Il giudice raggela i genitori: Terri va lasciata morire di Paolo Mastrolilli

Il giudice raggela i genitori: Terri va lasciata morire IL TRIBUNALE FEDERALE BOCCIA LA RICHIESTA DI RIPRENDERE L'AUMENTAZIONE Il giudice raggela i genitori: Terri va lasciata morire La donna, in coma, è da quattro giorni senza cibo né acqua Il fratello Bobby: «E terribile vederla morire di fame e di sete» Paolo Mastrolilli NEW YORK I genitori di Terri Schiavo non si arrendono: dopo che il giudice federale James Whittemore ha bocciato la loro richijBsta di riprendere l'alimentazione della figlia, hanno presentato subito un ricorso alla Corte d'Appello. Ma il tempo stringe, perché secondo i medici la morte arriverà nel giro di pochi giorni. Terri sta ancora nel suo letto del Woodside Hospice in Florida, dove la portavoce Louise Cleary rifiuta di dare notizie sulle sue condizioni: «Per rispetto della privacy di tutti i nosti pazienti, non possiamo commentare». La Schiavo ha 41 anni e da quindici vive in stato vegetativo, a causa di un danno cerebrale che l'ha colpita dopo un attacco cardiaco. Il manto Michael sostiene che gli aveva chiesto di non tenerla in vita in queste condizioni, e venerdì ha ottenuto dai giudici statali della Florida il permesso di staccare i tubi dell'alimentazione. I genitori, Bob e Mary Schindler, rispondono che la figha è vigile, interagisce, e chiedono al genero di divorziare, per lasciare a loro la custodia. Lunedi mattina il Congresso ha approvato una legge specifica per questo caso, che il presidente Bush ha firmato nel corridoio della sua camera da letto alla Casa Bianca. Il testo dava al padre e alla madre di Terri il diritto di portare la questione davanti ai tribunali federali, per ridiscutere le decisioni prese da quelli statali della Florida. Gh Schindler hanno presentato subito ricorso, chiedendo al giudice James Whittemore di ordinare la ripresa dell'alimentazione mentre lui valutava la causa. Ieri mattina, però, il magistrato li ha gelati: «Questa corte ha concluso che la vita e gh interessi di Theresa Schiavo sono stati adeguatamente protetti dal processo fornito dai tribunali stata¬ li». Il ricorso d'urgenza è stato bocciato, perché secondo Whittemore la-legge ha già seguito il suo corso. I genitori di Terri non hanno elementi per rovesciare le sentenze emesse dai giudici statah della Florida, e quindi non ha senso riprendere l'alimentazione. Il portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan, ha commentato così: «Avremmo voluto una decisione diversa. Ma i genitori sono ricorsi in appello, e speriamo che ottengano soddisfazione in quella sede. Noi restiamo fermi a difesa della vita». Sullo stesso tono hanno parlato i portavoce di Jeb Bush, fratello del presidente e massima autorità della Florida: «Il governatore è deluso e rattristato, e continuerà a fare tutto in suo potere per salvare Terri». Bobby Schindler, il fratello della Schiavo, ha detto che «quello che stanno passando i nostri genitori è barbaro. Terri è ancora vigile, ma ormai sono passati quattro giorni da quando hanno staccato i tubi. E' una situazione surreale, vedere ima persona che ami condannata a morire lentamente di fame e di sete. E' difficile da descrivere». Il padre e la madre, comunque, hanno presentato ricorso via e-mail alla Corte d'Appello di Atlanta, dove tre giudici hanno cominciato subito a considerarlo. «La salute di Terri - ha scritto l'avvocato David Gibbs - si sta deteriorando in fretta e i genitori temono che la morte sia imminente. E' diffìcile immaginare circostanze più urgenti». Anche i magistrati della Corte d'Appello devono decidere se la causa ha merito, e cioè se i genitori di Terri possono vincere. Quindi devono ordinare la ripresa dell'alimentazione durante il dibattimento, oppure negarla. E' un'analisi tecnica, ma gli esperti legali notano che il giudice Whittemore era stato nominato dal presidente Clinton, mentre la Corte d'Appello di Atlanta ha la fama di essere più conservatrice, e quindi potenzialmente sensibile agh argomenti di Bush e dei repubbhcani. Se anche questo tribunale bocciasse il ricorso, agh Schindler resterebbe solo la carta della Corte Suprema federale di Washington, che però in passato aveva già rifiutato tre volte di ascoltare il caso Schiavo, perché competeva ai giudici deUa Florida. Ora c'è la nuova legge approvata lunedì che potrebbe spingerli a cambiare idea. Anche Jeb Bush continua a lavorare. Vuole una legge statale che metta la paziente sotto la sua custodia, però la settimana scorsa il senato della Florida l'ha bocciata. Secondo un sondaggio della Gallup, circa il 600Zo degli americani vuole lasciar morire Terri, ma la base repubblicana chiede di salvarla. UN CASO ITALIANO Élena Forzatti aveva 46 anni/era , insegnante elementare'a Monza. Cinque anni fa, nel giugno'98, Il marito Ezio, 49 anni, ingegnere, è entrato con una pistola calibro ?,65 nel reparto di Rianimazione dell'ospedale San Gerardo e ha staccato il tubo del respiratore, che la teneva in vita dopo un'emorragia cerebrale. «Era condannata a non riprendersi», sostenne di fronte ai giudici. Condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio volontario premeditato (con le attenuanti generiche della seminfermità mentale) nel 2002 Forzatti è stato assolto. Ma non perché il suo gesto astato compreso e giustificato dai giudici aprendo la strada all'eutanasia in Italia, ma per «mancanza di prove»; durante il processo non è stato infatti possibile dimostrare che la morte della moglie dell'ingegnere non sia avvenuta in modo naturale, indipendentemente dal gesto disperato del marito. La famiglia ha presentato ricorso in appello ma il magistrato (nominato da Clinton) nega l'urgenza Terri Schiavo il giorno del matrimonio con il marito Michael