«E' arrivata fino a Bishkek la seconda ondata di libertà» di Maurizio Molinari

«E' arrivata fino a Bishkek la seconda ondata di libertà» PARLA RICHARD PIPES, UNO DEI MASSIMI ESPERTI AMERiCANI DI EX UNIONE SOVIETICA «E' arrivata fino a Bishkek la seconda ondata di libertà» intervista Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK IN Kirghizistan non si ripeteranno le tensioni avutesi fra Bush e Putin sub'Ucraina perché in questo caso c'è meno contrasto fra i loro interessi». Così pobtologo di Harvard Richard Pipes, considerato il maggiore esperto di Urss-Russia vivente negb Stati Uniti, commenta i fatti dì Bishkek. Quanto ha in comune la situazione in Kirghizistan con ciò che è avvenuto in Ucraina alla fine dello scorso anno? «Molto, Oggi a Bishkek come abora a Kiev, e prima ancora a Tbilisi in Georgia, la popolazione è scesa spontanamente in piazza per contestare la manomissione del risultato elettorale, per chie¬ dere che il voto e la volontà deba maggioranza sia rispettata, per impedire ad un presidente-despota di continuare a governare». Tuttavia sull'Ucraina vi fu forte tensione fra Washington e Mosca mentre in questo caso Bush e Putin appaiono molto più prudenti. Come lo spiega? «Con il fatto che il Kirghizistan non è ricco dì risorse come l'Ucraina né strategicamente importante per Putin come la Georgia. Stiamo parlando dì una ex colonia sovietica, pìccola e povera, isolata, posizionata in un lembo sperduto per dì quella che era una volta l'Unione Sovietica». Quanto pesa il fatto che tanto Mosca che Washington abbiano basi militari m Kirghizistan? «Anche il Tagikistan ospita basì militari dei due Paesi. In entrambi ì casi ciò è possibile perché gb interessi dì Mosca e Washington non confliggono apertamente. Per Putin il Tagikistan e il Kirghizistan sono Stati con scarsa importanza strategica mentre per Bush si tratta dì basì avanzate per condurre operazioni deba guerra al terrorismo, come è stato fatto in occasione deb'Afghanistan». Insomma il rìschio di una nuova crisi fra Putin e Bush non c'è... «Direi che è basso. I due leader sì sono entrambi scottati sull'Ucraina. Il braccio di ferro fatto abora sposando gb opposti candidati ha causato conseguenze negative tanto a Bush e Putin. Nessuno ha interesse a riaprire quel capìtolo. Credo che faranno quanto possibile per evitare di ripetere quebe tensioni». Che opinione si è fatto della rivoluzione dei kirghizi? «Siamo nel bel mezzo di una stagione di libertà, come fu il 1989 per l'Europa deb'Est e prima ancora il 1848 per l'Europa intera. È in atto un risvegbo dei popob che aspirano ab'autogoverno, aba democrazia, aba libertà. Sul territorio deb'ex Unione Sovietica questa è la seconda ondata di rivoluzione pacìfiche, se la prima portò al distacco da Mosca adesso si aspira a maggiore democrazia intera. Solo la Russia vera e propria continua a restare estranea a questo processo». Vede un coUegamento con i germogU di democrazìa che spuntano in Medio Oriente dall'Iraq al Libano? «Si tratta dì due fenomeni simili. Tanto neb'ex Urss come nel Medio Oriente c'è desiderio di maggiore libertà e la gente scegbe di esprimerlo in prima persona, scendendo in piazza o andando a votare. In entrambi ì casi credo che molto merito abbia U presidente George W. Bush che con le sue azioni e le sue parole ha incoraggiato e continua ad incoraggiare questi movimenti popolari». Con il Kirghizistan il vento democratico è arrivato fino ai confini con la Cina, crede che potrebbe anche contagiarla? «Nulla si può escludere ma mi pare molto difficile perché le autorità di Pechino continuano ad aver un forte controUo su tutto ciò che avviene ab'intemo del territorio nazionale». ^^ Ma Bush e il "" presidente russo non litigheranno come hanno fatto sull'Ucraina Come in Medio Oriente anche nell'ex Urss è in atto il risveglio di popoli che vogliono democrazia Il merito è anche della Casa Bianca. Soltanto la Russia vera e propria è rimasta fuori Afa dal processo ^7 Il saccheggio è proseguito per tutto il giorno. Nella foto, dimostranti fanno la «spesa» nel supermercato Beta nel centro di Bishkek