Don Ciotti: basta vittime dì mafia

Don Ciotti: basta vittime dì mafia A ROMA LA MANIFESTAZIONE DI «LIBERA» CON 8 MILA STUDENTI Don Ciotti: basta vittime dì mafia Ciampi e Scalfaro alla giornata della memoria contro la Piovra ROMA «Basta». Per un momento la piazza si blocca. «Tutto questo non è degno di un Paese civile. Sono 640 gh innocenti uccisi dalla mafia negh ultimi 10 anni. Di questi 37 erano bambini o ragazzi. Basta». Don Luigi Ciotti urla sulla piazza del Campidoglio. Ha seduto di fronte il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e il suo predessore. Oscar Luigi Scalfaro, assieme ad altre autorità, e soprattutto più di 150 famigliari di vittime di mafia. Mai eoa numerosi come quest'anno. E1 la decima «Giornata della memoria e dell'impegno in memoria delle vittime della mafia» ed è anche il decennale di «Libera», l'organizzazione di cui don Ciotti è presidente. La giornata è cominciata allo stadio Flaminio, dove sono convenuti 8 mila studenti di 130 scuole da Bolzano a Gela, studenti die hanno lavorato sul problema della mafia. «Libera» è ima rete di oltre 1200 associazioni. Non è un'organizzazo- ne centralizzata. Vi aderisce l'Arci come l'Agesci. E' nata da un'intuizione di don Ciotti, che, dopo la mobilitazione popolare che seguì alle stragi di mafia degh Anni '90, decise di «mantenere la spinta», di non lasciarla disperdere. Grazie alla legge 109 del '96, che dispone la confisca per fini sociah di beni di proprietà mafiosa, ((Libera» ha ora una sede in via IV Novembre, non lontano dal Quirinale, in un palazzo che era una volta intestato a Michele Zaza. La manifestazione sulla piazza del Campidoglio comincia con la rituale lettura dei 630 nomi, alla quale si alternano numerose persone, tra cui il giudice Gian Carlo Caselli e Scalfaro. Sul palazzo edificato da Clemente Vili ci sono le foto di Florence Aubenas e di Hussein al-Saadi, dei quah don Ciotti chiede la liberazione. Walter Veltroni, sindaco di Roma, si rivolge alle madri, ai padri, ai fratelli, alle sorelle, ai figli e alle fighe delle vittime della mafia: ((La mafia esiste». Poi, il presidente della provincia Enrico Gasbarra invita a contrastare (da cultura dell'amnesia». Francesco Storace, il presidente della Regione, non è venuto, forse perchè ancora troppo accese le polemiche sull'esclusione della lista di Alessandra Mussolini. Però ha mandato uno rappresentante, l'assessore agh Affari istituzionah Donato RobUotta, che rende omaggio alla sorella del giudice Borsellino. Prenderà anche lei la parola per ricordare che (da mafia si rioi^anizza nel silenzio». Ciampi se^gue intensamente la cerimonia prima di scambiare due chiacchere con il presidente di «Libera», conRita Borsellino, conil prefetto Serra. ((Dobbiamo impegnarci di più», dice don Ciotti. «Ci serve continuità nell'azione: è questo che chiediamo allo Stato», [p.pas.j Le soluzioni dei giochi sono rinviate per mancanza di spazio. Ci scusiamo con i lettori.

Luoghi citati: Bolzano, Roma