«Vedova allegra» a Settembre musica di Giangiorgio Satragni

«Vedova allegra» a Settembre musica LA RASSEGNA MUSICALE TORINESE APRE CON LEHAR E CHIUDONO I WIENER «Vedova allegra» a Settembre musica Salisburgo, l'Orchestra Nazionale Rai celebra gli 80 anni di Henze Giangiorgio Satragni TORINO Si sono appena spenti gli echi delle «Sintonie» musicali, frutto di relazioni europee, ed ecco che analoghi fili ribadiscono l'importanza a livello intemazionale dei progetti musicab di Torino. Se le anticipazioni circa l'edizione 2005 di Settembre Musica confermano un programma capace di attrarre ascoltatori da più ambiti, da Salisburgo arriva un'importante notizia per il Festival 2006: l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai sarà chiamata a celebrare gli ottant'anni di Hans Wemer Henze con una prima mondiale. Settembre Musica renderà noto il cartellone in primavera, ma alcuni appuntamenti sono certi fra il 3 e il 25 settembre. L'apertura tocca alla Volksoper di Vienna con una famosa operetta, «La vedova allegra» di Lenàr, in forma semiscenica il 3 e il 4; in questo giorno è anche fissato l'appuntamento con un celebre direttore, Kurt Masur, a capo della London Philharmonic Orchestra in pagine di Beethoven, Sostakovic e Dvorak. L'amatissimo Yuri Temirkanov giungerà tjuesta volta non con i pietroburghesi, bensì con la Danish Symphony Orche¬ stra, dirigendo Stravinskij e Brahms. Circa i solisti, spicca il ritomo del pianista Maurizio Pollini, il cui programma del 20 settembre è ancora in via di definizione; neppure stavolta mancherà Natalia Gutman, solista nel «Concerto per violoncello» di Dvorak insieme alla Filaraionica 900: sarà uno degli appuntamenti della consueta domenica-happening fissata per il 18 e includente l'Orchestra da Camera Italiana con Accardo e la Staatskapelle di Weimar con Patrick Ringborg. Da mesi, inoltre, circola la voce sul finale del 25: ci sarebbero i Wiener Philharmoniker col sommo Pierre Boulez a dirigere la «Settima Sinfonia» di Bruckner. Sul fronte della musica etnica la rassegna dedicherà, fra il 21 e il 25 settembre, uno spazio a un paese sotto i riflettori della politica intemazionale, l'Iran, mentre in ambito contemporaneo l'autore omaggiato sarà Henri Dutilleux: quattro i concerti fra il 5 e il 6 settembre, due da camera e due sinfonici, con l'Orchestre National de France guidato da Kazushi Ono e la Nazionale Rai diretta da Arturo Tamayo. Da sempre il complesso radiotelevisivo è l'anima dei programmi contemporanei della rassegna, ma soprattutto è tornato a commissionare in prima persona opere nuove, tanto nella stagione ordinaria quanto nel nuovo festival RaiNuovaMusica, capace di smuovere pubblico e addetti ai lavori. La scrittura a Salisburgo corona questa linea artistica, con la direzione di Gerd Albiecht l'orchestra Rai eseguirà, in forma di concerto, la nuova versione che Henze ha realizzato della propria opera «Das verratene Meer», ossia «Il mare tradito»: il nuovo titolo è «Go no Eiko», come il romanzo di Yukio Mishima da cui è tratto, e verrà cantato in giapponese al Grosses Festspielhaus il 26 agosto 2006. Sarà la produzione contemporanea di punta in un'edizione che celebra il 250" dalla nascita di Mozart allestendo tutti i suoi 22 lavori teatrali e affiancandovi progranuni di nuova musica. Torino vuol tenersi stretta questa orchestra, perciò la Rai dica cosa vuol fame, se mantenerla o passarla a un'ipotetica fondazione che coinvolga le istituzioni locali; dica soprattutto, senza spostare periodicamente la data, quando riaprirà l'Auditorium di via Rossini, perché non si può continuare a provare in un luogo soffocato come il Sermig e tenere il concerto in tutt'altre condizioni al Lingotto.

Luoghi citati: Iran, Salisburgo, Torino, Vienna, Weimar