Amro. L'intenzione del banchiere lodigiano è, a questo punto, un costante avvicinamento al I4,990Zo, per giungere rafforzato all'appuntamento assembleare. A Padova, intanto, cresce l'attesa per il consiglio di amministrazione che venerdì (lo stesso giorno di scadenza del patto) dovrà decide¬ re sulla natura «amichevole» o meno dell'offerta da 25 euro lanciata dagh olandesi. Quindi, sciolto il patto, i soci ora vincolati (oltre ad Abn, gh azionisti industriali di Delta Erre, il Lloyd Adriatico e l'Edizione Holding dei Benetton) saranno liberi di disporre delle proprie quote anche in vista deUa «conta» assembleare. Al fianco di Fiorani - che ha dichiarato di non agire in concerto con alcuno - si schiererà certo l'immobiliarista Stefano Ricucci, che dell'ex popolare patavina ha più del 2%. I SOCI DI PADOVA 2,70Zo Allianz (LLoyd Adriatico) 12,70Zo Banca popolare 2,00/0 di Lodi Folco Giancarlo 10,30Zo Delta Erre (fiduciaria) 12,70Zo Abn Amro s i 2,0»Zo The Stefano Ricucci Trust IL PATTO sul mercato 50,70Zo i-SSa. 2,1 % '\ Holmo (Unipol) o jSJWBANCA ANTONVENETA 4,80Zo Ragione (G.Benetton) Gianpiero Fiorani

Luoghi citati: Abn, Bruxelles, Emilia Romagna, Lodi, Milano, Padova, Siena