Ma gli spagnoli non ci stanno «L'istituto è in mani italiane»

Ma gli spagnoli non ci stanno «L'istituto è in mani italiane» i VERTICI BASCHI SUPPORTATI DA ZAPATERO E DA UNA PESANTE CAMPAGNA Di STAMPA Ma gli spagnoli non ci stanno «L'istituto è in mani italiane» Da Bilbao in àrrhyo una controrisposta altrèttanfe dura: finora non siamo stati in grado di influire sulla conduzione del gruppo retroscena MADRID ■ baschi non mollano. Di fronte alla risposta negativa in arrivo dalla Banca d'Italia riferisce chi in queste ore ha avuto l'occasione dì seguire passo passo gli umori dei vertici del Banco Bilbao Vizcaya Argentana - nessuno sì scomporrà. Il suo valore è considerato poca cosa perchè, formalmente, l'offerta pubblica d'acquisto non è stata ancora lanciata. E quindi la partita è tutta da giocare: rilanci, seppur smentiti, compresi. Non solo: autorevoli fonti della borsa dì Plaza de la Lealtad vicine al dossier Bbva, facevano sapere che il presunto «tallone d'Achille» del Bbva, i 34 milioni di «rosso» della Bnl, non sono altro che «il risultato della profonda ristrutturazione avvenuta». Sicché «le perdite registrate sono considerate congiunturali e niente affatto strutturali», tanto che c'è chi scommette che la Bnl a fine 2005 conseguirà un utile operativo di almeno 400 milioni di euro. Dì più: la stessa fonte assicurava che non è affatto vero, come invece è stato avanzato dalla stampa italiana, che il Bbva (2,8 miliardi di euro i suoi utili netti nel 2004, più 25,80Zo sul 2003) gestisca la Bnl. «Non siamo responsabili - faranno sapere all'autorità di Roma - dei cattivi risultati 2004, la gestione è tutta nelle mani degli italiani». Tradotto, non siamo contenti nemmeno noi ed anche per questo che ci siamo mossi per arrivare ad un netto cambio della compagine azionaria. Gli spagnoli hanno quattro rappresentanti nel consiglio di amministrazione, e la gestione è totalmente italiana. La difesa a spada tratta del Bbva di questa autorevolissima fonte non fa che aggiunr gersi all'autentico muro che la Spagna ha eretto a sostegno dell'annunciato takeover (che sarà confermato nel eda che si terrà dal 28 all'I aprile prossimi). L'Opa, infatti, ha riferito il filo-socialista El Pala, ha ricevuto luce verde del ministro dell'Economia ed ex Commissario Uè alla Affari Economici e Finanziari, Fedro Solbes, e dal collega dì Fazio, il govematore del Banco de Espana, Jaime Caruana. D'altronde, il «braccio di ferro» con «el govemador» è appoggiato da tutti ì media spagnoli. Se ancora non bastasse, è arrivato persino l'intervento del premier socialista José Luis Kodrìguez Zapatero in persona, che ha palesato liberalismo puro. «Chiedo all'Italia che lasci operare la logica e la natura del mercato - ha dichiarato il premier rispondendo da Bruxelles ad una domanda ad hoc sulla scalata del Bbva e dopo che polìtici italiani come il ministro del Lavoro, Roberto Maroni, manifestassero il loro «niet» -. La normalità sarebbe che fun¬ zionasse la razionalità economica e le aspettative di una o l'altra entità finanziaria». Il liberale Expansión, il più importante giornale finanziario della «Piel de Toro», ha dedicato paginate di critica contro l'opposizione di Fazio al takeover della seconda banca spagnola, la prima in America Latina (e quinta in Europa per capitalizzazione di borsa). D'altronde, nessuno ha ancora digerito che nel '99 sia saltata la fusione tra l'allora Banco Bilbao Vizcaya (poco prima di fondersi con la privatizzata Argentarla) ed Unìcredìto, gettata alle ortiche per il parere negativo di Via Nazionale. Il leit motiv dei pesantìssimij'accuse dell'influentissimo giornale è sempre lo stesso: modernizzare, con l'entrata del Bbva, il polverizzato sistema bancario italiano. «Giuseppe Garibaldi lottò per l'unita d'Italia. Allora era un'epoca ove, nei Paesi del Vecchio Continente, ì liberali lottavano per la costruzione nazionale», esordisce l'editoriale «Lo sforzo necessario dall'Italia all'Europa». «Sono passati quasi 150 anni e ci sono ancora denigratori della unità europea come in Banca d'Italia». «E' possibile che, per una minoranza, il governatore sia stato il fedele guardiano del nazionalismo, resistendo allo sbarco dì banche straniere» conclude l'editoriale al vetriolo. Ad alzo zero, pure l'analisi di El Pais, la «Gazzetta Ufficiale» di Zapatero: «Il settore bancario italiano è il più inefficiente ed atomizzato d'Europa, con più di mille entità, di cui una gran parte in perdita. Questa circostanza permetterà una rapida crescita del Bbva». Le perdite del 2004 non sono considerate strutturali ma frutto di una ristrutturazione necessaria per arrivare a risultati migliori Gonzalez, presidente Bbva IL COLOSSO BASCO ' BBVAHAlL14.ayoDlBMl. CON LE ASSICURAZIONI GENERALI E DIEGO DELLA VALLE COSTITUISGE-ÌL PATTO DI SINDACATO DEL 270/»

Persone citate: Giuseppe Garibaldi, Gonzalez, Jaime Caruana, José Luis Kodrìguez Zapatero, Piel, Roberto Maroni, Solbes, Zapatero