Costanzo: chiederò le sue scuse tutti i giorni

Costanzo: chiederò le sue scuse tutti i giorni L'EX COMMISSARIO DELLA CRI AVEVA DETTO DI PREFERIRE MAMBRO E FIORAVANTI ALLE VELINE E ALLA STAR TV COSTANTINO Costanzo: chiederò le sue scuse tutti i giorni ROMA Come un nuovo tormentone. E si sa che, sul piccolo schermo, la ripetizione aiuta, resta impressa, fa opinione. Dalla tribuna di «Tutte le mattine», l'ultima creatura del giornalista coi baffi, che ogni giorno raggiunge una media di audience pari al 24-250Zo di share, Maurizio Costanzo lancia il suo anatema contro l'ex-Commissario della Croce Rossa Italiana Maurizio Scelli: «Non smetterò - promette - fino a quando non avrò le sue scuse». Al centro della questione una battuta che Costanzo ha giudicato intollerabile. Rispondendo a chi criticava la scelta di invitare i due ex-terroristi neri Giusva Fioravanti e Francesca Mambro alla convention per il lancio del suo movimento. Scelli aveva dichiarato che, per il pubblico giovane, è sicuramente più utile ascoltare le confessioni di due ex-Nar piuttosto che quelle delle veline, dei concorrenti del «Grande fratello», del super-macho Costantino, ovvero degli ospiti abituali di molti dei programmi di Costanzo. La replica del giornalista arriva via video, durante i primi minuti della puntata di ieri di «Tutte le mattine»: «E' ima cosa indecente che l'excommissario della Croce Rossa Italiana Maurizio Scelli, si sia lasciato andare a questa legge- rezza». E ancora, rivolgensosi direttamente all'interessato: «Se a lei risulta che le veline o Costantino abbiano ucciso, allora ha ragione. Altrimenti deve chiedere scusa. Avverta un leggero senso di vergogna». Mambro e Fioravanti, precisa Costanzo, «hanno ucciso numerose persone e sono stati condannati a molti ergastoli. Serve altro all'ex-commissario della Cri per chiedere scusa a tutte le veline e a Costantino Vitagliano? Lo dirò ogni giorno, caro Scelli, finché non arriveranno le sue scuse». Un proponimento irrevocabile, da cui Costanzo non ha nessuna intenzione di recedere tanto è vero cbe ieri, a chi gli chiedeva ulteriori chiarimenti sulla sua posizione, ha risposto che non c'era bisogno di parlarne, che tanto lo avrebbe fatto ogni giorno in tv. Insomma, le colpe del tanto vituperato Costantino, per molti simbolo di una gioventù priva di valori, alla ricerca di traguardi facili, convinta che per fare strada nella vita basti guadagnare un posto in tv, non sono certo paragonabili con i delitti e i colpi di pistola. E proprio Maurizio Costanzo lo sa bene, visto che, nel lontano 1992, dedicò uno dei suoi appuntamenti al tema dell'adolescenza violenta, andando a intervistare in carcere Giusva Fioravanti cbe all'epoca stava scontando l'ergastolo. Durante il colloquio l'ex-terrorista ricostruiva la storia della sua vita, dall'infanzia di bambino grazioso e coccolato, agli anni in cui era stato star della tv nei panni del ragazzino protagonista della serie «La famiglia Benvenuti», fino alla giovinezza di sangue, quando era ormai diventato nome di spicco del terrorismo nero. [f.c] Maurizio Costanzo ha duramente criticato Maurizio Scelli

Luoghi citati: Roma