Il misterioso trombone di Robin

Il misterioso trombone di Robin O REGIO Il misterioso trombone di Robin Per «Linguaggi jazz» sabato 26 il concerto di Eubanks in trio con Michele Rosewoman e Kenwood Dennard PROTAGONISTA del trombone acustico ed elettrico, Robin Eubanks è ospite di «Linguaggi Jazz» sabato 26 al Pìccolo Regio col suo effervescente trio. Nipote di un'icona del jazz, Ray Bryant, e fratello del chitarrista Kevin, del trombettista Duane (che ha suonato nella rassegna due settimane fa con Andy Me Cloud) e del bassistatrombonista Shane, Robin Eubanks ha maturato un suono scuro, profondo, talora misterioso, al trombone, tipicamente post-bop. Il suo stile, versatile e inconfondibile, è creato grazie all'ausilio tecnico di uno strumento particolare, con la sezione intema e la campana più larghe dei tromboni tradizionali in si bemolle. Cresciuto a Filadelfia, le passioni iniziali di Robin furono rock, soul e funk. H primo assolo che imparò a memoria fu quello di Fred Wesley in «Pop Com» di James Brown,(e quelle radici RfrB non vennero mai estirpate), ma fu l'ascolto di J.J. Johnson, insieme a Slide Hampton che lo introduce al jazz. Eclettico e aperto ad ogni sollecitazione, negli Anni 80 Eubanks ha gravitato soprattutto attorno al collettivo M-Base di Steve Coleman, per poi concentrarsi sull'onda lunga del hard bop nelle formazioni di Art Blakey, Elvin Jones e McCoy Tyner per poi approdare come leader di diverse band. Radicato alla tradizione, ma sempre capace di guardare avanti, Robin adopera con creatività effettistiche elettroniche, anche come prolungamento del suono del trombone. È una specie di. «trombone elettrico», con diversi processori e variatori che agiscono sul segnale che transita dal microfono: non a caso ha dedicato un brano del travolgente Cd «Get 2 It» a Jimi Hendrix. Al suo fianco Michela Rosewoman, da Oakland, California, pianista, percussionista, compositrice e direttrice musicale. Oltre a sette incisioni a proprio nome, ha composto e arrangiato per trio fino alla big band. Kenwood Dennard è il batterista: di Brooklyn inizia la sua fulminea carriera con Listen My Brother, tra soul e gospel con Luther Vandross e Nat Adderley Jr. Più tardi ha fatto parte dei Brand-X e dei gruppi di Gillespie, Phillis Hyman e Pharaoh Sanders e di un epico trio con Pastorius al basso e Hiram Bullock alla chitaira. «Just Advance», suo primo Cd da leader, per la rivista «DownBeat» è come una jam tra amici che mostrano le loro influenze: James Brown, Sly Sione, P-Funk, Hendrix, i Beatles, il tutto condito con i Mandrill, Mahavishnu e il Miles «post-Bitches». Marco Basto trombone modificato di Robin Eubanks protagonista sabato 26

Luoghi citati: California, Filadelfia, Oakland