Un sondino nello stomaco per nutrire il Papa

Un sondino nello stomaco per nutrire il Papa E'APPARSO A SORPRESA IERI MATTINA: HA TENTATO DI PARLARE, MA SENZA RIUSCIRCI Un sondino nello stomaco per nutrire il Papa I Vaticano: soluzione provvisoria per favorire il recupero delle forze CITTÀ DEL VATICANO Giovanni Paolo E ieri mattina è apparso alla finestra del suo studio, ha cercato di parlare senza riuscire ad emettere suoni chiari, ha benedetto varie volte i fedeli, commossi, in piazza San Pietro, con ampi gesti. ^oco ^P0 8^ ^ stat0 franto un sondino nasogastrico per aiutarlo ad Poco dopo gU è stato inserito un sondino nasogastrico per aiutarlo ad aumentarsi. Continua così il calvario di papa Woityla. Dopojl tentativo di «sorpresa» di lunedi deU'Angelo, quando tutto era pronto per l'apparizione del Pontefice alla finestra del suo studio, fino a che alle 11,3 0 è giunto il contrordine dall'appartamento, ieri Giovanni Paolo E si presentato per qualche minuto (circa sei) aUa finestra. Era mercoledì, avrebbe dovuto esserci l'udienza generale, e proprio con la speranza di vederlo non pochi pellegrini molti dei quali polacchi, erano in piazza San Pietro. Quando sui maxischenni della piazza è comparso l'annuncio che Giovanni Paolo n si sarebbe affacciato «aUe 11 per benedirei fedeli», una certa ecdtazio- n si sarebbe affacciato «aUe 11 per benedire i fedeli», una certa ecdtazio' ne si è diffusa in piazza, e gruppi di fedeU hanno cominciato a radunarsi per festeggiare il Pontefice. AUe 11,04 la finestra deUo studio si è aperta, e Papa Wojtyla è apparso, benedicendo con ampi gestì della mano destra. Ancora una volta le telecamere hanno inquadrato la sofferenza delPontefice; una sofferenza probabilmente più psicologica che fisica, ma non per questo meno lacerante. Si è portato più volte le mani al volto (un «classico» gesto di disappunto, secondo gli specialisti, per indicare la frustrazione di cui soffre, nel non pqtersi esprimere); le masceUe si muovevano continuamente, nel tentativo di con- trollare i muscoU deU'espressione; la continuamente, nel tentativo di controllare i muscoU deU'espressione; la testa aveva di tanto in tanto un movimento che sembrava involontario. GU occhi erano vivi, determinati; a un certo punto ha fatto un cenno, e uno dei segretari, monsignor Mietek, gUha avvicinato ilmicrofono. Giovanni Paolo II ha parlato; probabilmente voleva dire - da queUo che si è riusciti a interpretare - «Buona Pasqua», ma le parole si sono trasformate in una specie di rantolo confuso, e ha indicato a monsignor Mietek di aUontanare lo strumento. E' l'emozione, affermano le persone che gU sono vicine, a giocargU questi tiri; in privato, anche se con qualche fatica, il Papa parla; e d'altronde se così non fosse non si sarebbe esposto, per due volte di d'altronde se così non fosse non si sarebbe esposto, per due volte di seguito, a una frustrazione cosi grande. Mentre i fedeU dalla piazza applaudivano, dagli altoparlanti si diffondevano le voci dei suoi collaboratori, che salutavano i peUegrini: «Vi ringrazio per la presenza, per le espressioni di Denevolenza e per l'accompagnamento neUa preghiera. Con gratitudine penso a tutti i connazionali nel Paese e all'estero. Di cuore benedico tutti». Subito dopo, Giovanni Paolo n ha di nuovo benedetto, solennemente. Applausi, e non poche lacrime di commozione hanno chiuso questo nuovo episodio della lotta di Giovanni Paolo n per mantenere una qualche forma di contatto fisico con il suo popolo. Ed è probabile che per qualche tempo - di contatto fisico con il suo popolo. Ed è probabile che per qualche tempo forse, la volontà di Giovanni Paolo E è imprevedibile - dovremo fare a meno delle immagini che ci hanno accompagnato fino a ieri. In questo senso sono probabilmente da interpretare le parole di Joaquin Navarro Valls aUa Radio Vaticana: «Le udienze pubbUche restano ancora sospese». Anche se non è chiaro se le benedizioni daUa finestra deUo studio sono comprese in questa definizione. Poco dopo è venuto l'annuncio deU'inserimento del «sondino» per aumentarlo. Quando s'è affacciato alle 11 non l'aveva; il tubicino, hanno detto fonti autorevoU in Vaticano è «permane) volto dell «permanente», e sarà ben visibUe sul volto del Pontefice anche se (ed cercherà di renderlo il meno visibile possibile». Poi, ma sempre in maniera informale, si è saputo che Giovanni Paolo E aveva già subito l'appUcazione del sondino naso-gastrico durante il ricovero al GemelU, dopo l'intervento di tracheotomia del 24 febbraio scorso. Non se ne era saputo nuUa, aU'epoca. I comunicati affermavano solo che il Pontefice «si alimenta regolarmente», senza specificare in quale modo. E' evidente che la situazione di salute del Pontefice rende improbabile che la visita al Quirinale, prevista per il 29 aprile, possa essere, ad oggi, confennata. [m. tos.j .,. U I * ' I L intervento ambUiatOnaie L'intervento ambulatoriale è avvenuto subito dopo che Giovanni Paolo II si è affacciato alla finestra

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