Mosca fa paura Putin rassicura l'amico Schroeder di Francesca Sforza

Mosca fa paura Putin rassicura l'amico Schroeder DOMANI IL PRESIDENTE RUSSO ALLA FIERA DI HANNOVER Mosca fa paura Putin rassicura l'amico Schroeder Gli investimenti tedeschi in Russia sono crollati dopo il caso Yukos. E il cancelliere ha bisogno di aprire mercati Francesca Sforza corrispondente da MOSCA A parole, le relazioni tra Russia e Germania non potrebbero essere migbori. «Vladimir Putin augura al cancelbere Gerhard Schroeder un febee compleanno - si legge nel comunicato del Cremlino che annuncia la visita di domani del presidente russo in terra tedesca -. E considera un onore partecipare all'inaugurazione deU'edizione 2005 della Fiera di Hannover, dove la Russia è il Paese ospite». Un calore analogo era stato del resto dimostrato da Gerhard Schroeder al vertice di Amburgo, nel novembre scorso, quando aveva definito il collega russo «un democratico purissimo» facendo sobbalzare l'intera opinione pubbbea tedesca. L'espressione - scrisse allora la Sueddeutsche Zeitung - «non dice molto su Putin, ma chiarisce bene la pobtica di Schroeder nei confronti della Russia». Pur di offrire alla sofferente industria tedesca uno sbocco al grande mercato russo, il cancelliere socialdemocratico sembrava disposto a chiudere un occhio sulla Cecenia, sull'Ucraina e anche sullo scandalo Yukos. I numeri, però, raccontano un' altra storia: gb investimenti tedeschi in Russia si sono fermati. Nel 2004 sono scesi a 2 imbardi e mezzo di dollari, totabzzando così il peggior risultato dal 1999. E il totale complessivo - compresi gb investimenti finanziari - si è ridotto rispetto all'anno precedente di 900 milioni di dollari. Altrettanto sconfortanti i dati nel lungo periodo: dal 1990 i tedeschi hanno investito in Russia solo 9,3 imbardi di dollari, molto meno di quanto non abbiamo fatto neUa piccola Polonia. La grande industria si è paralizzata di fronte alla disinvoltura con cui è stato smantellato il colosso energetico Yukos, mentre la piccola e media impresa è stata tenuta lontana dall'eccessiva burocrazia e dalle scarse garanzie che offre il sistema giudiziario russo. «Il clima di sfiducia tra investitori e apparato statale - si legge nell'ultimo rapporto dell'ufficio moscovita della Banca Mondiale - impedisce un regolare flusso di capitab in Russia da parte di un'economia affezionata alle regole come quella tedesca». Un recente provvedimento del govemo russo per limitare gb inve¬ stimenti stranieri nel settore delle risorse e deU'energia non ha contribuito a migborare le cose: il gigante tedesco Siemens, da mesi in trattative per l'acquisto del gruppo energetico pietroburghese Silovye Machiny, si è visto negare il via libera dall'Antitrust della Federazione Russa perché «Nel rispetto della legge russa sulla concorrenza, alle aste riguardanti le risorse energetiche nazionab non saranno ammesse persone fisiche o giuridiche russe associate con cordate costituite in maggioranza da persone o società straniere». Il ministro dell'Economia German Gref ha cercato nei giorni scorsi di correggere la posizione del govemo, affermando di vedere «più vantaggi che svantaggi» neU'acquisizione di Silovye Machiny da parte di Siemens e illustrando una strategia destinata a incentivare gb investimenti stranieri. Ma finché non saranno risol¬ ti i contrasti intemi con il premier Fradkov - difensore di ima visione dirigista anche quando sollecita misure di stampo liberista - o finché Putin non interverrà direttamente per modificare l'appHcazione del provvedimento, Siemens e gb altri sono costretti ad attendere. «Gb investitori tedeschi fanno molta fatica a capire la discussione in corso tra il ministro liberale German Gref e il primo ministro Fradkov», ammettono fonti del govemo tedesco alla vigiba dell'incontro di Hannover. La chiusura manifestata dalla dirigenza russa con l'ultimo provvedimento - che ha colpito soprattutto i grandi gruppi petroliferi che avevano intenzione di allargare la propria presenza in Russia, da ExxonMobil a ChevronTexaco - non fa bene neanche all'economia russa. «Per adesso gb effetti negativi di questo comportamento sono compensati dall'aumento del prezzo del petrobo - osserva il quotidiano economico Kommersant -, ma che succederà alla prossima inversione di tendenza?» Putin e Schroeder hanno più che mai bisogno di una strategia comune; senza un massiccio ingresso di investimenti stranieri, la bilancia dei pagamenti russi - dal cui stato di salute dipende la possibibtà di uno slancio econonùco duraturo - non ha nessuna possibibtà di riprendersi. Analogamente, la mancanza di sbocco su un mercato potenzialmente dinamico come quello russo potrebbe segnare per l'industria tedesca una pesante battuta d'arresto, con inevitabib ripercussioni pobtiche per il govemo Schroeder. La Fiera di Hannover, la più grande del mondo per il settore delle tecnologie, offre a entrambi una cornice perfetta per siglare nuove intese. Sempre che non si fermino agb scambi di auguri e alle pacche sulle spalle. Un corteo (bolscevico) anti-Putin a Mosca il 5 aprile per la «giornata della Nazione russa»