Silvestrini: la mia Pasqua di malinconia e tenerezza di Alain Elkann

Silvestrini: la mia Pasqua di malinconia e tenerezza IL CARDINALE: E' L'AVVENIMENTO CENTRALE DELLA FEDE Silvestrini: la mia Pasqua di malinconia e tenerezza «La sofferenza rende il Pontefice, benché invisibile, più presente e più vicino al cuore dei credenti e di tutti gli uomini del mondo» Alain Elkann Cardinale Silvestrini, che cosa significa la Pasqua per i cristiani? «La Pasqua è l'avvenimento centrale della fede che nella Pasqua c'è la Passione di Gesù, la morte in croce eppoi la Resurrezione. Sono tre giorni fondamentali in cui si compie l'offerta di Gesù per l'umanità e la vittorias; di Gesù sulla morte. Offre la vita^-subisce la morte eppoi con là Risurrezione vince la morte. Come dice Paolo: "Dov'è morte il tuo pungiglione?". Cioè il pungiglione è stato annullato». Che cosa significa in termini religiosi la vita che sconfigge la morte? «Significa che la morte è un passaggio, è qualcosa di temporaneo. E' il passaggio della nuova vita che sboccerà nella Risurrezione». Cardinale Silvestrini, in che modo si festeggia la Pasqua? «Innanzitutto con la grande veglia pasquale in tutte le Chiese, in cui si annuncia la Risurrezione di Gesù, che è il più grande esempio della storia dell'umanità. Sarebbe desiderabile che tutti i cristiani del mondo la celebrassero insieme lo stesso giorno. Ma purtroppo non c'è sempre coincidenza di data tra noi e la Chiesa Ortodossa. E' molto bello come quando nell'anno giubilare è avvenuta una coincidenza di date tra la Pasqua dei cattolici e quella degli ortodossi che celebrano come noi la veglia pasquale». E il giorno di Pasqua che cosa si fa? «Si celebra la Resurrezione con il grido festivo dell'Alleluia». E lei, che è cardinale, come festeggerà la Resurrezione di Cristo? «Con il mio titolo cardinalizio, ognuno di noi Cardinali ò titolare di una Chiesa in Roma, la mia è San BenedetT, to fuori Porta San Paolo e celebrerò la Messa solenne». Che cosa dirà, durante la messa, ai fedeli quest'anno? «Parlerò dell'annuncio che Cristo Risorto porta alla gente e cioè l'amore di Dio per l'uomo, l'amore degli uomini verso i loro fratelli, l'aiuto ai poveri e ai sofferenti e la fratenità e la pace tra i popoli». Una preghiera particolare per il Papa ammalato verrà recitata? «Sarà determinante quest'anno il pensiero del Papa nella sua sofferenza. Che lo rende ancora più presente benché invisibile al cuore dei credenti e di tutti gli uomini». Questo farà della Pasqua una Pasqua diversa, una ricorrenza sotto un altro tono? «Sarà una Pasqua soffusa di malinconia e di tenerezza per la persona del Papa». Lei, cardinale Silvestrini, crede che la preghiera possa risolvere molte cose, molti problemi, molte preoccupazioni? «Tutto. Lo dice Gesù "Se aveste fede quanto un granellino di senapa potreste dire a quell'albero sradicati e piantati nel mare"». E questo, cardinale, che cosa significa? «Che la fede può tutto perché, come diceva di cardinale Martini, la fede dà tre consolazioni. La prima è la consolazione della mente che fa intuire in un unico sguardo l'armonia e la coesiona,di,tutte le verità di fede. La seconda è la consolazione del cuore, quella che cioè sorregge la , speranz a come sostenne Maria sotto la Croce. La terza è la consolazione della vita che ci permette di stare in piedi nella quotidianità anche nei momenti più aspri». Lei come prega eminenza? «Prego con le parole della Bibbia, i Salmi, le Lodi che ispirano i Salmi. Si prega tuffandosi in questa espressione che i testi biblici ci offrono e dicendo addio come dice il salmo "davanti a te sono tutti i miei pensieri" ». Che cosa si aspetta oggi una persona dalla religione, dalla fede in Cristo? «Si aspetta il perché del vivere, come ha detto il cardinale Ratzinger nella riflessione del Venerdì Santo di quest'anno "uscire dalla banalizzazione del mondo, non si può continuare a ridurre la valutazione del male per tranquillizzarci equivarrebbe a un nuovo peggiore paganesimo che volendo accantonare definitivamente Dio finisce per sbarazzarsi dell'uomo"». L'auspicio di questa Pasqua è quindi di sconfiggere il Male? «Sì, ma soprattutto di ridare all'uomo la fiducia e la speranza del bene». Che cosa fa la Chiesa per questo? «Non dimentico mai quello che aveva detto il cardinale Ballestrero: "La Chiesa ha più bisogno di credenti che di sapienti, di pazienti più che di protagonisti, abbiamo più bisogno di essere poveri che, ricchi". (I1 cristiano di doniani sarèTun mistico. Spero che i cristiani faccendieri siano sempre.di n^enc^.e che aumentino gli àdofàton'del Signore in spirito e verità». Possiamo quindi dire anche se Pasqua è una giornata di gioia sarò quest'anno una Pasqua più riflessiva? «La riflessione non impedisce la gioia, ma anzi la approfondisce perché accresce interiorità della fede e la fede ha come oggetto di speranza il Cristo risorto. Come dice Paolo: "Ogni cristiano toglie via il lievito vecchio per divenire pasta nuova"». ^igL Sarebbe bello W^- che i cristiani celebrassero la festa insieme, nello stesso giorno.jyia purtroppo non c'è coincidenza di date con A A gli ortodossi 77 tikisk La^ecieo^re ^9 tre consolazioni Alla mente, al cuore e alla vita, perché ci permette di rimanere in pi^di anche nelle ore A A più difficili yy dtito Ne"a messa ^ questa mattina "" parlerò ai fedeli dell'annuncio che Cristo Risorto porta alla gente: cioè l'amore di Dio per l'uomo, l'amore verso i fratelli, l'aiuto ^ ^ che si deve dare ai poveri 99 ^|jjl L'auspicio di questa festa W^ è che il mondo sconfigga l Male. E poi bisogna ridare a tutta 'umanità la fiducia e la speranza del bene. Spero che crescano gli adoratori del Signore 9Q Il cardinale Achille Silvestrini: «La riflessione sulla Pasqua non impedisce la gioia»

Persone citate: Achille Silvestrini, Ballestrero, Gesù, Male, Pasqua, Ratzinger, Silvestrini

Luoghi citati: San Paolo