«La notizia dall'Iraq ci dà fiducia»

«La notizia dall'Iraq ci dà fiducia» IL FRATELLO IVAN DA MASERA ESPRIME IL SENTIMENTO DELLA FAMIGLIA «La notizia dall'Iraq ci dà fiducia» «Conferma il nostro ottimismo, ma preferiamo essere cauti» Pietro Benacchio MASERA «Giuliana Sgrena è viva». Il ministro degli Interni dell'Iraq, Falah Al-Naqib rilascia la dichiarazione ad una tv satellitare araba ed è subito ripresa dalla agenzie di tutto il mondo e dai telegiornali italiani delle tredici. Ivan Sgrena e la mogUe Claudia sono soli in casa davanti alla tv. Papà Franco e mamma Antonietta sono fuori, invitati a pranzo da un amico di famiglia. «Non possiamo fornire altri dettagli - aggiunge l'esponente del governo iracheno - per non mettere in pericolo di vita l'ostaggio. Speriamo di avere presto buone notizie». Angoscia, attesa e gioia s'intrecciano ancora nella villetta di Masera, dove ormai da quasi un mese continuano ad arrivare attestati di solidarietà per la giornalista ossolana del manifesto rapita in Iraq e i suoi familiari. «E' senz'altro una buona notizia, siamo contenti e fiduciosi» commenta il fratello di Giuliana. «Conferma il nostro ottimismo - aggiunge - ma preferiamo mantenere la cautela. Attendiamo in silenzio gli sviluppi, anche per non compromettere le trattative che sarebbero in corso. Anche il presidente Ciampi ci ba rassicurati ebe stanno lavorando per la liberazione di Giuliana. Speriamo di riabbracciarla presto». Sullo schermo irrompono le drammatiche immagini con il disperato appello dz Florence Aubenas, la giornalista francese di «Liberation» che come Giuliana è ancora nelle mani dei rapitori. «Abbiamo rivissuto i brutti momenti di (piando ^anche noi vedemmo Giuliana in lacrime - confessa Ivan Sgrana - ma sarà una bella notizia anche per i familiari di Florence. Li capiamo, condividiamo la loro sofferenza. Come avvenne per noi, però il filmato dice che Florence è viva, anche se provata e impaurita». Nel Ver- bano Cusio Qssola, come nel resto d'Italia, non cessano le manifestazioni di solidarietà a sostegno della liberazione delle due reporter. Fra le più significative, oltre all'adesione allo sciopero della fame da parte di don Renato Sacco, parroco di Cesare ed esponente di Pax Cbristi, spicca il gesto che compirà fra oggi e domani un gruppo di donne della Comunità Islamica del Verbano Cusio Ossola: le donne musulmane lanceranno infatti un appello, in lingua italiana e in lingua araba, attraverso l'emittente locale «Vco Azzurra Tv» che lo inoltrerà ai canali satellitari, per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena. Nei giorni scorsi, a nome del Centro Islamico, un analogo appello era stato lanciato anche il responsabile del dialogo interreligioso Ali Bouchbika, salito a trovare la famiglia Sgrena a Masera con don Sacco, partecipando poi al grande corteo di Domodossola.

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